(15.050) 1. Il controprogetto del Consiglio degli Stati trova grande favore in seno alla CET-N soprattutto perché prosegue nella direzione della politica agricola degli ultimi anni, non contiene elementi negativi né sul piano economico né protezionistici e non entra in conflitto con altri articoli costituzionali. Del resto la Commissione apprezza il fatto che il controprogetto consideri l’intero settore agroalimentare non limitandosi all’agricoltura e non richieda un intervento a livello legislativo. Una minoranza chiede di inserire un ulteriore punto nel testo del controprogetto: la sicurezza alimentare dovrà essere assicurata anche mediante un’attuazione fedele dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Nella votazione sul complesso il controprogetto è stato accolto con 20 voti favorevoli e 1 contrario e 2 astensioni. La CET-N si è allineata senza opposizioni alla raccomandazione di voto del Consiglio degli Stati di accogliere il controprogetto e respingere l’iniziativa popolare. La Commissione rinuncia all’apertura di una consultazione sul controprogetto poiché ritiene che il controprogetto del Consiglio degli Stati sia molto simile al controprogetto mandato in consultazione dal Consiglio federale nel 2015. Da una consultazione sul controprogetto del Consiglio degli Stati non scaturirebbero nuovi elementi.
2. Avvio dei dibattiti sull’iniziativa per alimenti equi
L’iniziativa popolare «Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell’ambiente e in modo equo (Iniziativa per alimenti equi)» (16.073) chiede che la Confederazione rafforzi l’offerta di derrate alimentari di buona qualità e sicure, prodotte nel rispetto dell’ambiente e delle risorse, degli animali e di condizioni di lavoro eque. Lo stesso dovrebbe valere per i prodotti importati. Dopo aver ascoltato i rappresentanti del Comitato d’iniziativa, dell’Associazione svizzera dei veterinari cantonali, di Alliance Sud, della Comunità d'interessi del commercio al dettaglio svizzero, di Nestlé Svizzera, dell’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori e della Protezione Svizzera degli Animali, la Commissione ha proceduto a una prima discussione sull’iniziativa popolare. Con 18 voti contro 5, la CET-N ha deciso di approfondire alcune questioni che restano aperte. Per questo motivo, la Commissione ha incaricato l’amministrazione federale di redigere un rapporto complementare. La Commissione riprenderà l’esame dell’oggetto durante la sua seduta del 3-4 aprile 2017.
3. Entrata in materia sulla LSF e sulla LIFin
La CET-N ha proceduto all’esame preliminare della legge sui servizi finanziari e della legge sugli istituti finanziari (LSF e LIFin; 15.073). Ha dapprima effettuato un’indagine conoscitiva con alcuni rappresentanti della FINMA, dell’Associazione svizzera dei banchieri, dell’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori, della Swiss Funds & Asset Management Association, dell’Associazione svizzera di gestori di patrimoni, del Forum OAD, del Groupement Suisse des Conseils en Gestion Indépendants, nonché con l’Ombudsman delle banche. L’entrata in materia sulle due leggi non ha suscitato opposizione. La Commissione ha respinto, con 16 voti contro 6 e 1 astensione, una proposta di rinvio della LIFin al Consiglio federale intesa ad attribuire alla FINMA la vigilanza sui fornitori di servizi finanziari. La Commissione avvierà la deliberazione di dettaglio nella sua seduta del 20 e 21 febbraio 2017.
4. Panama Papers: nessuna necessità di ulteriori interventi
Con 17 voti contro 6 la CET-N propone di non dare seguito all’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Carlo Sommaruga (16.434 n Iv. Pa. Carlo Sommaruga. Panama Papers. Per un’esclusione delle società offshore dalla Svizzera). La maggioranza della Commissione ritiene che, con l’attuazione degli standard internazionali in materia di riciclaggio di denaro e di politica fiscale avvenuta negli ultimi anni, la Svizzera sia ormai ben attrezzata per contrastare le pratiche descritte nei Panama Papers. Le società sono obbligate a tenere un elenco degli aventi economicamente diritto, mentre gli avvocati che agiscono in qualità di intermediari finanziari sono tenuti a osservare gli obblighi di diligenza previsti dalla legge sul riciclaggio di denaro. La minoranza propone di dare seguito all’iniziativa, considerandola un’ulteriore misura atta a promuovere una piazza finanziaria svizzera pulita.
5. Nessun onere amministrativo eccessivo concernente l’imposizione dei beneficiari di veicoli aziendali
Con 17 voti contro 7 e 1 astensione, la Commissione propone di approvare in una versione modificata la mozione del Consiglio degli Stati (15.4259). Il nuovo testo incarica il Consiglio federale di proporre le necessarie modifiche legislative affinché, a livello regolamentare, l’imposizione sul reddito dei lavoratori dipendenti che conducono veicoli aziendali per effettuare il tragitto tra il loro domicilio e il luogo di lavoro sia compresa nella quota del 9,6 per cento del prezzo d’acquisto del veicolo che deve già essere dichiarata per l’utilizzazione del veicolo a titolo privato. Secondo la maggioranza, la soluzione proposta eviterebbe che le imprese interessate debbano sostenere un onere amministrativo ingente e del tutto sproporzionato dovuto al disciplinamento previsto dall’Amministrazione in seguito alla limitazione a 3000 franchi della deduzione per le spese di trasporto professionale decisa nel quadro del progetto FAIF (12.060). La minoranza della Commissione propone di respingere la mozione in quanto questa rimette in discussione il principio d’uguaglianza di fronte al fisco, poiché favorisce i contribuenti di veicoli aziendali rispetto alle persone che utilizzano il proprio veicolo privato o i trasporti pubblici per le quali la deduzione è limitata a 3000 franchi.
6. Altri oggetti
La Commissione non ha preso decisioni rispetto alle iniziative parlamentari sul tempo di lavoro (16.414, 16.423 e 16.442). La presidentessa della Commissione ha informato sulle discussioni in seno alla Commissione in occasione di una conferenza stampa il 24 gennaio 2017. La Commissione riprenderà i lavori durante la sua riunione del 20-21 febbraio 2017.
La mozione 14.3542 (von Siebenthal). Animali d'età superiore a 121 giorni sui mercati pubblici del bestiame da macello sarà trattata in occasione della prossima riunione.
Presieduta dalla consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer (PS, BL), la Commissione si è riunita a Berna il 23 e 24 gennaio 2017. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Alain Berset, Ueli Maurer e Johann Schneider- Ammann.