La CSEC-N sostiene tutti gli aumenti di credito decisi dal Consiglio degli Stati. Ha inoltre presentato le seguenti proposte di maggioranza e minoranza.
Con 15 voti contro 10 la Commissione propone di aumentare di 20,4 milioni di franchi il credito d’impegno nel settore della formazione professionale, portandolo a 254,6 milioni (decreto federale 1). In tal modo si intendono introdurre in modo mirato incentivi per promuovere e integrare gli investimenti privati nella formazione professionale continua. Una minoranza è contraria a tale aumento.
Con 17 voti contro 7 e 1 astensione la Commissione propone di aumentare di 6 milioni di franchi, portandolo a 59,5 milioni, il limite di spesa nel settore della formazione continua per finanziare contributi ai Cantoni e alle organizzazioni attive in questo settore (decreto federale 2). Essa ritiene che la formazione continua sia essenziale proprio in tempi di difficoltà economiche affinché i lavoratori siano dotati in maniera dinamica e durevole delle competenze necessarie per il mercato del lavoro e per fare in modo che le imprese siano competitive. Una minoranza è contraria a tale aumento. Un’altra minoranza propone di aumentare il limite di spesa di 10 milioni di franchi portandolo a 63,5 milioni.
Due minoranze propongono di aumentare il finanziamento di contributi ai Cantoni per i loro sussidi all’istruzione rispettivamente di 40 e di 24,7 milioni portandoli rispettivamente a 140,3 e a 125 milioni di franchi (decreto federale 3). L’aumento dei mezzi finanziari per le borse di studio è finalizzato a rafforzare le eque opportunità nel sistema formativo.
Con 12 voti contro 11 e 1 astensione la Commissione propone di aumentare il limite di spesa per il settore dei PF di 15 milioni franchi portandolo a 10825,7 milioni (decreto federale 4). Con i mezzi supplementari si intendono potenziare l’insegnamento e la ricerca nel settore della sostenibilità e specialmente della pianificazione del territorio. Una minoranza è contraria a tale aumento.
Con 13 voti contro 9 e 3 astensioni la Commissione propone di aumentare di 5 milioni di franchi, portandolo a 128,7 milioni, il credito d’impegno destinato ai sussidi vincolati a progetti per compiti importanti per la politica universitaria a livello nazionale (decreto federale 5). L’aumento è motivato dall’intento di rafforzare la ricerca applicata su temi della sostenibilità. Una minoranza è contraria a tale aumento. Un’altra minoranza vuole aumentare il credito di 12 milioni, portandolo a 135,7 milioni.
Con 18 voti contro 6 la Commissione propone di aumentare di 12 milioni di franchi, portandolo complessivamente a 469 milioni, il limite di spesa per sostenere le strutture di ricerca d’importanza nazionale (decreto federale 10) a favore del Centro di competenza svizzero 3R (3RCC). Il Centro di competenza potrà utilizzare i mezzi supplementari per la propria ricerca a condizione che le sue università partner mettano a disposizione un importo di pari entità.
Con il voto determinante del presidente la Commissione propone che i 28 milioni di franchi supplementari decisi dal Consiglio degli Stati sulla base dell’articolo 15 LPRI siano messi a disposizione non solo dei centri di competenza per la tecnologia ma di tutte le strutture di ricerca.
Con 17 voti contro 7 la CSEC-N ha adottato un postulato di commissione (20.3928) che incarica il Consiglio federale di presentare al Parlamento un piano operativo per un’associazione ai programmi internazionali nel settore della cooperazione internazionale e della mobilità che succederanno a Erasmus+.
La CSEC-N ha inoltre adottato, con 20 voti favorevoli e 2 astensioni, un postulato di commissione (20.3927) che incarica il Consiglio federale di presentare i canali che intende utilizzare e le basi legali sulle quali intende fondarsi per continuare a versare, a partire dal 2025, i sussidi federali a favore delle strutture di ricerca nazionali. Il postulato ha lo stesso tenore del postulato (20.3462) già presentato dalla Commissione omologa del Consiglio degli Stati intitolato «Mantenere i sussidi federali a favore delle strutture di ricerca nazionali».
Legge COVID-19
Il cancelliere della Confederazione e l’Amministrazione hanno presentato alla Commissione il disegno di «Legge federale sulle basi legali delle ordinanze del Consiglio federale volte a far fronte all’epidemia di COVID-19 (Legge COVID-19)» (20.058). La Commissione ha quindi esaminato in dettaglio i punti del disegno riguardanti il settore culturale. In linea di principio accoglie favorevolmente i provvedimenti previsti, ma auspica due aggiunte.
