La Commissione dell’economia prende atto con sollievo che il Consiglio federale intende accelerare l’attuazione della prevista regolamentazione a favore delle imprese particolarmente colpite dalle conseguenze dell’epidemia di COVID-19. Essa sostiene il Consiglio federale anche nei suoi sforzi volti a valutare intensamente ulteriori provvedimenti possibili per contenere le ripercussioni economiche della crisi e per sostenere le imprese in particolare difficoltà.

La Commissione segue con grande preoccupazione l’attuale sviluppo dell’epidemia di COVID-19 e le conseguenze verosimilmente gravi per l’economia svizzera. Essa approva espressamente che il Consiglio federale intenda porre in vigore già per il 1° dicembre 2020 la prevista regolamentazione per i casi di rigore di cui all’articolo 12 della legge COVID-19, come ha assicurato il consigliere federale Ueli Maurer in occasione di un colloquio con la Commissione. La CET-N organizzerà una riunione supplementare nel corso del mese di novembre al fine di essere consultata sulla relativa ordinanza. Benché al momento il Consiglio federale concentri i suoi sforzi, a ragione, su soluzioni mirate a beneficio delle imprese particolarmente in difficoltà, la Commissione ritiene che vadano valutate anche altre opzioni. Sono stati menzionati, ad esempio, il prolungamento del programma di fideiussioni solidali della Confederazione, provvedimenti nel settore del lavoro ridotto e un eventuale adeguamento della legge COVID-19. La CET-N rinuncia al momento a rivolgere richieste concrete al Consiglio federale, ma sostiene il suo impegno continuo a elaborare intensamente diverse soluzioni. Seguirà da vicino questi lavori e si impegnerà a tempo debito.

2. Credito quadro per impegni eventuali nella promozione dell’alloggio

La Commissione propone, con 16 voti contro 7, di entrare in materia sul disegno del Consiglio federale concernente un credito quadro per impegni eventuali nella promozione dell’alloggio per il periodo 2021–2027 (20.074). Dal punto di vista della maggioranza la fideiussione solidale della Confederazione per prestiti della Centrale d’emissione per la costruzione di abitazioni costituisce uno strumento mirato che completa in modo sensato il «fondo di rotazione» alimentato dalla Confederazione. Una minoranza propone di non entrare in materia sul disegno. Per quanto riguarda l’entità del credito quadro la maggioranza della Commissione propone di seguire il disegno del Consiglio federale (1’700 mio. di fr.), respingendo sia un aumento a 1’900 milioni di franchi (con 15 voti contro 8) sia una riduzione a 1’400 milioni (con 16 voti contro 7). La Commissione ha pure approvato, con 13 voti contro 10, la proposta del Consiglio federale di stabilizzare il volume delle fideiussioni a partire dal 2028 vincolandolo alla crescita del numero di economie domestiche. Nella votazione sul complesso la CET-N ha approvato il disegno con 16 voti contro 7.

3. Adottato all’unanimità il disegno di modifica della legge sulle banche

Dopo aver sentito nella sua precedente seduta sia rappresentanti dei Cantoni che rappresentanti dell’Associazione svizzera dei banchieri e delle banche domestiche, la CET-N ha avviato l’esame vero e proprio della legge sulle banche (LBCR; 20.059). Con questo disegno il Consiglio federale attua un mandato conferitogli dal Parlamento in occasione dell’esame della legge sui servizi finanziari e della legge sugli istituti finanziari (15.073): all’epoca la parte che riguarda le disposizioni in materia di insolvenza bancaria era stata rinviata al Consiglio federale affinché svolgesse una consultazione al proposito, come è avvenuto. Senza opposizioni, la Commissione è entrata in materia sul disegno di legge e nella deliberazione di dettaglio ha seguito in gran parte il Consiglio federale. Ha proposto modifiche unicamente nei seguenti punti: nella legge dev’essere inserito un nuovo articolo riguardante il risanamento delle banche cantonali, poiché la Commissione ritiene che sia necessaria una disposizione speciale per le banche con garanzia statale (all’unanimità); un nuovo capoverso 6 dell’articolo 37h dovrà sancire che le diverse forme di finanziamento (deposito titoli, depositi e prestiti in contanti) devono essere trattate per quanto possibile in modo equivalente (16 voti contro 8). Infine, la formulazione dell’articolo 11a capoverso 6 della legge sui titoli contabili, a sua volta modificata nell’allegato della legge sulle banche, va adeguata a quella della legge sui servizi finanziari, ossia un ente di custodia deve «mettere a disposizione informazioni», non «fornire informazioni». Una minoranza propone qui di aderire al disegno del Consiglio federale (17 voti contro 8). Con 17 voti contro 8 la Commissione ha inoltre respinto una proposta di aumentare dall’1,6 al 2,5 per cento la garanzia dei depositi prevista nell’articolo 37h capoverso 3 LBCR. È stata respinta anche la proposta di ridurre il termine transitorio da cinque anni a tre, rispettivamente a due (14 voti contro 10 e 15 voti contro 9). Vi sono proposte di minoranza riguardanti questi punti. Nella votazione sul complesso la Commissione ha adottato all’unanimità il disegno di legge, che sarà probabilmente trattato dal Consiglio nazionale nella sessione primaverile 2021.

