In attuazione del mandato della propria Camera la Commissione si è discostata da alcune delle sue precedenti richieste (cfr.
comunicato stampa del 17 agosto 2022) e, nell’interesse di un progetto di legge il più possibile equilibrato dal punto di vista finanziario, rinuncia ora in larga misura alle precedenti possibilità di deduzione. Vorrebbe ancora mantenere le deduzioni per la cura dei monumenti storici a determinate condizioni; una minoranza vorrebbe in più consentire deduzioni temporanee per misure di risparmio energetico (proposta respinta con 14 voti contro 11). Inoltre, per limitare l’incentivo all’indebitamento in futuro dovrebbe essere consentito dedurre gli interessi maturati su debiti fino al 40 per cento dei redditi da sostanza imponibili. Diverse minoranze chiedono una deduzione fino al 70 per cento come l’aveva proposto il Consiglio degli Stati (proposta respinta con 14 voti contro 11), una limitazione della deduzione al 40 per cento dei redditi da sostanza immobiliare (proposta respinta con 15 voti contro 10) o lo stralcio integrale della possibilità di dedurre gli interessi maturati sul debito (proposta respinta con 14 voti contro 11). A differenza del Consiglio degli Stati, la Commissione continua poi a propugnare un cambiamento completo del sistema, che dovrebbe includere anche le abitazioni secondarie (21 voti contro 4). Al riguardo, fa riferimento all’iniziativa della Commissione 22.454, che offrirebbe ai Cantoni una possibilità di compensazione; l’iniziativa è pendente nella Commissione omologa del Consiglio degli Stati. Una minoranza vorrebbe escludere le abitazioni secondarie dal cambio di sistema. Come il Consiglio degli Stati, la Commissione propone di accettare la deduzione per le spese di prima acquisizione (18 voti contro 7), mentre una proposta di deduzione della pigione è stata di nuovo respinta (17 voti contro 7 e 1 astensione). Nella votazione sul complesso la Commissione ha accettato il progetto di legge con 16 voti contro 9. Il progetto sarà trattato in Consiglio nazionale nella sessione estiva.
Revisione totale della legge sulle dogane: rivista la decisione concernente il rinvio
La Commissione è tornata sulla sua decisione del 3 aprile 2023 (cfr.
comunicato stampa della CET-N) e ora propone alla propria Camera, con 13 voti contro 11 e 1 astensione, di rinviare al Consiglio federale l’intera revisione totale della legge sulle dogane (22.058, disegni 1-3; cfr.
allegato al presente comunicato stampa).
In origine, l’inizio della deliberazione di dettaglio era previsto per la sessione in corso. In vista di questo primo esame, erano già state presentate più di 90 proposte, tra cui numerosi mandati d’esame. Secondo la maggioranza della Commissione, nella fase di preparazione è stato subito chiaro che la revisione totale non era ancora matura per la trattazione. Oltre alle proposte del gruppo di lavoro con i Cantoni, guidato dall’ex consigliere di Stato ed ex consigliere nazionale Urs Hofmann, erano necessari ulteriori chiarimenti giuridici. Una trattazione fondata in Parlamento è quindi impossibile. La minoranza, invece, sottolinea che già nel 2017 il Parlamento ha approvato il credito d’impegno per il programma DaziT (cfr. 17.021 n Modernizzazione e digitalizzazione dell’AFD (programma DaziT) un finanziamento per la cui attuazione è indispensabile la presente revisione. È quindi compito delle commissioni e del Parlamento avviare subito l’esame della revisione totale, tanto più che la necessità di intervenire è ampiamente riconosciuta. Un rinvio provocherebbe ritardi sproporzionati nell’attuazione del DaziT e costi aggiuntivi. Inoltre, al personale verrebbe negata fino a tempo indeterminato l’auspicata certezza del diritto.
La Commissione propone all’Ufficio del Consiglio nazionale di trattare l’oggetto già nella sessione estiva. È nell’interesse della Commissione e delle numerose cerchie coinvolte da questa revisione totale che si faccia chiarezza sul destino del progetto il prima possibile.
