La CET-N è entrata in materia, senza voti contrari, sul progetto del Consiglio federale di modifica della legge federale sull’imposta preventiva (18.030). Essa accoglie favorevolmente l’adeguamento secondo cui il diritto al rimborso dell’imposta preventiva non decade in caso di dichiarazione successiva, a condizione che le entrate o la sostanza non siano state sottaciute intenzionalmente.

​Con 13 voti contro 4, la Commissione propone tuttavia alla sua Camera di estendere il termine per la dichiarazione successiva. Anziché entro la scadenza del termine di presentazione del reclamo contro la decisione di tassazione concernente l’imposta sul reddito e la sostanza, dev’essere possibile presentare una dichiarazione successiva anche nell’ambito di una procedura d’imposizione o di ricupero d’imposta non ancora passata in giudicato. Solo in questo modo è possibile evitare efficacemente una doppia imposizione (imposta sul reddito e imposta preventiva). Una minoranza ritiene che il termine proposto dal Consiglio federale non debba essere esteso, poiché avrebbe l’effetto di indebolire la funzione di garanzia dell’imposta preventiva. Con 14 voti contro 10 e 1 astensione la Commissione si dichiara inoltre favorevole ad applicare il nuovo disciplinamento ai diritti al rimborso sorti a partire dal 1° gennaio 2014. Nella votazione sul complesso il progetto è stato approvato con 14 voti contro 4 e 0 astensione.

2. Avviata la deliberazione di dettaglio sulla LCA

Con 16 voti contro 6 e 1 astensione la CET-N ha respinto una proposta di rinvio della revisione parziale della legge federale sul contratto d’assicurazione (LCA) (17.043), proposta che voleva, fra l’altro, incaricare il Consiglio federale di orientarsi maggiormente al progetto posto in consultazione al fine di garantire un rapporto giuridico equilibrato fra le parti. La maggioranza della Commissione ritiene che i punti sollevati nella proposta di rinvio possano essere discussi nella deliberazione di dettaglio e non considera opportuno un rinvio. Nell’ambito della deliberazione di dettaglio, nell’articolo 2a la Commissione propone all’unanimità di accordare un diritto di revoca non soltanto nel caso di una proposta di conclusione di un contratto, bensì anche nel caso di una importante modifica dello stesso. Precisa inoltre le pretese dei terzi danneggiati in caso di revoca. Con 17 voti contro 6 e 1 astensione, la Commissione rifiuta inoltre che nell’articolo 3 capoverso 1 lettera c debbano essere indicate le basi per il calcolo del premio, comprese eventuali differenze di premio secondo il sesso, l’età e la nazionalità. Con 15 voti contro 7 e 1 astensione intende anche introdurre un termine di prescrizione assoluto di due anni per pretese che potranno essere fatte valere a causa di una violazione dell’obbligo d’informare (art. 3a) o delle dichiarazioni obbligatorie (art. 6). Infine, la CET-N ha commissionato un rapporto supplementare riguardante gli articoli 3 e 35, il cui contenuto è correlato. Le deliberazioni proseguiranno nel terzo trimestre.

3. Concluso l’appianamento delle divergenze concernenti la LSF e la LIFin

La CET-N ha concluso la deliberazione sulle divergenze concernenti la legge sui servizi finanziari (LSF) e la legge sugli istituti finanziari (LIFin) (15.073). L’ultima divergenza ancora aperta riguardava l’articolo della legge sulle banche concernente le banche cooperative (in allegato alla LIFin), in base al quale le banche cooperative, secondo il parere del Consiglio federale e del Consiglio degli Stati, devono ottenere la possibilità di reperire capitale di partecipazione al fine di rafforzare la base di capitale proprio. La CET-N intende tuttavia esaminare più approfonditamente se questa tematica debba essere disciplinata nella legge sulle banche o nel diritto delle società cooperative. Con 19 voti contro 6 propone dunque alla propria Camera di stralciare gli articoli corrispondenti per inserirli in un progetto separato, che tratterà soltanto dopo la conclusione delle deliberazioni sul Progetto fiscale 17.
Il paragramma con le proposte della Commissione sarà pubblicato nei prossimi giorni; l’oggetto giungerà in votazione finale nella sessione estiva delle due Camere.

4. Rafforzamento di Agroscope

La ristrutturazione della Stazione di ricerca Agroscope, annunciata dal Consiglio federale il 9 marzo 2018, è stata dibattuta anche dalla CET-N. Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha informato la Commissione più in dettaglio sui lavori in corso. La Commissione ritiene importante mitigare le incertezze sorte in merito al futuro di Agroscope ponendo così un freno all’erosione degli effettivi. Con 15 voti contro 8 e 1 astensione ha dunque approvato una mozione di commissione (18.3382) che incarica il Consiglio federale di elaborare, coinvolgendo i principali gruppi d’interesse e i Cantoni, una strategia di sviluppo della ricerca, della selezione e della consulenza nel settore agroalimentare. Nel frattempo Agroscope non dev’essere oggetto di alcuna ristrutturazione. Una minoranza è contraria alla mozione di commissione poiché non intende ostacolare a priori l’operato del Consiglio federale.
Al fine di sottolineare che si oppone a ogni smantellamentodell’Istituto nazionale svizzero di allevamento equino, oggi parte integrante di Agroscope, nonché per contrastare le incertezze a questo proposito, con 17 voti contro 6 la Commissione ha inoltre dato seguito a un’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Olivier Feller (17.461), che chiede di integrare i compiti dell’istituto nazionale svizzero nella legge sull’agricoltura.

