Nella sua seduta odierna, la Delegazione amministrativa delle Camere federali ha deciso che da lunedì prossimo il certificato COVID sarà obbligatorio nelle strutture di ristorazione del Palazzo del Parlamento. Nelle altre parti dell'edificio viene applicato un rigoroso piano di protezione.

Nella gestione della pandemia, il Parlamento si orienta alle misure e alle direttive adottate dalla Confederazione e dai Cantoni e le applica di conseguenza. Dal marzo 2020, le sessioni e le sedute degli organi parlamentari si svolgono nel rispetto delle misure di protezione: è stato dapprima il caso a Bernexpo, dove è stato possibile garantire il rispetto delle regole di distanziamento sociale, e in seguito nello stesso Palazzo del Parlamento, che ha di nuovo potuto ospitare le sessioni in tutta sicurezza grazie a un piano di protezione comprendente, fra l’altro, pannelli in plexiglas, l’obbligo della mascherina e l’esecuzione periodica di test COVID-19.

Le sessioni e le sedute degli organi parlamentari non sono manifestazioni. La partecipazione a una sessione non può essere paragonata alla partecipazione a un concerto o a una cena al ristorante, che hanno invece un carattere facoltativo. L’elezione in Parlamento conferisce ai deputati degli obblighi e dei doveri istituzionali cui sono tenuti a ottemperare. Tali obblighi e doveri sono iscritti nella Costituzione federale (in particolare agli art. 143–187 Cost.), nella legge sul Parlamento (LParl) e nei regolamenti dei Consigli (RCN e RCS). I deputati hanno in particolare il diritto di presentare iniziative parlamentari e interventi, di proporre candidati alle elezioni e di sottoporre proposte in merito a oggetti in deliberazione e in merito a questioni procedurali (art. 6 LParl). I parlamentari sono inoltre tenuti a partecipare alle sedute delle Camere e delle Commissioni di cui sono membri (art. 10 LParl). 

Le norme che comportano una restrizione di questi diritti e obblighi devono poggiare su una base legale ed essere proporzionate: limitando infatti i diritti e i doveri dei deputati si limita indirettamente anche il diritto di voto attivo degli elettori.

Alex Kuprecht (UDC, SZ), presidente del Consiglio degli Stati e della Delegazione amministrativa delle Camere federali, così si esprime in merito: «Senza base legale non è possibile ingerire nei diritti e nei doveri dei deputati obbligando questi ultimi a presentare un certificato. Spetta alle commissioni competenti valutare se sia il caso di elaborare una base legale in tal senso, la quale richiederebbe una maggioranza delle due Camere. Fino ad allora faremo del nostro meglio per applicare un piano di protezione rigoroso e per fare in modo che il Parlamento dia il buon esempio».

A questa linea di condotta è da ricondurre la recente decisione di introdurre l’obbligo di presentare il certificato per accedere al ristorante del Parlamento. Settimana prossima la Delegazione amministrativa valuterà se sia opportuno adottare ulteriori disposizioni.