La Commissione ha preso atto del rapporto sulle ricadute finanziarie dell’imposta sul tonnellaggio che aveva commissionato in occasione del precedente esame di tale oggetto (22.035). Anche tenendo conto delle nuove informazioni così acquisite, risulta tuttavia arduo valutare vantaggi e inconvenienti dell’introduzione dell’imposta, fermo restando che nell’attuale situazione il rischio di una diminuzione delle entrate è da ritenersi inopportuno. La costituzionalità del progetto è inoltre tuttora controversa. La Commissione non intende prevedere uno sgravio fiscale a favore di un unico settore: l’introduzione dell’imposta sul tonnellaggio andrebbe piuttosto valutata nel contesto di una strategia fiscale di più ampio respiro. Per tali motivi, con 7 voti contro 4 e 2 astensioni la Commissione propone alla Camera di non entrare in materia. Una minoranza è invece dell’avviso che l’introduzione dell’imposta possa costituire un vantaggio per il nostro Paese. Poiché ritiene inoltre che il rischio di una diminuzione delle entrate non sia di grande entità, propone di entrare in materia.
No a disposizioni apposite per l’imprenditoria sociale
La Commissione ha esaminato la mozione 21.3891, accolta dal Consiglio nazionale, con cui si chiede l’istituzione di una base legale che consenta il riconoscimento e il finanziamento delle imprese sociali. Con 7 voti contro 1 e 4 astensioni, propone di respingere la mozione, poiché ritiene che il diritto societario non ostacoli l’attività delle imprese sociali e la legislazione in materia di appalti pubblici offra già ai committenti l’opportunità di promuoverle. È perciò dell’avviso che non occorra legiferare in merito. A giudizio della Commissione, la mozione porrebbe inoltre problemi quanto alla distinzione tra le imprese sociali e le altre imprese e incentiverebbe notevolmente la burocrazia.
Decisioni riguardo ai miglioramenti strutturali
La Commissione ha respinto all’unanimità la mozione 22.3218, con cui si chiede di introdurre incentivi all’utilizzo di tecnologie moderne e innovative nei sistemi d'irrigazione agricoli. Oltre agli aiuti agli investimenti per progetti di irrigazione, l’ordinanza sui miglioramenti strutturali nell’agricoltura, modificata nel 2022, prevede varie opzioni che consentono di finanziare impianti di irrigazione moderni; a giudizio della Commissione questa richiesta è quindi già stata esaudita. Con 9 voti contro 0 e 2 astensioni, la Commissione ha respinto anche la mozione 21.4202, accolta dal Consiglio nazionale, che propone di accordare contributi a fondo perso per consentire il rinnovo del capitale piante per le colture speciali. Le disposizioni vigenti prevedono già, tuttavia, tanto i crediti di investimento quanto i contributi a fondo perso. Anche a questo riguardo la Commissione ritiene quindi che la legislazione in vigore sia sufficiente. Ha invece accolto all’unanimità una modifica della mozione 21.4467 proposta dal Consiglio federale, il che le consente di tenere conto dell’obiettivo principale della mozione, vale a dire permettere l’elicicoltura nelle aziende agricole senza considerare le chiocciole un animale da reddito agricolo. Tale soluzione si ispira a quella prevista per l’acquacoltura.
Misure di promozione del settore vitivinicolo: non sono necessarie nuove norme
In sede di esame dei preventivi 2023 e 2024, il Parlamento ha destinato fondi supplementari alla promozione del settore vitivinicolo svizzero. Il Consiglio degli Stati aveva inoltre rinviato alla propria Commissione una mozione accolta dal Consiglio nazionale (22.3022), incaricandola di rendere permanente l’aumento dei fondi. La Commissione si è tuttavia opposta a una modifica del testo della mozione, e con 7 voti contro 4 e 1 astensione ha proposto alla Camera di respingerla. A suo giudizio, è opportuno che la necessità di un aumento dei fondi destinati alla promozione sia valutata a tempo debito dal Parlamento. In modo ancor più netto (6 voti contro 1 e 5 astensioni), la Commissione propone poi di non dare seguito all’iniziativa parlamentare della Commissione del Consiglio nazionale «Introduzione di una riserva climatica per i vini svizzeri» (22.405). Reputa infatti che sia compito dei viticoltori costituire riserve così da compensare le variazioni tra le quantità di uva raccolte. Un intervento della Confederazione è superfluo, tanto più che i Cantoni possono già adeguare ogni anno alle esigenze del mercato la resa massima prevista per i vini DOC. Con 6 voti contro 5 e 1 astensione, la Commissione propone di respingere anche le due mozioni dall’identico tenore 21.4157 e 21.4210, che chiedono al Consiglio federale di sopprimere il termine di dieci anni per la ricostituzione delle superfici viticole previsto dall’ordinanza sul vino. A giudizio della Commissione, tale termine si è sinora rivelato adeguato.