5. Deducibilità fiscale delle multe

La Commissione è entrata in materia, senza controproposte, sulla legge federale sul trattamento fiscale delle sanzioni finanziarie (16.076). Il Consiglio nazionale tratta questo oggetto come seconda Camera. Durante la deliberazione al Consiglio degli Stati, diversi deputati hanno osservato che sarebbe opportuno che il Consiglio nazionale esaminasse anche soluzioni che si situano tra la deducibilità integrale delle multe e pene pecuniarie inflitte all’estero e un divieto generale di deduzione – opzione scelta in conclusione dal Consiglio degli Stati. È esattamente quello che intende fare la CET-N, la quale attende ulteriori chiarimenti da parte dell’Amministrazione a questo proposito. Non avendo ancora preso una decisione nella deliberazione di dettaglio, proseguirà la trattazione in agosto o settembre.

6. Agevolare il conferimento del carattere obbligatorio generale al contratto collettivo di lavoro

Con 13 voti contro 11 la Commissione ha dato seguito a tre iniziative parlamentari dei consiglieri nazionali Feller (17.406), Gschwind (17.407) e Chiesa (17.408). Queste iniziative chiedono che il conferimento del carattere obbligatorio generale al contratto collettivo di lavoro sia possibile già con una presenza di almeno il 35 per cento dei datori di lavoro vincolati al contratto e di almeno il 65 per cento dei lavoratori del settore. La maggioranza della Commissione intende adeguare la legge del 1957 alle condizioni attuali rafforzando, da un lato, il partenariato sociale e, dall’altro, mettendo un freno alla concorrenza sleale sul mercato del lavoro, ossia l’impiego di manodopera straniera a basso costo. La minoranza della Commissione teme invece che una siffatta modifica legislativa risulti pregiudizievole per la pace sociale e comporti il predominio delle grandi imprese sulle piccole.

7. Imposizione dei titolari di veicoli aziendali

Essendosi già occupata di questa questione nel gennaio 2017, nell’ambito della mozione Ettlin 15.4259, la Commissione propone, con 17 voti contro 7 e 1 astensione, di accogliere la mozione 17.3631 del Consiglio degli Stati che incarica il Consiglio federale di proporre modifiche legislative affinché il forfait del 9,6 per cento del prezzo di acquisto del veicolo, che deve già essere dichiarato per l’utilizzazione a titolo privato di un veicolo aziendale, possa comprendere anche la parte di reddito per l’utilizzazione di un veicolo aziendale allo scopo di effettuare tragitti tra il domicilio e il luogo di lavoro, aumentando moderatamente l’attuale forfait. Secondo la maggioranza, la soluzione proposta eviterebbe che le imprese interessate debbano sostenere un onere amministrativo, a suo parere sproporzionato, dovuto al disciplinamento previsto dall’amministrazione fiscale in seguito alla decisione presa nell’ambito del progetto FAIF (12.060). Quest’ultima prevede che le persone interessate debbano dichiarare come reddito tutti i tragitti effettuati tra il luogo di domicilio e il luogo di lavoro (fatta eccezione per quelli effettuati in caso di servizio esterno), deducendo un importo di 3000 franchi per le spese di trasporto professionali, a cui ha diritto ogni contribuente. La maggioranza è convinta che la soluzione del forfait consente di sopprimere l’onere amministrativo. Mediante l’aumento moderato è inoltre possibile rispettare la parità di trattamento. Una minoranza della Commissione propone di respingere la mozione, così come si era espressa a proposito della mozione Ettlin.

8. Protezione giuridica individuale in relazione allo scambio automatico di informazioni (SAI) relative a conti finanziari

A conferma di una decisione presa in occasione della sua seduta del 13-14 novembre 2017 (cfr. comunicato), la Commissione propone, con 16 voti contro 8, di respingere la mozione del Consiglio degli Stati 17.3973 che chiede al Consiglio federale di rafforzare la protezione individuale garantita a persone che, in alcuni Paesi esteri, potrebbero essere oggetto di un procedimento giudiziario in seguito alla trasmissione di dati. La maggioranza ritiene che le basi legali previste dall’articolo 19 capoverso 2 LSAI, nonché l’articolo 25a della legge sulla procedura amministrativa offrano sufficienti garanzie alle persone che, nella trasmissione di dati, potrebbero subire uno svantaggio non sostenibile dovuto all’assenza di garanzie dello Stato di diritto. Tali persone possono in effetti far valere il proprio diritto dinanzi a tribunali svizzeri. La minoranza reputa per contro che occorra rafforzare la protezione giuridica di cui beneficiano le persone interessate poiché le conseguenze della trasmissione di dati possono essere molto gravi in determinati Paesi con cui la Svizzera ha attivato lo SAI (cfr. oggetto 17.040) e in merito ai quali possono sussistere dubbi legittimi circa la loro qualità di Stato di diritto.

9. Ulteriori decisioni

Contrariamente alla proposta del Consiglio federale (17.056), con 22 voti contro 0 la CET-N propone di non togliere dal ruolo la mozione «Presa in considerazione delle deduzioni generali e sociali delle persone limitatamente assoggettate all’estero» (14.3299), ritenendo che sia troppo presto per abbandonare la ricerca di una soluzione a questo proposito. Sono peraltro in corso negoziati concernenti una revisione globale della Convenzione di doppia imposizione con la Germania. La Commissione invita la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali a proseguire nella ricerca di una soluzione in questo ambito.

La Commissione propone, con 17 voti contro 5 e 3 astensioni, di approvare la convenzione con il Pakistan contro la doppia imposizione (17.066) e, con 17 voti contro 5 e 2 astensioni, quella con il Kosovo (17.068).

Presieduta dal consigliere nazionale Jean-François Rime (UDC, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 23 e il 24 aprile 2018. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.