4. Nuovo tentativo di aumentare le deduzioni per la custodia dei figli da parte di terzi

La Commissione ha dato seguito, con 13 voti contro 8 e 2 astensioni, all’iniziativa parlamentare 20.455 della consigliera nazionale Christa Markwalder concernente l’aumento delle deduzioni per la custodia extrafamiliare dei figli. L’iniziativa chiede, come già il disegno originario del Consiglio federale sulle deduzioni per la custodia dei figli, respinto alle urne lo scorso settembre, un aumento delle deduzioni per la custodia da parte di terzi fino a un massimo di 25 000 franchi, ma senza aumentare la deduzione generale per figli. Una parte della Commissione ritiene che si debba dapprima analizzare il risultato della votazione e chiarire se il netto rifiuto avesse per oggetto piuttosto il forte aumento dei costi legati alla custodia da parte di terzi o l’aumento delle deduzioni generali per figli. Per la maggioranza della Commissione è tuttavia importante che le promesse fatte durante la campagna di voto siano ora effettivamente mantenute e che sia elaborato rapidamente un progetto che promuova la conciliabilità tra professione e famiglia e migliori l’uguaglianza tra uomini e donne. In vista dell’ulteriore trattazione dell’oggetto, la Commissione ha pertanto incaricato l’Amministrazione di metterle a disposizione calcoli supplementari, rifiutando tuttavia di sospendere nel frattempo l’esame dell’iniziativa parlamentare. Spetta ora alla CET del Consiglio degli Stati approvare la decisione di dare seguito all’iniziativa.

5. Nessun divieto di impiego del glifosato

La Commissione ha esaminato le iniziative dei Cantoni di Ginevra (18.319) e del Giura (18.308) che chiedono rispettivamente l’abbandono programmato del glifosato e il divieto dell’impiego di prodotti contenenti glifosato, e, come il Consiglio degli Stati, non vi ha dato seguito con 14 voti contro 9. La maggioranza ritiene che il glifosato sia innocuo in termini di tossicità e che dal punto di vista sanitario non sia quindi necessario adottare misure. Inoltre, l’impiego del glifosato in Svizzera è soggetto a condizioni restrittive: a differenza di altri Paesi, può essere utilizzato solo su piante non destinate a essere raccolte. La minoranza propone invece di dare seguito a entrambe le iniziative. Ritiene opportuno un abbandono programmato dell’impiego di glifosato che consenta agli utilizzatori di adottare altre misure.

Nel contempo la Commissione ha approvato all’unanimità una mozione (20.3919) della Commissione omologa del Consiglio degli Stati che chiede al Consiglio federale di mettere a disposizione risorse supplementari per la ricerca e la selezione di specie più resistenti quale alternativa all’impiego di prodotti fitosanitari.

6. Respinta l’introduzione di un’imposta negativa in Svizzera (20.427)

Con 17 voti contro 7 la Commissione propone alla propria Camera di non dare seguito a un’iniziativa parlamentare che chiede di introdurre in Svizzera un meccanismo d’imposta negativa (20.427). La maggioranza ritiene che un simile meccanismo richiederebbe una riorganizzazione considerevole dei sistemi d’imposta e di aiuto sociale e che la ridistribuzione auspicata riguarderebbe piuttosto i livelli cantonale e comunale che quello federale. Una minoranza propone di dare seguito all’iniziativa poiché è del parere che un meccanismo d’imposta negativa permetterebbe di reagire rapidamente a situazioni non contemplate dalle disposizioni vigenti, segnatamente le perdite di reddito causate dalla crisi legata al coronavirus.

7. Altri oggetti

La Commissione propone alla propria Camera, senza voti contrari, di approvare la Convenzione con il Bahrein (20.066) e, con un voto contrario, di aggiornare la Convenzione con il Kuwait (20.065) per evitare le doppie imposizioni.

Le iniziative parlamentari della consigliera nazionale Daniela Schneeberger (20.415) e del consigliere nazionale Marco Romano (20.428) saranno trattate in una seduta successiva.

Presieduta dal consigliere nazionale Christian Lüscher (PLR, GE), la Commissione si è riunita a Berna il 2 e il 3 novembre 2020. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Ueli Maurer e Guy Parmelin.