Oltre alle ripercussioni economiche e ai provvedimenti nel quadro della pandemia di Coronavirus (cfr. Comunicato stampa del 12 gennaio 2021) la Commissione ha deliberato numerosi altri oggetti, tra cui l’abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali.

​Per quanto riguarda l’abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali (19.076) una divergenza sostanziale divide le Camere. Mentre il Consiglio nazionale ha deciso di non entrare in materia sul progetto, il Consiglio degli Stati l’ha invece approvato a larga maggioranza. Non da ultimo anche per le notevoli minori entrate che il progetto comporterebbe per la Confederazione, la CET-N vuole ora informazioni più precise sulla possibilità di ottenere un miglior effetto leva per l’economia nazionale con l’abolizione di una parte dei dazi doganali sui prodotti industriali, come i dazi sulle materie prime o sui prodotti semilavorati. Prima di continuare le deliberazioni, verosimilmente nel secondo trimestre, la Commissione attende di ricevere informazioni più dettagliate dall’Amministrazione anche su altre questioni, come quella relativa a un meccanismo di compensazione alla frontiera (Border Tax Adjustments), che la Commissione europea vuole introdurre nel quadro del suo Green Deal (Patto verde europeo).

2. Divergenze in merito al controprogetto concernente l’iniziativa per prezzi equi

Nel controprogetto indiretto all’iniziativa per prezzi equi (19.037) il Consiglio degli Stati si è scostato in due punti dalle decisioni del Consiglio nazionale. Ha respinto sia la cosiddetta clausola di reimportazione (art. 7 cpv. 2 lett. g LCart) sia un divieto del blocco di diffusione privato nella legge federale contro la concorrenza sleale (art. 3 cpv. 1 LCSI). A stretta maggioranza (12 voti contro 11 e 2 astensioni) la CET-N propone ora di mantenere la clausola di reimportazione e insiste parimenti su un divieto del blocco di diffusione privato nel quadro della LCSI (14 voti contro 10 e 1 astensione). Per tenere conto delle preoccupazioni del Consiglio degli Stati, la CET-N propone tuttavia una nuova formulazione più differenziata in un nuovo articolo 3a, che enumera esplicitamente le eccezioni in analogia con la direttiva UE.

3. Legge federale sulle procedure elettroniche in ambito fiscale

Anche il disegno 20.051 è oggetto di un appianamento delle divergenze. Dato che dal periodo fiscale 2021 tutti i Cantoni proporranno la procedura elettronica per presentare la dichiarazione fiscale, con 15 voti contro 10 la Commissione mantiene la proposta di iscrivere in modo vincolante nella legge la possibilità della procedura elettronica (art. 104 cpv. 1 LIFD ecc.). Per quanto riguarda le altre due divergenze la CET-N propone per contro senza opposizioni alla propria Camera di seguire il Consiglio degli Stati.

4. Entrata in materia e audizioni sulla modifica della legge sulla sorveglianza degli assicuratori

La Commissione ha avviato l’esame della modifica della legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA, 20.078). Ha sentito rappresentanti della Fondazione Ombudsman dell'assicurazione privata e della Suva, della Stiftung für Konsumentenschutz e della Fédération romande des consommateurs, dell’Associazione Svizzera d'Assicurazioni e della Swiss Insurance Brokers Association, nonché un esperto accademico. La Commissione è quindi entrata in materia senza opposizioni sul disegno del Consiglio federale. Nella prossima seduta del 1°/2 febbraio 2021 procederà alla discussione articolo per articolo.

5. Contemplare la «sicurezza e affidabilità delle catene di fornitura» quale criterio di aggiudicazione nei bandi delle imprese della Confederazione

La Commissione propone all’unanimità alla propria Camera di accogliere una mozione del Consiglio degli Stati, che incarica il Consiglio federale di provvedere affinché le imprese della Confederazione contemplino nei bandi la «sicurezza e affidabilità delle catene di fornitura» quale criterio di aggiudicazione (20.3409). Alla luce dei rischi in materia di approvvigionamento constatati all’inizio della crisi causata dalla pandemia di COVID-19, la Commissione ritiene più che ragionevole esplicitare questo criterio, peraltro già compatibile con il sistema attuale.

6. Parificare negozi e aziende di servizi nelle aperture domenicali autorizzate dai Cantoni

Con 14 voti contro 9 e 1 astensione la Commissione ha dato seguito a un’iniziativa parlamentare presentata dalla consigliera nazionale Daniela Schneeberger, in cui si chiede che le aziende di servizi possano, alla stregua dei negozi, rimanere aperte sino a quattro domeniche all’anno conformemente alle decisioni dei Cantoni senza dover ottenere un’autorizzazione speciale (20.415). In questo ambito la maggioranza della Commissione ritiene che una distinzione rigida fra negozi e aziende di servizi non sia più attuale. Non si tratta assolutamente di rimettere in discussione il divieto di lavorare la domenica, ma soltanto di offrire alle aziende di servizi le stesse possibilità previste dai Cantoni per i negozi. L’iniziativa passa ora alla Commissione omologa del Consiglio degli Stati.

7. Gli strumenti «too big to fail» vanno esentati dall’imposta preventiva per altri cinque anni

La CET-N ritiene che la proroga delle eccezioni vigenti nell’ambito dell’imposta preventiva per gli interessi derivanti da strumenti «too big to fail» sia nell’interesse della stabilità finanziaria e rimane necessaria fino alla prevista revisione dell’imposta preventiva. Con 22 voti contro 0 e 3 astensioni la Commissione aderisce al corrispondente disegno del Consiglio federale (20.079).

8. Possibilità di estendere la compensazione delle perdite fino a 10 anni

Considerata l’attuale difficile situazione economica, con 15 voti contro 8 e 2 astensioni la CET-N ha infine deciso di presentare una mozione (21.3001), che prevede la possibilità di riportare fiscalmente le perdite durante 10 anni (al posto degli attuali 7 anni). La possibilità di prolungare la compensazione delle perdite può aiutare a far ripartire le attività produttive di molte aziende che finora non hanno sollecitato crediti Covid garantiti da fideiussioni e neppure rientrano fra i casi di rigore.

Presieduta dal consigliere nazionale Christian Lüscher (PLR, GE), la Commissione si è riunita a Berna il 11 e il 12 gennaio 2021. In parte erano presenti alla seduta il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Ueli Maurer.