Con 12 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati propone di accogliere la mozione 20.3050 n la quale si prefigge di completare i titoli della formazione professionale superiore con le denominazioni «professional bachelor» e «professional master». Lo scopo è anche di garantire la compatibilità internazionale di questo percorso formativo, fortemente ancorato al mercato del lavoro.

In uno scambio con rappresentanti dell’Amministrazione, la Commissione ha preso atto con soddisfazione che la richiesta contenuta nella mozione è stata ripresa dall’incontro nazionale sulla formazione professionale nel senso di un mandato d’esame. L’obiettivo è di chiarire questo aspetto, che rientra in un pacchetto di misure volte a rafforzare la formazione professionale superiore, integrandolo in un messaggio da sottoporre all’attenzione del Parlamento nella prossima legislatura.

La Commissione accoglie con favore la volontà dei partner di rafforzare la formazione professionale superiore in generale mediante un pacchetto di misure. Ravvisa parimenti una necessità d’intervento nella questione specifica dell’equivalenza dei titoli; occorre garantire alla manodopera indigena le migliori condizioni possibili anche sul mercato del lavoro internazionale. Secondo la Commissione, è proprio per contrastare l’accademizzazione e per rafforzare i percorsi formativi delle scuole specializzate superiori (livello terziario B) che si impongono le denominazioni «professional bachelor» e «professional master» richieste dalla mozione. La Commissione auspica in tal modo di fare chiarezza sulla questione e, con 12 voti favorevoli e 1 astensione, propone alla propria Camera di accogliere la mozione 20.3050.

La Commissione è favorevole a dichiarare il trasporto aereo di generi alimentari e dà seguito all’iniziativa 22.424

Per quanto concerne i requisiti in materia di generi alimentari, la legge sulle derrate alimentari prevede obblighi di caratterizzazione e d’informazione. Per i prodotti freschi, ossia le derrate alimentari non trasformate, la Commissione intende aggiungere una lettera all’elenco delle caratterizzazioni (articolo 13 LDerr); il tipo di trasporto, in particolare quello aereo, dovrebbe essere dichiarato. La Commissione intende in tal modo contribuire alla creazione di catene di approvvigionamento sostenibili e trasparenti. Dando seguito all’iniziativa parlamentare 22.424 con 7 voti contro 3 e 2 astensioni, si allinea dunque alla decisione della sua omologa del Consiglio nazionale. Alcuni membri della Commissione si sono dimostrati scettici riguardo all’utilità dell’iniziativa e ne hanno respinto la richiesta. L’attuazione dell’iniziativa sarà affidata alla CSEC-N.

Auspicate misure atte a potenziare la medicina specifica di genere

La Commissione auspica che l’aspetto della specificità di genere sia integrato nella medicina. Il Consiglio nazionale ha accolto la mozione 22.3869 «Promuovere la ricerca e le terapie concernenti malattie tipicamente femminili», che si riallaccia alle esigenze emerse nella Sessione delle donne 2021. La Commissione propone all’unanimità alla propria Camera di accogliere la mozione e chiede al Consiglio federale di impegnarsi in questo senso nell’ambito delle sue competenze. Riprende dunque in parte la petizione della Sessione delle donne «Programma nazionale di ricerca sulla discriminazione e sui pregiudizi impliciti nel settore sanitario» (21.2036).

Propone inoltre all’unanimità alla propria Camera di accogliere il suo postulato di Commissione «Strategia per la diagnosi precoce dell’endometriosi» (23.3009), dando così seguito alla petizione «Endometriosi – Diamo voce alle persone colpite!» (22.2012) dell’Associazione svizzera di endometriosi (Endo-Help).

