Secondo la Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) la soluzione transitoria concernente Erasmus+ istituita dal Consiglio federale deve essere prorogata sino alla fine del 2020.

​La maggioranza della Commissione propone alla propria Camera di seguire la proposta del Consiglio federale, sostenuta dal Consiglio degli Stati, e di prorogare la soluzione transitoria in attesa della ripresa dei negoziati con l’UE. In tale ambito propone, con 16 voti contro 9, di mantenere il credito d’impegno concernente le attività internazionali di mobilità e di cooperazione di 93,8 milioni di franchi per gli anni 2018-2020. La Commissione respinge così la proposta della CdF-N concernente la riduzione di 9,3 milioni volta a stralciare il contributo alle attività di cooperazione internazionale per le istituzioni e organizzazioni svizzere. Una minoranza della Commissione propone invece di seguire la proposta della CdF-N, poiché ritiene che la cooperazione istituzionale si allontani dal vero obiettivo del programma Erasmus.

La maggioranza della Commissione ha inoltre respinto con 15 voti contro 9 lo stralcio del credito d’impegno di 11,1 milioni destinato all’agenzia Movetia proposto dalla CdF-N. Essa reputa che Movetia sia un buon modo per incoraggiare gli scambi e la mobilità e che il suo funzionamento attuale rappresenti una soluzione efficiente ed economica. Una minoranza della Commissione auspica il rinvio del messaggio al Consiglio federale affinché quest’ultimo possa tenere conto delle considerazioni della CdF-N, da un lato sulla soppressione del contributo per la cooperazione istituzionale e, d’all’altro, sulla soppressione del finanziamento di Movetia. Tale minoranza ritiene che potrebbero essere prese in considerazione alternative meno onerose rispetto al finanziamento dell’agenzia Movetia.

La maggioranza della Commissione auspica inoltre che i negoziati tra la Confederazione e l’UE riprendano e, in tal senso, propone alla propria Camera, con 16 voti contro 9, di accogliere la mozione 17.3630 della CSEC-S che chiede una piena associazione al programma Erasmus+ a partire dal 2021. Una minoranza della Commissione propone invece di respingere la mozione poiché ritiene prematuro accordare un sostegno prima di conoscere il contenuto del prossimo programma.

No a una nuova commissione extraparlamentare per le questioni linguistiche

Con 13 voti contro 11 e 1 astensione la Commissione ha deciso di proporre alla propria Camera di respingere la mozione 17.3164 s Mo. Consiglio degli Stati (Engler). Riconoscere il valore della diversità linguistica. Tale mozione chiede al Consiglio federale di istituire una nuova commissione extraparlamentare per le questioni linguistiche. Lo scopo di quest’ultima sarebbe di fornire consulenza al Consiglio federale in tutte le questioni di politica linguistica di sua pertinenza, segnatamente nel settore della comprensione e dello scambio fra le comunità linguistiche.

In passato la Commissione si è occupata diverse volte della politica linguistica della Confederazione e si è sempre in linea di massima pronunciata a favore della promozione delle lingue minoritarie. Essa sottolinea che la comprensione fra i vari gruppi linguistici sia essenziale per la Svizzera e condivide in tal senso il pensiero fondamentale della mozione secondo cui il pluralismo linguistico in Svizzera va sostenuto e curato a livello politico. La maggioranza della Commissione è tuttavia scettica nei confronti della mozione. Essa rimanda a tal proposito alle misure della Confederazione volte a difendere e a promuovere il pluralismo linguistico e volte al sostegno finanziario a organizzazioni e Cantoni plurilingui nonché a promuovere la lingua romancia e italiana e le rispettive culture nel quadro della legge sulle lingue e rimanda inoltre agli sforzi della Svizzera per l’attuazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. La maggioranza fa inoltre valere che il Consiglio federale dispone già attualmente di sufficienti canali che gli consentono di far capo a esperti e che la sua politica se necessario viene coordinata con le cerchie interessate. Una nuova commissione extraparlamentare specializzata volta a fornire consulenza al Consiglio federale nella sua politica linguistica non è pertanto necessaria.

Una minoranza propone invece di accogliere la mozione e di trasmetterla al Consiglio federale. Essa rileva che in un recente passato le lingue minoritarie, fra cui le lingue nazionali ma anche le altre lingue, sono state messe sotto pressione e pertanto una commissione extraparlamentare – non da ultimo nell’ottica della coesione nazionale – potrebbe idealmente consigliare e sostenere il Consiglio federale nell’attuazione della sua politica.

22,5 milioni per manifestazioni sportive

In Svizzera avranno luogo tre manifestazioni sportive internazionali, ossia i Giochi olimpici giovanili a Losanna nel 2020, i Campionati mondiali di Hockey su ghiaccio a Losanna e Zurigo nel 2020 nonché le Universiadi invernali a Lucerna e nella Svizzera centrale nel 2021, la cui organizzazione necessita di una partecipazione finanziaria della Confederazione [17.054 n Contributi della Confederazione alle manifestazioni sportive internazionali 2020 e 2021 e aiuti finanziari a impianti sportivi di importanza nazionale (CISIN 4)]. La Commissione ha accolto favorevolmente le richieste dei vari comitati organizzatori. Essa sottolinea l’utilità economica e culturale di tali eventi per la Svizzera nonché, in particolare per quanto concerne i Giochi olimpici giovanili e le Universiadi invernali, l’utilità sotto il profilo della politica dell’istruzione. La Commissione apprezza inoltre il lavoro di volontariato fornito sinora e saluta gli sforzi degli organizzatori volti a garantire la sostenibilità e il rispetto delle specificità di genere in occasione di tali manifestazioni.

Mentre il Consiglio federale e la Commissione delle finanze hanno previsto per le tre manifestazioni un credito complessivo di 19,5 milioni (di cui 8 mio. per i Giochi olimpici giovanili, 0,5 mio. per i Campionati mondiali di Hockey e 11 mio. per le Universiadi invernali), la Commissione propone alla propria Camera con 10 voti contro 9 e 3 astensioni di aumentare tale credito complessivo di 3 milioni. I 3 milioni supplementari sono previsti per le Universiadi invernali al fine di soddisfare al meglio le esigenze di una simile manifestazione. Una minoranza ha respinto la proposta. La Commissione propone pertanto, senza opposizione (con 1 astensione), di approvare il credito complessivo di 22,5 milioni.

Nel quadro di questo progetto, la Commissione propone inoltre senza opposizione (con 1 astensione) di concedere un credito di 6 milioni per la costruzione del «Centre Sportif de Malley» a Losanna. Essa reputa che questo sia uno degli elementi principali sia per i Campionati mondiali di Hockey sia per i Giochi olimpici giovanili.

La Commissione si è riunita il 26 e il 27 ottobre a Berna sotto la presidenza del consigliere nazionale Felix Müri (UDC, LU).