Con 8 voti contro 3 e 1 astensione la Commissione è contraria a definire tributi all’importazione i prezzi di aggiudicazione dei contingenti doganali messi all’asta (art. 6 lett. e n. 3 LE-UDSC), poiché all’atto dell’esportazione i proventi delle aste diverrebbero restituibili e verrebbero quindi considerati sussidi all’esportazione. La Svizzera violerebbe pertanto i propri impegni internazionali. Inoltre, la Commissione intende evitare che alla Confederazione siano sottratte risorse finanziarie che finirebbero nelle tasche di privati. Nella sezione 1a della legge sui tributi doganali (disegno 2), correlata a questa tematica, la Commissione propone con 6 voti contro 5 e 2 astensioni di modificare la decisione del Consiglio nazionale: la maggioranza è contraria a considerare i grassi di origine animale equivalenti a quelli di origine vegetale per non sovvenzionare l’esportazione dei grassi di origine animale in eccesso. La Commissione non condivide parimenti la decisione del Consiglio nazionale di limitare l’obbligo di dichiarazione alle merci soggette a dazio (art. 13 cpv. 1 LE-UDSC) e con 12 voti contro 0 e 0 astensioni si allinea invece al disegno del Consiglio federale. A suo parere, la soluzione prevista dal Consiglio nazionale non permette di realizzare la semplificazione auspicata e presenta rischi troppo elevati; inoltre risulterebbe impossibile disporre dei dati necessari per allestire la statistica del commercio con l’estero. Infine, con 9 voti contro 4 la Commissione ha deciso di non scostarsi dalla soluzione odierna per quanto riguarda la determinazione della persona responsabile della dichiarazione di merci e propone di non prevedere alcuna libertà di scelta in questo ambito, nemmeno limitata ai responsabili di merci soggetti all’IVA come chiesto in una proposta di compromesso (art. 14 cpv. 5 LE-UDCS). La maggioranza teme infatti che la libertà di scelta possa causare ritardi nelle consegne e problemi logistici.
La Commissione ha incaricato l’Amministrazione di esaminare vari punti e continuerà le deliberazioni nella seduta di agosto.
Con 8 voti contro 2 e 0 astensioni la Commissione ha inoltre approvato la mozione 21.4084, accolta dal Consiglio nazionale, che chiede di realizzare semplificazioni amministrative nel settore delle dogane.
Ripreso l’esame del disegno sulla PLB
Nell’ottobre del 2023 la Commissione aveva deciso all’unanimità di entrare in materia sul disegno del Consiglio federale volto ad introdurre una garanzia statale della liquidità per banche di rilevanza sistemica («public liquidity backstop»; PLB) (23.062). Tuttavia, aveva deciso di sospenderne l’esame in attesa del rapporto del Consiglio federale sulla stabilità delle banche. Per riprendere la trattazione la Commissione ha sentito il presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle finanze (CDF) e vari rappresentanti del settore bancario (Associazione dei banchieri, UBS, Raiffeisen, ZKB, Postfinance). Al termine dell’audizione ha respinto con 7 voti contro 3 e 3 astensioni una nuova proposta di sospensione dei lavori ed ha avviato la deliberazione di dettaglio. La Commissione aderisce al disegno del Consiglio federale fino all’articolo 30b. Non ha ancora discusso invece i punti controversi corrispondenti ai temi principali dell’audizione, ovvero quali banche dovrebbero essere coperte dalla PLB e quale meccanismo di compensazione (ex ante o ex post) andrebbe loro imposto. La Commissione riprenderà la deliberazione di dettaglio nel corso della prossima seduta.
Interventi parlamentari in ambito agricolo
La Commissione è favorevole alla mozione 23.4212 accolta dal Consiglio nazionale, che chiede di adottare misure volte a ridurre l’onere amministrativo per le famiglie contadine. Ha tuttavia adeguato le scadenze, prevedendo che le misure siano valutate entro il 2027 ma attuate soltanto nell’ambito del messaggio sulla politica agricola 2030. La Commissione ha adottato all’unanimità la mozione così modificata.
La Commissione ha inoltre esaminato la mozione 22.4552 accolta dal Consiglio nazionale, che incarica il Consiglio federale di adottare misure per agevolare l'accesso dei contadini alla vendita diretta. Con 9 voti contro 3, la Commissione propone al Consiglio degli Stati di respingere la mozione. A suo parere non vi è necessità di legiferare poiché le basi legali necessarie per sviluppare ulteriormente la vendita diretta esistono già. Considerati gli ampi consensi raccolti dalla mozione nel Consiglio nazionale, una minoranza della Commissione ritiene invece opportuno incaricare il Consiglio federale di promuovere una strategia più incisiva in questo ambito.
Con 7 voti contro 4 la CET-S propone di respingere la mozione 23.4515. Con la mozione 22.4251 infatti le Camere hanno già incaricato il Consiglio federale di adoperarsi, nel quadro dei lavori preparatori per la politica agricola a partire dal 2030, per un miglioramento delle prospettive economiche e sociali del settore agricolo e alimentare. Tra gli obiettivi perseguiti rientrano dunque anche il potenziamento della creazione di valore aggiunto e l’aumento dei redditi in agricoltura.
Con la mozione 22.3037 il Consiglio nazionale voleva incaricare il Consiglio federale di esigere in tutti gli accordi commerciali il riconoscimento e la protezione delle indicazioni geografiche di provenienza (DOP e IGP). La CET-S ritiene eccessiva questa rivendicazione, che rischierebbe di impedire la conclusione di nuovi accordi. Pertanto, respinge la mozione con 9 voti contro 0 e 3 astensioni, ma nel contempo ne presenta una nuova (24.3814), che chiede al Consiglio federale di intensificare gli sforzi affinché tutti i Paesi rispettino e riconoscano le nostre indicazioni geografiche.
Nessun sostegno alle mozioni volte a favorire le capacità di macellazione decentralizzate
La Commissione raccomanda all’unanimità di respingere due mozioni dello stesso tenore (21.4133 e 21.4134) il cui obiettivo è favorire strutture di macellazione regionali per evitare il trasporto degli animali da macello su lunghe distanze. A suo avviso, i 600 macelli presenti in Svizzera e la possibilità di macellare gli animali in azienda rappresentano soluzioni sufficienti, in grado di garantire elevati standard in materia di protezione degli animali e distribuite geograficamente in modo adeguato.
Presieduta dal consigliere Stati Hans Wicki (PLR, NW), la Commissione si è riunita a Berna l’1 e il 2 luglio 2024.