La CET-N adotta un controprogetto diretto e lo invia in consultazione. Così facendo vuole sancire nella Costituzione le vigenti disposizioni in materia di segreto bancario fiscale.

​1. Controprogetto all’iniziativa popolare «Si alla protezione della sfera privata»

Già in occasione delle sue sedute del 18 e del 19 aprile la Commissione era entrata in materia con 18 voti contro 7 sul controprogetto diretto. Ora ha concluso la deliberazione di dettaglio e lo ha accolto con 17 voti contro 8 nella votazione sul complesso. Con il controprogetto la maggioranza della Commissione persegue in sostanza lo stesso obiettivo degli autori dell’iniziativa popolare «Sì alla protezione della sfera privata» (15.057), ossia sancire nell’articolo 13 della Costituzione federale le attuali normative in materia di segreto bancario fiscale fondandosi su concetti giuridici precisi.

Lo scopo è quindi in primo luogo di impedire preventivamente uno scambio automatico di informazioni in materia fiscale nel nostro Paese. Ecco perché, come l’iniziativa popolare, da un lato, la maggioranza della Commissione vuole menzionare esplicitamente nell’articolo 13 della Costituzione la protezione della sfera finanziaria e, dall’altro, sancirvi le disposizioni di legge in vigore che definiscono le condizioni alle quali le banche possono trasmettere alle autorità fiscali informazioni sui dati bancari dei propri clienti. Il controprogetto disciplina unicamente il settore delle imposte dirette. Le autorità fiscali potranno sempre accedere ai dati bancari in caso di sospetti di gravi reati fiscali. A differenza dell’iniziativa, il controprogetto non propone tuttavia un elenco esaustivo di tali reati (frode fiscale, evasione fiscale continuata di importi sostanziosi e appropriazione indebita di imposte alla fonte), ciò che consentirà al legislatore di estendere l’elenco a livello di legge. Si intende inoltre impedire esplicitamente, mediante una revisione della legge sull’imposta preventiva, anche uno scambio automatico di informazioni in Svizzera.

La Commissione propone, con 11 voti contro 3 e 9 astensioni, di raccomandare di respingere l’iniziativa e di accogliere il controprogetto diretto.

La minoranza della Commissione respinge il controprogetto, in quanto ritiene che sarebbe fonte d’incertezza giuridica per la piazza finanziaria, non porterebbe alcun vantaggio ai contribuenti onesti e non sarebbe conforme alla strategia di emersione del denaro non dichiarato decisa dal Consiglio federale. Inoltre, teme un aumento dell’evasione fiscale, dato che con il controprogetto si impedisce una possibile futura revisione del diritto penale fiscale o dell’imposta preventiva. La minoranza della Commissione critica poi il fatto che sia l’iniziativa, sia il controprogetto diretto vadano in direzione opposta all’evoluzione internazionale: da anni l’OCSE e l’UE sono impegnate a introdurre standard internazionali, ad esempio lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale, al fine di combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro.

Il testo proposto e il rapporto esplicativo verranno pubblicati al più tardi a metà giugno contestualmente all’avvio della procedura di consultazione. La Commissione ha respinto una proposta di invitare il Consiglio federale a esprimere un parere scritto sul controprogetto. Essa si occuperà dei risultati della procedura di consultazione in occasione delle sue sedute del 14 e del 15 novembre 2016.

 

2. Riparte la revisione della legge sull’alcool

Nella sessione invernale le due Camere hanno tolto dal ruolo una revisione totale della legge sull’alcool, dato che non pareva più possibile che giungessero a un’intesa. Già allora il Consiglio federale prevedeva di preparare rapidamente un nuovo disegno di modifica con i punti incontestati della revisione naufragata, disegno che nel frattempo è stato presentato (16.033) e che comprende l’integrazione della Regìa federale degli alcool nell’Amministrazione delle dogane e la liberalizzazione del mercato dell’etanolo, inclusa la privatizzazione di Alcosuisse. Effettivamente, questa revisione parziale incontra il favore della CET-N, che la approva senza modifiche e senza voti contrari. Essa auspica inoltre che il Consiglio federale intraprenda un seconda revisione parziale per riprendere gli altri temi di quella totale dall’esito negativo.

 

3. Divergenze rispetto alla legge sull’IVA

Nella seduta odierna la CET-N ha dibattuto sulle divergenze nella revisione parziale della legge sull’IVA (15.025). Riguardo al tema dell’imposizione dei sussidi, la Commissione suggerisce all’unanimità di mantenere la proposta del Consiglio federale (art. 21 cpv. 2 n. 28 lett. b LIVA). Essa ritiene che la proposta del Consiglio degli Stati crei più problemi di quanti ne risolva e porti a una disparità di trattamento tra imprese private ed enti pubblici. Quanto all’imposizione in caso di vendita di fondi, la Commissione respinge la proposta del Consiglio degli Stati con 16 voti contro 9 e vorrebbe così che la prassi vigente non venisse sancita nella legge (art. 21 cpv. 8 LIVA). Essa propone all’unanimità di non ammettere la deduzione dell’imposta precedente per le prestazioni escluse dall’imposta e per le quali non si è potuto optare per la loro imposizione (art. 22 cpv. 2 e art. 29 cpv. 1 LIVA). Per tutte le rimanenti divergenze, la maggioranza della Commissione propone di seguire il Consiglio degli Stati. L’affare verrà presumibilmente trattato in Consiglio nazionale lunedì 6 giugno.

 

4. La pubblicazione dei verbali della Direzione della Banca nazionale non ottiene la maggioranza

La Commissione ha deciso con 19 voti contro 6 di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Leutenegger Oberholzer 15.422, che chiede che i verbali delle sedute della Direzione generale della Banca nazionale svizzera (BNS) siano accessibili al pubblico al più tardi dopo un anno. La maggioranza della Commissione ritiene che la Banca nazionale informi in misura sufficiente e con svariati mezzi e che le sue decisioni siano documentabili. Essa trova che pubblicare i verbali renderebbe difficile una politica di lungo respiro, ad esempio perché decisioni riservate potrebbero diventare pubbliche troppo presto. Una minoranza reputa invece necessaria la pubblicazione dei verbali nell’interesse della trasparenza e della tracciabilità, quale contrappeso all’indipendenza della Banca nazionale e anche per poter trarre i dovuti insegnamenti dalle conseguenze di decisioni precedenti.

 

5. Varie

La Commissione propone alla sua Camera con 13 voti contro 9 e 3 astensioni di respingere la mozione Abate 15.3919 sull’obbligo di notifica dei fotografi stranieri attivi sul territorio svizzero.

Vi è una proposta di mozione commissionale, che chiede di incaricare il Consiglio federale di spostare di un anno (al 1° gennaio 2018) l’entrata in vigore del progetto Swissness. La Commissione non ha ancora trattato tale proposta sotto il profilo materiale, bensì ha deciso di sentire dapprima i servizi amministrativi coinvolti e le imprese o i settori interessati. L’audizione avrà luogo durante la seduta del 20-21 giugno 2016.

La CET-N ha inoltre incontrato il presidente della Direzione generale della Banca nazionale, Thomas Jordan, con il quale ha discusso sull’attuale politica monetaria e sullo stato dell’economia a un anno e mezzo all'abbandono del tasso di cambio minimo con l'euro.

 

Presieduta dalla consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer (PS, BL), la Commissione si è riunita a Berna il 19 e 20 maggio 2016, in presenza del consigliere federale Ueli Maurer.

 

 

Berna, 20 maggio 2016 Servizi del Parlamento