In merito alla mozione 22.3868 «Medicina di genere. Le donne non devono più costituire un’eccezione», la maggioranza della Commissione ritiene di aver già affrontato adeguatamente la questione proponendo di accogliere la suddetta mozione (22.3869). Intende inoltre attenersi al principio secondo cui i programmi nazionali di ricerca (PNR) devono essere selezionati tramite una procedura bottom-up. Per tali motivi propone alla propria Camera, con 6 voti contro 4 e 1 astensione, di respingere la mozione 22.3868. Un programma nazionale di ricerca sulla medicina di genere si trova comunque in una fase avanzata di esame. Una minoranza della Commissione vorrebbe proporre di accettarla in modo da obbligare il Consiglio federale a potenziare la ricerca sulle malattie specifiche femminili.

Revisione della legge sui brevetti (22.078)

La Commissione ha avviato l’esame della revisione della legge sui brevetti. Con la modifica in questione il Consiglio federale propone di adeguare la legge agli standard internazionali e di aumentare l’attrattiva del sistema svizzero dei brevetti, in particolare per le PMI e gli inventori.

In occasione di questa prima seduta sono stati sentiti specialisti nel trasferimento di tecnologie dei Politecnici federali, come pure rappresentanti dell’USAM, di economiesuisse e di scienceindustries.

La Commissione ha chiesto informazioni supplementari, soprattutto per quanto riguarda le norme applicate a livello internazionale ed europeo. I lavori proseguiranno nell’ambito di una prossima seduta, verosimilmente dopo la pausa estiva.

Altri temi

La Commissione ha preso atto delle decisioni preliminari del Consiglio federale concernenti le correzioni di bilancio (cfr. comunicato stampa del Consiglio federale del 25 gennaio 2023). In tale occasione ha constatato che il contributo obbligatorio che sarebbe stato necessario per l’associazione al programma di ricerca europeo Orizzonte Europa non dovrà più essere preventivato a partire dal 2024. Nel caso di un’associazione a Orizzonte, il Consiglio federale prevede di mettere a disposizione le risorse necessarie chiedendo un credito aggiuntivo. Allo stesso tempo il Governo ribadisce che non bisogna «sottrarre fondi alla ricerca». Sottolineando l’importanza di un finanziamento stabile della ricerca, la Commissione accoglie quindi con favore l’impegno del Consiglio federale a evitare una riduzione generale dei finanziamenti in questo settore. La Commissione ipotizza inoltre che il parametro di riferimento sia costituito dai mezzi stanziati dal Parlamento il 16 dicembre 2020, pari a 6,154 miliardi di franchi, in favore del programma Orizzonte. Presume altresì che il Consiglio federale si atterrà pienamente alla concezione approvata di misure di attenuazione che comprende elementi di misure transitorie, complementari e sostitutive. La Commissione ha deciso all’unanimità di sottoporre al Consiglio federale una lettera per chiedere chiarimenti sulle sue decisioni.

L’Amministrazione ha presentato alla Commissione il rapporto in adempimento del postulato 20.3280 «Utilizzare il potenziale scientifico per affrontare periodi di crisi», informandola sulle ulteriori misure previste dal Consiglio federale per affrontare questa sfida in futuro. La Commissione sostiene l’intento espresso nella mozione 21.3225 «Post Covid-19. Per una piattaforma permanente di esperti scientifici», ma propone all’unanimità alla propria Camera di respingerla. Ritiene infatti che il contenuto della mozione sia troppo rigido e sottolinea che il Consiglio federale ha già esaminato diverse opzioni per raggiungere questo obiettivo: basandosi su queste considerazioni sta già pianificando misure, che la Commissione considera molto soddisfacenti fondandosi sulle informazioni di cui dispone attualmente. Il Consiglio federale indicherà in primavera la procedura che intende seguire, dopodiché la Commissione si occuperà nuovamente della questione.

Da ultimo, la Commissione è stata informata dall’Amministrazione sul tema della promozione della cultura nell’ambito della nuova concessione della SSR a partire dal 2025.

Presieduta dal consigliere agli Stati Benedikt Würth (M-E, SG), la Commissione si è riunita a Berna il 30 e 31 gennaio 2023.