Le sigarette elettroniche devono essere nuovamente assoggettate all'imposta sul tabacco
Con 14 voti contro 7 e 4 astensioni, la CET-N si allinea al Consiglio degli Stati e propone che il disegno del Consiglio federale di modifica della legge sull’imposizione del tabacco (22.069) sia approvato senza modifiche. Il disegno prevede che le sigarette elettroniche siano assoggettate all’imposta sul tabacco ma, visto che sono meno nocive delle sigarette tradizionali, con una tariffa d’imposta inferiore. Una minoranza della Commissione propone di non entrare in materia. Rispetto alla proposta del Consiglio federale, due minoranze vogliono ridurre la tariffa d’imposta sulle sigarette elettroniche rispettivamente a 11 e 15 centesimi per millilitro. Altre minoranze vogliono aumentare le tariffe d’imposta sui prodotti del tabacco da riscaldamento e sulle sigarette elettroniche monouso per motivi di prevenzione del tabagismo e di tutela dell’ambiente e tassare ulteriormente i prodotti di sostituzione del tabacco a beneficio del Fondo di prevenzione del tabagismo. Un’altra minoranza vuole inoltre un modello di imposizione fondamentalmente diverso in base al contenuto di nicotina, con un’imposta minima e competenze aggiuntive per il Consiglio federale, come la CSSS-N aveva proposto all’attenzione della CET-N (cfr.
comunicato stampa della CSSS-N del 24 marzo 2023).
La Commissione riconosce che l’imposizione del tabacco deve essere adattata alle nuove realtà del mercato per garantire a lungo termine una tassazione adeguata dei vari prodotti del tabacco e dei succedanei del tabacco. Tuttavia, nell’ambito del presente disegno, in un primo momento vorrebbe soltanto soddisfare la richiesta della mozione della CSSS-S (19.3958) e poggiare il lavoro successivo su una base informativa più ampia. Con 17 voti contro 7 e 1 astensione, la Commissione ha quindi deciso di presentare un postulato «Panoramica del mercato del tabacco e dei prodotti di sostituzione del tabacco» (23.3588) che chiede di stilare un rapporto di valutazione sull’attuale situazione del mercato. Ci si fonderà sul rapporto in adempimento del postulato per elaborare in futuro una revisione globale e coerente dell’imposizione del tabacco e dei succedanei del tabacco.
Nessuna windfall profit tax sugli utili in eccesso derivanti dalla guerra in Ucraina
Con 15 voti contro 10 la Commissione propone alla propria Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Balthasar Glättli (22.457). L’iniziativa chiede di introdurre a livello federale un’imposta temporanea sugli utili in eccesso che hanno un legame con la guerra in Ucraina. La maggioranza della Commissione è del parere che una siffatta tassa perturberebbe in modo significativo i meccanismi di mercato e porterebbe a effetti collaterali indesiderati. Inoltre, l’imposizione di utili in eccesso sarebbe tecnicamente difficile da attuare. Una minoranza sostiene invece l’iniziativa perché ritiene che in tal modo si obbligherebbero le imprese che realizzano maggiori profitti a seguito della guerra in Ucraina a mostrare maggiore solidarietà, come già avviene in altri Paesi.
Ulteriori decisioni
Dopo il rifiuto da parte della CET-S di dare seguito alla sua iniziativa «Introduzione di una riserva climatica per i vini svizzeri» (22.405), la CET-N ribadisce la propria posizione e, con 14 voti contro 4 e 7 astensioni, propone alla propria Camera di darvi seguito. La maggioranza della Commissione vuole consentire ai Cantoni di concedere all’industria vitivinicola la possibilità di costituire una riserva di fluttuazione per i vini DOC in vista di annate con raccolti deboli. Ciò garantirebbe la sicurezza dell’approvvigionamento e rafforzerebbe la posizione di mercato del vino svizzero.
Con 14 voti contro 8 la Commissione conferma la propria decisione di dare seguito alle iniziative parlamentari 21.460 e 21.475 della consigliera nazionale Céline Amaudruz. Le iniziative chiedono la piena deducibilità fiscale delle spese per malattia e infortunio sostenute dal contribuente. Secondo la CET-N, questa richiesta rimane valida e in tal modo sarebbe possibile sgravare il ceto medio. Al contempo è stato annunciato in Commissione che dovranno essere apportati correttivi nella formulazione giuridica concreta delle iniziative.
La Commissione ha deciso all’unanimità di non dare seguito a un’iniziativa del Cantone di Friburgo (21.318) che chiedeva di autorizzare temporaneamente l’impiego di un prodotto per il trattamento delle sementi di barbabietola, essendo suddetta iniziativa divenuta oramai obsoleta
Presieduta dal consigliere nazionale Leo Müller (M-E/LU), la Commissione si è riunita a Berna il 22 e 23 Maggio 2023. In parte era presente alla seduta la consigliera federale Karin Keller-Sutter.