La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) propone di modificare la legge sulle scuole svizzere all’estero al fine di delegare a educationsuisse il compito di assumere personale insegnante svizzero. La riforma proposta mira a semplificare il reclutamento garantendo al contempo condizioni di assunzione uniformi. L’iniziativa, adottata all’unanimità, ha lo scopo di garantire la qualità delle scuole svizzere all’estero.

La CSEC-S ha deciso all’unanimità di depositare l’iniziativa parlamentare 25.403 che propone di modificare la legge sulle scuole svizzere all’estero (LSSE). In virtù di tale modifica, la Confederazione deve poter delegare a educationsuisse, l’organizzazione mantello delle scuole svizzere all’estero, il compito di assumere e distaccare personale insegnante svizzero, il quale rappresenta il pilastro fondamentale della qualità e del legame con il sistema educativo svizzero.

A causa di disparità fiscali e sociali nei Paesi ospitanti, le scuole svizzere all’estero hanno crescenti difficoltà nel reclutare personale insegnante svizzero. Delegando tale competenza a educationsuisse, sarà possibile armonizzare le condizioni di assunzione, regolarizzare i contributi sociali e fiscali e semplificare la mobilità del personale insegnante. Grazie a tali miglioramenti si potrà consolidare la qualità delle scuole fornendo allo stesso tempo risposte alle sfide delineatesi negli ultimi anni.

L’iniziativa parlamentare è stata adottata all’unanimità. Diversi rapporti dell’Amministrazione e consultazioni con i Cantoni, confermano la necessità di questo intervento.

Dati fiscali e necessità di disporre di statistiche di qualità

Nel quadro dell’esame della mozione Regazzi 24.3507 la Commissione ha incontrato le consigliere di Stato in carica delle finanze Astrid Bärtschi e Valerie Dittli,. Sia i membri della Commissione che le ospiti hanno sottolineato l’importanza di preservare la fiducia nella raccolta e gestione di dati e di conciliare l’interesse pubblico superiore a disporre di statistiche affidabili con la protezione del segreto fiscale. Le discussioni volte ad approfondire questo tema continueranno in occasione di una prossima seduta.

Garantire un numero sufficiente di medici in Svizzera

Alla luce della crescente mancanza di medici, in particolare di medici di base, la mozione 23.3854 chiede al Consiglio federale di sottoporre al Parlamento un progetto di disposizioni legali che garantisca la formazione di un numero sufficiente di medici in Svizzera. Questo intervento risponde all’esigenza di garantire la sostenibilità del sistema sanitario svizzero.

La Commissione ritiene essenziale sostenere i programmi già approvati dal Parlamento, in particolare quelli adottati nell’ambito del messaggio ERI durante l’ultima sessione invernale. Per questo motivo raccomanda alla propria Camera, con 8 voti contro 2, di adottare la mozione.

Una minoranza ritiene, tuttavia, che le misure avviate dal Consiglio federale siano in fase di attuazione e che l’intervento proposto rientri nella sfera di competenza dei Cantoni.

La CSEC-S raccomanda di mantenere l’esame finale scritto di cultura generale

La CSEC-S ha esaminato in modo approfondito la procedura di qualifica in materia di cultura generale per la formazione professionale di base. La discussione è stata sollevata nell’ambito della revisione dell’ordinanza della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) in materia di formazione professionale di base. Questa revisione prevede la sostituzione dell’esame finale scritto di cultura generale con un lavoro finale e l’applicazione di una nuova ponderazione dei singoli elementi della procedura di qualifica. La Commissione si è informata sulle modifiche previste dall’Amministrazione federale. Trattandosi di ordinanze, la Commissione può unicamente formulare raccomandazioni all’attenzione del Consiglio federale, raccomandazioni che ha deciso di adottare con 8 voti contro 3.

La CSEC-S desidera che i partner della formazione professionale possano scegliere liberamente la forma delle rispettive procedure di qualifica e che la SEFRI elabori un’ordinanza sulla base di tali scelte. La Commissione ritiene che, considerato che l’obiettivo della revisione in corso è quello di rafforzare l’insegnamento della cultura generale, non vi sia motivo per rinunciare alle note dei luoghi di formazione nonché al lavoro di approfondimento e alla sua presentazione orale in quanto elementi della valutazione. Per raggiungere lo scopo in maniera più efficace è importante che l’esame finale continui a costituire un elemento della procedura di qualifica. Rinunciarvi equivarrebbe pertanto a lanciare un segnale negativo ai futuri titolari di diplomi professionali e alla loro volontà di applicarsi e, in maniera generale, al paesaggio formativo. A parere della Commissione, in alternativa si potrebbe lasciare ai Cantoni la libertà di scelta tra le due modalità di esame.

Procedura speciale per i prodotti naturali fitostimolanti o fitosanitari

La CSEC-S ha esaminato la mozione 21.3770 Procedura di notifica per i corroboranti per le piante e i prodotti fitosanitari a base di prodotti naturali, che chiede l’introduzione di una procedura di notifica specifica, analoga a quella vigente in Germania e in Francia, per i corroboranti per le piante e i prodotti fitosanitari a base di prodotti o materie prime naturali come gli estratti vegetali o il carbone attivo. La Commissione ha inoltre preso conoscenza della revisione totale dell’ordinanza sui prodotti fitosanitari, attualmente in corso sotto la responsabilità dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria. Per garantire l’istituzione della menzionata procedura di omologazione, la Commissione propone con 8 voti favorevoli e 2 astensioni di accogliere la mozione.

​Presieduta dalla consigliera agli Stati Mathilde Crevoisier Crelier (S, JU), la Commissione si è riunita a Berna il 11 febbraio 2025.