Con 9 voti contro 4 la Commissione propone di riprendere i lavori relativi al progetto di abolizione della tassa di emissione sul capitale proprio. In questo modo la maggioranza intende in particolare agevolare l’apporto di capitale a favore delle imprese indebolite dalla crisi dovuta alla pandemia di coronavirus.

​Nel marzo 2020 il Consiglio degli Stati aveva deciso di prolungare la sospensione del progetto del Consiglio nazionale sull’abolizione della tassa di emissione sul capitale proprio (progetto 1 dell’iniziativa parlamentare 09.503) fintanto che esso non avesse deciso in merito ai progetti 2 e 3, che intendono abolire la tassa di negoziazione sui titoli nazionali e la tassa sui premi per l’assicurazione sulla vita. Con 9 voti contro 4 la Commissione propone al proprio Consiglio di rinunciare alla decisione di sospendere il progetto 1 e di approvarlo. Secondo la maggioranza della Commissione è tempo di decidere a livello materiale sull’abolizione della tassa di emissione sul capitale proprio, visto che il progetto è in sospeso presso il Consiglio degli Stati dal 2013. La maggioranza della Commissione condivide inoltre il parere del Consiglio federale secondo cui l’abolizione della tassa di emissione sul capitale proprio è senza dubbio la più urgente tra le tre contemplate nell’oggetto, poiché colpisce chi desidera investire nelle imprese. Le perdite finanziarie sono inoltre limitate (diminuzione del gettito di 250 milioni di franchi). Con la crisi dovuta alla pandemia di coronavirus molte imprese avranno bisogno di un aumento del capitale proprio per assorbire le proprie perdite. È quindi importante non penalizzare fiscalmente tali sforzi. La minoranza che si oppone ritiene irresponsabile dal punto di vista della politica finanziaria rinunciare a entrate fiscali quando la crisi dovuta alla pandemia di coronavirus comporta un aumento importante della spesa pubblica. Altri progetti sono prioritari, come la riforma dell’imposizione o quella dell’imposta preventiva.

2. Deliberazione concernente la legge sugli investimenti collettivi

La Commissione ha deliberato sul disegno che modifica la legge sugli investimenti collettivi (20.062), volto a creare in Svizzera una categoria di fondo (il cosiddetto «Limited Qualified Investor Fund», L-QIF) riservata esclusivamente a investitori qualificati. Il disegno si prefigge di rafforzare la piazza svizzera dei fondi di investimento e la sua competitività in modo da offrire anche nel nostro Paese maggiore flessibilità agli investitori qualificati e più innovazione e dunque riportare in Svizzera affari che attualmente sono possibili solo all’estero. La Commissione è entrata in materia senza discussioni. Nella deliberazione di dettaglio la Commissione ha apportato solo poche modifiche al disegno del Consiglio federale: oltre ad alcune precisazioni a livello redazionale essa propone che nel caso di investimenti collettivi di capitale aperti l’attuale sospensione del riscatto sia maggiore di cinque anni e che i clienti privati assimilabili a investitori qualificati siano esclusi da L-QIF con possesso fondiario diretto, al fine di impedire espedienti fiscali. La Commissione ha approvato il disegno nella votazione sul complesso (10 voti contro 1 e 2 astensioni) e lo trasmette al proprio Consiglio, che lo tratterà durante la sessione estiva.

3. Digitalizzazione in ambito fiscale

La Commissione ha esaminato l’ultima divergenza relativa al disegno di legge sulle procedure elettroniche in ambito fiscale (20.051). Con 10 voti contro 2 e un’astensione, la Commissione propone di allinearsi al Consiglio nazionale e dunque obbligare i Cantoni a offrire una procedura per via elettronica in particolare in ambito di imposta federale diretta e imposte cantonali. Tuttavia secondo la maggioranza sarà opportuno concedere ai Cantoni interessati un periodo sufficiente per l’attuazione affinché possano adempiere all’obbligo.

4. Avvio delle deliberazioni concernenti la legge sulle banche

La Commissione ha avviato la deliberazione concernente il disegno di modifica della legge sulle banche (20.059). Essa è entrata in materia sull’oggetto senza opposizioni e ha subito iniziato la deliberazione di dettaglio senza tuttavia concluderla. Essendo le norme in ambito di Too-big-to-fail in vigore da circa un decennio, la Commissione intende dapprima effettuare audizioni ed esaminare in modo approfondito l’evoluzione e la situazione attuale in merito a questa tematica. La CET-S vuole inoltre ascoltare le banche cantonali riguardo alle misure di risanamento che potrebbero concernarle.

5. Attività politica di organizzazioni esenti da imposta

La mozione 20.4162 depositata dal consigliere agli Stati Ruedi Noser incarica il Consiglio federale di verificare il rispetto dei presupposti legali per l’esenzione dall’imposta federale diretta delle organizzazioni di pubblica utilità che perseguono obiettivi politici. Secondo la CET-S la richiesta è indirizzata al destinatario sbagliato. Sono infatti i Cantoni i responsabili della verifica e dell’applicazione dei presupposti per l’esenzione fiscale. Con 7 voti contro 5 e un’astensione la Commissione propone pertanto di respingere la mozione.  Anche la minoranza sottolinea che non intende mettere in discussione in linea di principio l’esenzione fiscale delle organizzazioni di pubblica utilità, ma una verifica da parte della Confederazione sarebbe opportuna in seguito alla votazione popolare federale concernente la legge sulla caccia e quella sulle imprese responsabili.

6. Trattamento fiscale delle partecipazioni di collaboratore

Le principali richieste dell’iniziativa parlamentare 17.456 sono state recentemente introdotte nelle due pertinenti circolari. La CET-S può quindi interrompere i lavori e proporre, senza controproposta, di togliere dal ruolo l’iniziativa.

7. Nessun ulteriore adeguamento al diritto fiscale

La Commissione si è occupata di una serie di iniziative parlamentari e mozioni del consigliere agli Stati Marco Chiesa in ambito di questioni fiscali, respingendole tutte.
Sebbene riscuota le sue simpatie, con 6 voti contro 5 e un’astensione la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa 20.405. La Commissione ritiene criticabile che a persone non residenti, imposte alla fonte, vengano riconosciute le deduzioni sociali in Svizzera e all’estero. Essa considera tuttavia che un’iniziativa parlamentare non sia lo strumento appropriato per affrontare la problematica. Dopo la presentazione di un rapporto approfondito dell’Amministrazione, previsto entro la fine del 2021, la Commissione deciderà se affrontare tale problematica mediante una mozione commissionale.
Con 11 voti contro 1 la CET-S si è espressa anche contro l’iniziativa 20.420 e dunque contro l’esclusione dall’imposta sul valore aggiunto di prodotti di protezione come ad esempio le mascherine e i disinfettanti per le mani. Vista la grande domanda di questi beni durante una crisi sanitaria l’esenzione fiscale andrebbe a migliorare soltanto il guadagno di importatori, fabbricanti e distributori.
La Commissione non ha poi dato seguito all’iniziativa 20.421, secondo cui la limitazione dell'esercizio di un'attività lucrativa alle persone tassate secondo il dispendio deve essere eliminata (10 voti contro 2) e all’iniziativa 20.422, secondo cui la tassazione globale non deve essere preclusa alle persone straniere coniugate con cittadini svizzeri (senza controproposta). Secondo la Commissione entrambe le iniziative non genererebbero alcun ulteriore sostrato fiscale e l’accettazione di un adeguamento all’attuale regolamento dell’imposizione forfettaria sarebbe minima. La CET-S respinge senza controproposta anche la mozione 19.4558 che chiede una modifica di legge riguardo l’imposizione dei proventi da capitale mobiliare, poiché la richiesta è già stata attuata nella prassi. Infine la Commissione ha sospeso la trattazione della mozione 19.4557 in attesa dei risultati di un’indagine che il Consiglio federale effettuerà presso i Cantoni.

8. Istituzione di una delegazione parlamentare permanente presso l’OCSE

Con 8 voti contro 0 e 2 astensioni, la Commissione ha adottato all’attenzione del proprio Consiglio un  progetto di atto legislativo in adempimento all’iniziativa parlamentare 20.436. Con la creazione di una delegazione parlamentare permanente per partecipare alle attività presso l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) la Commissione intende garantire che il Parlamento affronti in anticipo e in modo sistematico tematiche specifiche dell’OCSE, così da comunicare quanto appreso alle diverse commissioni parlamentari competenti. Il progetto prevede una modifica dell’ordinanza dell'Assemblea federale sulle relazioni internazionali del Parlamento (ORInt; RS 171.117) e verrà trattato dal Consiglio degli Stati nella sessione estiva 2021. Il Consiglio federale avrà la possibilità di esprimere un parere prima di tale data.

9. Ulteriori decisioni

La CET-S ritiene che la proroga delle eccezioni vigenti nell’ambito dell’imposta preventiva per gli interessi derivanti da strumenti «too big to fail» sia nell’interesse della stabilità finanziaria e rimane necessaria fino alla prevista revisione dell’imposta preventiva (21.024). Con 12 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione aderisce al corrispondente disegno del Consiglio federale (20.079).
La Commissione non ha ancora deciso in merito alla mozione del consigliere agli Stati Beat Rieder «Istituzione di un fondo sovrano per stabilizzare e rafforzare l’economia» (20.3416). Vista la moltitudine di domande sorte in questo contesto, la Commissione intende dapprima tenere delle audizioni che si terranno durante il terzo o il quarto trimestre 2021.

Presieduta dal consigliere agli Stati Christian Levrat (PSS, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 19 et il 20 aprile 2021. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Ueli Maurer.