Nel 90 per cento dei casi l’acquirente non si oppone alla distruzione della merce contraffatta trattenuta in dogana in piccole quantità: l’introduzione di una procedura semplificata per la distruzione di tali articoli consente di sgravare le imprese danneggiate e le autorità doganali da un’inutile onere burocratico.

Ogni giorno, più di 100 000 pacchi arrivano nel nostro Paese e il successo del commercio online continua ad aumentare. Nel caso della Svizzera, i danni economici dovuti agli articoli contraffatti ammontano a miliardi di franchi. Oltre il 90 per cento delle contraffazioni viene spedito in piccole quantità. Se scoperti e trattenuti alla dogana, gli articoli in questione vengono distrutti dalle autorità doganali federali mediante una lunga procedura nella quale sono coinvolti i titolari dei diritti e gli acquirenti.

Il disegno di legge (22.021; Introduzione di una procedura semplificata per la distruzione di piccole spedizioni) mira a introdurre una procedura semplificata. La maggior parte degli acquirenti, infatti, acconsente alla distruzione degli articoli contraffatti ordinati. Per le spedizioni più grandi e per i casi in cui l’acquirente non acconsente alla distruzione, continuerà invece ad applicarsi la vigente procedura ordinaria. La responsabilità di gestire la procedura semplificata sarà trasferita dalle autorità doganali all’Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI), liberando così risorse in termini di personale per rafforzare i controlli.

La Commissione sostiene senza riserve la lotta contro i prodotti di marca contraffatti, che ha ripercussioni negative sotto il profilo economico, e accoglie con favore lo sgravio amministrativo. È quindi entrata in materia all’unanimità sul disegno di legge governativo e, sempre all’unanimità, propone alla propria Camera di adottarlo.

Messaggio sulla cultura 2025−2028

Il 9 giugno 2023 il Consiglio federale ha posto in consultazione il messaggio sulla cultura per il periodo 2025−2028. La Commissione ha discusso dei nuovi orientamenti nel settore della cultura con la direttrice dell’Ufficio federale della cultura e con il direttore di Pro Helvetia. Le prospettive in questo settore sono influenzate dalle esperienze e dai cambiamenti avvenuti a seguito della pandemia.

Sono stati presentati i sei campi d’azione su cui si concentrerà la Confederazione. Durante la presentazione, la Commissione si è familiarizzata con le varie misure che esaminerà in modo più approfondito durante l’esame dei finanziamenti, una volta preso atto dei risultati della procedura di consultazione.

Presentazione del messaggio ERI sottoposto a consultazione

La Commissione si è fatta presentare il messaggio ERI 2025−2028 che definisce i finanziamenti e le priorità nei settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione. Nell’interesse della trasparenza, il Consiglio federale sottopone per la prima volta questo messaggio a una consultazione pubblica.

Consapevole della situazione finanziaria della Confederazione e dell’importanza di investire nella formazione per mantenere la competitività svizzera, la Commissione ha potuto approfondire le proposte governative volte a rispondere alle sfide attuali e future in tale ambito.

Nel corso della discussione la Commissione ha presentato un postulato (23.3960) che incarica il Consiglio federale di esaminare come si è sviluppata la cooperazione tra le scuole universitarie professionali e le scuole universitarie, in particolare nell’ambito dei dottorati.

Presieduta dal consigliere nazionale Fabien Fivaz (G, NE), la Commissione si è riunita il 22 e il 23 giugno 2023 a La-Chaux-de-Fonds, al parco zoologico e nel Museo di storia naturale (MUZOO). Si è fatta presentare i progetti «Capitale culturale svizzera» e «La Chaux-de-Fonds Capitale culturale svizzera» presso il vecchio macello. Si è in seguito riunita a Neuchâtel, dove ha visitato il Centro svizzero di elettronica e di microtecnica e la sede neocastellana dell’EPFL. La Commissione è stata accolta dalle autorità cantonali e della città di La Chaux-de-Fonds.