Con 15 voti contro 9 e 1 astensione la CSEC-N si dice favorevole ad aumentare da 80 a 100 milioni di franchi l’importo massimo dei contratti di prestazione conclusi tra l’Ufficio federale della cultura (UFC) e uno o più Cantoni per sostenere gli operatori culturali. La Commissione propone inoltre con 13 voti contro 10 e 2 astensioni d’introdurre un nuovo articolo per consentire alla Confederazione di sostenere finanziariamente le istituzioni (pubbliche e private) per la custodia di bambini complementare alla famiglia.
La Commissione vuole garantire il funzionamento delle leghe di calcio e di hockey su ghiaccio
La Commissione chiede al Consiglio federale una soluzione rapida per garantire il funzionamento delle leghe di calcio e di hockey su ghiaccio. A tale scopo ha deciso con 18 voti favorevoli e 7 astensioni di depositare una mozione (20.3929). In precedenza la Commissione aveva sentito Claudius Schäfer e Denis Vaucher ed esaminato con occhio critico le posizioni delle leghe professionistiche di calcio e di hockey su ghiaccio.
Molestie sessuali sul posto di lavoro
La Commissione propone, con 13 voti contro 11 di dare seguito all’iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Flavia Wasserfallen «Consulenza esterna per le vittime di molestie sessuali sul posto di lavoro» (19.441). L’iniziativa vuole modificare la legge federale sulla parità dei sessi affinché tutti i datori di lavoro che a inizio anno impiegano 50 o più lavoratori siano tenuti a designare una persona di riferimento esterna per i collaboratori in caso di molestie sessuali sul posto di lavoro. Con 14 voti contro 10 la CSEC-N propone invece di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Ginevra «Per facilitare la lotta contro le molestie sessuali» (19.317).
Iniziativa popolare sul divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani
L’iniziativa popolare «Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani – Sì ad approcci di ricerca che favoriscano la sicurezza e il progresso» esige un divieto incondizionato della sperimentazione animale e della ricerca sugli esseri umani in Svizzera (19.083). La Commissione raccomanda all’unanimità (24 voti) di respingerla. Benché il benessere degli animali le stia molto a cuore, la Commissione ritiene che l’iniziativa si spinga troppo oltre. A suo parere, se accolta, avrebbe un effetto negativo non solo sulla salute e sull’economia ma anche sul polo di ricerca svizzero. Il dibattito di entrata in materia ha ruotato attorno alla ponderazione tra i benefici sociali degli esperimenti sugli animali e la loro sofferenza. Sono inoltre state discusse con occhio critico le conoscenze scientifiche acquisite grazie agli esperimenti e le forme alternative di ricerca. La Commissione ha respinto con 15 voti contro 9 la proposta di adottare un controprogetto diretto all’iniziativa. Con 13 voti contro 10 e 1 astensione ha inoltre respinto la proposta di depositare un’iniziativa di commissione tesa a elaborare un controprogetto indiretto. Le proposte dovrebbero tra l’altro contenere un piano di uscita vincolante dalla ricerca basata sulla sperimentazione animale.
Legge SUFFP
La CSEC-N ha inoltre proceduto alla deliberazione di dettaglio della legge SUFFP (19.070) e propone all’unanimità di allinearsi alla decisione del Consiglio degli Stati. Dopo che nella sua ultima seduta la Commissione era entrata in materia sul progetto all’unanimità, durante la deliberazione di dettaglio ha approvato ampiamente il disegno del Consiglio federale e gli adeguamenti del Consiglio degli Stati.
Situazione dei posti di tirocinio
La Commissione ha discusso con una rappresentanza della CDPE e della SEFRI sulla situazione dei posti di tirocinio e ha constatato con soddisfazione che la loro assegnazione si è stabilizzata grazie agli sforzi profusi dai partner e dalle aziende. Avendo apprezzato il lavoro della task force «Prospettive tirocinio 2020», la CSEC-N vedrebbe di buon occhio che tale organo venisse mantenuto oltre il 2020 qualora lo sviluppo della situazione lo richiedesse.
Altri oggetti
- La Commissione propone alla propria Camera, con 12 voti contro 10 e 3 astensioni, di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Wermuth «Custodia dei figli extrafamiliare. È ora di agire!» (19.466).
- Propone inoltre, con 16 voti contro 7, di accogliere la mozione Noser «Difensore civico dei diritti dell'infanzia» (19.3633).
Presieduta dal consigliere nazionale Mathias Reynard (PS, VS), la Commissione si è riunita a Berna dal 12 al 14 agosto 2020. A parte della seduta era presente il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr.