La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha svolto la deliberazione di dettaglio inerente al messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (messaggio ERI). La Commissione ha approvato proposte per un totale di 152,2 milioni di franchi con le quali intende sostenere ulteriormente – nel periodo di sussidio 2025-2028 – la formazione professionale, il settore dei PF, le scuole universitarie cantonali, la formazione continua, il parco svizzero dell’innovazione le istituzioni che promuovono la ricerca.

Gli antefatti del messaggio ERI hanno fatto discutere: a causa della difficile situazione delle finanze federali il messaggio già ha dovuto subire due tagli nel marzo 2023 e nel marzo 2024, prima della deliberazione della Commissione. La Commissione si è occupata innanzitutto del disegno di modifica della legge federale sui politecnici federali (legge sui PF). In particolare la Commissione si è concentrata sulle tasse universitarie per gli studenti stranieri e reputa che queste debbano essere aumentate in modo che i PF possano disporre di un budget maggiore per i prossimi anni. Essa è stata informata in merito alle relative possibilità e ha deciso, con 21 voti contro 3, di triplicare le tasse per i nuovi studenti provenienti dall'estero. Una minoranza chiede che i PF aumentino le tasse di un fattore compreso tra tre e cinque. Un'altra minoranza vorrebbe mantenere la formulazione potestativa del Consiglio federale e teme che l'aumento delle tasse universitarie rappresenterebbe un ostacolo troppo grande per l’ingresso di studenti svantaggiati sotto il profilo socio-economico.

Con 17 voti contro 8 e con 16 voti contro 8, la Commissione ha inoltre approvato la proposta concettuale della maggioranza della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale per un aumento dei fondi rispetto al disegno del Consiglio federale. I limiti di spesa per il finanziamento della formazione professionale, del settore dei PF, delle scuole universitarie cantonali e delle istituzioni che promuovono la ricerca saranno aumentati complessivamente di 145,7 milioni di franchi. Con questa proposta concettuale si vuole raggiungere un tasso di crescita nominale medio dell’1,7 per cento invece dell’1,6 per cento previsto dal Consiglio federale.

Per quanto concerne il decreto federale sui crediti per la cooperazione internazionale in materia di educazione e per le borse di studio a studenti e artisti stranieri negli anni 2025-2028 la Commissione ha deciso una diminuzione di 4 milioni rispetto al limite di spesa previsto dal Consiglio federale. Data la situazione tesa in cui versano le finanze federali intende limitare le borse di studio a beneficio degli studenti stranieri. Una minoranza della Commissione non approva questa riduzione e reputa che, per garantire le pari opportunità, non è opportuno ridurre le borse di studio proprio a causa della decisione di aumentare le tasse universitarie per tutti gli studenti stranieri.

La Commissione ha deciso di aumentare di 1,5 milioni di franchi il limite di spesa del Consiglio federale per la formazione continua. L'obiettivo è rendere la formazione continua accessibile al maggior numero possibile di persone in Svizzera e contrastare così la carenza di manodopera qualificata. Una minoranza si oppone a questo aumento a causa delle ristrettezze finanziarie e perché degli aumenti sono già stati effettuati negli ultimi due periodi. Un'altra minoranza vorrebbe ridurre il limite di spesa del Consiglio federale di 22,2 milioni di franchi per le stesse ragioni.

La Commissione intende anche promuovere la Svizzera quale polo di innovazione e, con 14 voti contro 11, ha quindi deliberato 9 milioni di franchi supplementari per il parco svizzero dell’innovazione «Switzerland Innovation». Una minoranza della Commissione ha votato a favore del mantenimento del limite di spesa proposto dal Consiglio federale per non gravare ulteriormente sul bilancio della Confederazione.

Per sostenere le strutture di ricerca di importanza nazionale che svolgono compiti che non possono essere supportati dalle scuole universitarie esistenti e da altre istituzioni del settore dell'istruzione superiore, la Commissione ha deciso con 17 voti contro 8 di stanziare ulteriori 4,5 milioni di franchi. Nel periodo di sussidio 2021‒2024, 34 istituti di ricerca sono stati sostenuti conformemente all’articolo 15 della legge federale sulla promozione della ricerca e dell’innovazione e la Commissione vorrebbe continuare a garantire questo sostegno. A fronte del deficit strutturale delle finanze federali una minoranza della Commissione intende mantenere il credito d'impegno proposto dal Consiglio federale.

Il messaggio ERI sarà trattato dal Consiglio nazionale nella prima settimana della sessione estiva 2024.

Piano settoriale federale per i futuri sviluppi del CERN

La Commissione ha inoltre iniziato l’esame preliminare dell’oggetto 24.029 «Promozione della ricerca e dell’innovazione (Piano settoriale e procedura di approvazione dei piani)». Con questo progetto il Consiglio federale intende elaborare un piano settoriale incentrato sui progetti del CERN allo scopo di consentire alla Svizzera di accompagnarli in modo più proficuo. Questa procedura specifica al CERN deve in particolare consentire di tener conto dei bisogni dell’organizzazione internazionale in termini di infrastruttura garantendo la conformità del piano con gli obiettivi del nostro Paese in veste di Stato ospite e in materia di politica della ricerca, dell’ambiente e di organizzazione del territorio.

La Commissione ha sentito il presidente del Consiglio di Stato del Cantone di Ginevra, Antonio Hodgers, nonché una rappresentanza del CERN ed è stata informata del sostegno a questo progetto da parte del governo ginevrino. Le sono state presentate le grandi linee del futuro progetto di anello di collisione.

La Commissione ha deciso di entrare in materia sul progetto e di adottare, con 17 voti contro 8, il progetto presentato dal Consiglio federale. Essa sottolinea l’importanza del CERN quale istituzione internazionale per la ricerca fondamentale e del ruolo specifico che la Svizzera ricopre in questa organizzazione internazionale fin dalla sua fondazione nel 1954. La Commissione sottolinea inoltre che il CERN è un polo d’eccellenza per la ricerca europea.

Presieduta dalla consigliera nazionale Simone de Montmollin (RL/GE), la Commissione si è riunita a Berna il 16 e il 17 maggio 2024. A parte della seduta era presente il Consigliere federale Guy Parmelin, capo del DEFR.