Previsti ulteriori accertamenti riguardo alla necessità intervenire sul mercato lattiero
La Commissione era inoltre chiamata a esaminare tre mozioni riguardanti il settore lattiero. Pur condividendo l’intento di accrescere la creazione di valore sul mercato lattiero, ritiene occorra approfondire la questione con il concorso di esponenti del settore, prima di presentare eventualmente una relativa mozione. Reputa inoltre che le misure proposte dalle mozioni siano mal concepite e che sia poco probabile che consentano di sgravare il settore della produzione. Evocando i lavori che intende svolgere a questo riguardo, la Commissione ha così respinto all’unanimità le mozioni 21.4301 e 21.4302, e la mozione 21.4124 con 6 voti contro 3.
Revisione parziale della legge sui cartelli
Come preannunciato (si veda il comunicato stampa del 26 gennaio 2024), la Commissione ha svolto nuove audizioni in merito alla revisione parziale della legge sui cartelli (23.047). La deliberazione di dettaglio proseguirà nel secondo trimestre del 2024.
Altre decisioni
La Commissione ha esaminato tre iniziative cantonali (Lucerna 23.300, Grigioni 23.305 e Basilea Campagna 23.313) che chiedono di introdurre l’imposizione individuale sul piano federale e cantonale. Dato che questa settimana il Consiglio federale presenterà il relativo messaggio, le istanze dei Cantoni possono ritenersi accolte. Poiché non è opportuno dare il via a un progetto di legge parallelo, la Commissione propone all’unanimità alla Camera di non dare seguito alle iniziative cantonali in questione.
La Commissione propone all’unanimità di respingere la mozione 15.3399, con cui si chiede di rafforzare sul piano cantonale la procedura di messa a concorso prevista dalla legislazione sul mercato interno. Alla luce del rapporto del Consiglio federale del 18 ottobre 2023, redatto in adempimento del postulato 19.4379 della CET-S, la Commissione ritiene che per ora non sia necessario legiferare in materia.
Con 8 voti contro 2 e 2 astensioni, la Commissione propone di accogliere la mozione 23.3842, che chiede di modificare la prassi relativa al rimborso degli aiuti per i casi di rigore prevedendo che un utile di liquidazione derivante dalla cessazione dell’attività non sia più equiparato a un’uscita di liquidità, la quale è vietata dall’ordinanza COVID-19 casi di rigore. La Commissione si propone così di ripristinare la parità di trattamento tra le imprese individuali, in cui vi è una commistione tra patrimonio aziendale e patrimonio privato, e le altre categorie di imprese. Tale modifica della prassi riveste importanza per un numero limitato di casi, riguardanti prevalentemente il settore della gastronomia.
La Commissione propone infine, senza opposizione, di accogliere la mozione 21.3896 nella forma modificata proposta dal Consiglio federale. La mozione prevede di creare una base nella legge sull'agricoltura affinché nella banca dati sul traffico di animali il peso alla macellazione e la tassazione degli animali vengano registrati e siano visibili e consultabili dai detentori precedenti dell'animale in questione. La Commissione ritiene giustificata la richiesta della mozione e reputa che la modifica proposta permetta di risolvere i punti deboli del testo inizialmente depositato.
Presieduta dal consigliere agli Stati Hans Wicki (PLR, NW), la Commissione si è riunita a Berna il 19 e il 20 febbraio 2024. A parte della seduta erano presenti la Consigliera federale Karin Keller-Sutter e il Consigliere federale Guy Parmelin.