Il consiglio nazionale in breve
(ats) Nella sua seduta odierna, il Consiglio nazionale ha:
NUOVI PARLAMENTARI: accolto tre nuovi consiglieri nazionali, tutti bernesi, che hanno prestato giuramento: si tratta di Aline Trede (Verdi), Flavia Wasserfallen (PS) e Adrian Wüthrich (PS). Sostituiscono rispettivamente Christine Häsler, Evi Allemann e Alexander Tschäppät. Le prime due sono state recentemente elette nel Consiglio di Stato bernese, Tschäppät è invece prematuramente scomparso il 4 maggio all'età di 66 anni;
SERVIZI FINANZIARI: deciso, discutendo le modifiche alle leggi sui servizi finanziari (LSF) e sugli istituti finanziari (LiFin), che i contratti relativi a prestazioni bancarie o finanziarie conclusi per telefono o a domicilio potranno a talune condizioni essere revocati. In questo modo il Nazionale ha leggermente ammorbidito la sua posizione presa in precedenza. Il dossier ritorna al Consiglio degli Stati per questa e altre divergenze;
DOPPIA IMPOSIZIONE: approvato, con la sola opposizione dell'UDC, due convenzioni per evitare le doppie imposizioni concluse con il Kosovo e il Pakistan in materia di imposte sul reddito. Esse contengono, in particolare, una clausola anti-abuso e una clausola arbitrale. Inoltre contemplano una disposizione di assistenza amministrativa secondo lo standard internazionale in materia di scambio di informazioni. I due oggetti sono pronti per le votazioni finali;
IMPOSTA PREVENTIVA: approvato, con 134 voti contro 48 e una astensione, una modifica della Legge sull'imposta preventiva volta a rendere possibile il rimborso di questo balzello anche quando il contribuente dimentica di inserire dei proventi nella dichiarazione dei redditi. Il dossier passa agli Stati;
VEICOLI AZIENDALI: trasmesso al governo, con 117 voti a 65 e 1 astensione, una mozione degli Stati che chiede di sgravare fiscalmente i lavoratori dipendenti che conducono veicoli aziendali;
SCAMBIO AUTOMATICO D'INFORMAZIONI FISCALI: bocciato una mozione degli Stati che chiedeva di migliorare l'effettiva protezione giuridica individuale, in modo da impedire uno scambio di informazioni fiscali nel singolo caso se è provata la plausibilità che sono stati violati beni giuridici fondamentali. Per la maggioranza le disposizioni attuali sono sufficienti, inoltre l'avvio di una procedura legislativa per modificare detto articolo nuocerebbe soltanto alla certezza del diritto;
MPC: bocciato, con 122 voti contro 66, una iniziativa parlamentare di Alfred Heer (UDC/ZH) che chiedeva di reintegrare il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) nell'amministrazione federale e subordinarlo al DFGP. Secondo lo zurighese l'azione penale è un compito esecutivo e non giudiziario, inoltre l'MPC non ha più accesso alla Polizia federale. Per la maggioranza l'indipendenza del ministero pubblico è invece un elemento centrale dello Stato di diritto e deve assolutamente essere preservata;
DIRITTI POPOLARI: bocciato, entrambe con 125 voti contro 68, due iniziative popolari di Michaël Buffat (UDC/VD) che chiedevano che lo spoglio delle votazioni ed elezioni federali e le decisioni in merito alla naturalizzazione potessero essere prese soltanto da aventi diritto di voto ai sensi della Costituzione federale. Certi cantoni concedono agli stranieri il diritto di eleggibilità a livello comunale, queste persone possono quindi ritrovarsi a procedere allo spoglio degli scrutini federali malgrado non abbiano diritto di voto a questo livello, ha ricordato il vodese invitando il plenum ad approvare le sue proposte. A nome della maggioranza, Duri Campell (PBD/GR) ha però sottolineato che problemi o abusi legati alla partecipazione di persone non aventi diritto di voto allo spoglio di scrutini federali o a decisioni circa la concessione del passaporto rossocrociato non sono mai stati segnalati. Non c'è pertanto alcuna necessità di agire, ha sostenuto il grigionese.
Il Consiglio degli stati in breve
(ats) Nel corso della sua seduta odierna, il Consiglio degli Stati ha:
VITTIME AMIANTO: deciso, con 38 voti contro 7, che le persone che hanno subito un grave danno alla salute per motivi professionali del passato, in primo luogo i lavoratori esposti all'amianto, devono disporre di un termine di prescrizione assoluto di 20 anni per chiedere un risarcimento alla giustizia. La Camera dei cantoni si è allineata su questo aspetto fondamentale della revisione del diritto della prescrizione alla decisione del Nazionale della scorsa sessione primaverile. Il dossier è quindi pronto per le votazioni finali;
LEGGE SULLA PARITÀ DEI SESSI: stabilito - con 27 voti a 15 e 3 astenuti - che in futuro le imprese con oltre 100 lavoratori dovranno far svolgere un'analisi sull'uguaglianza dei salari tra i sessi ogni quattro anni, facendola verificare da un organismo indipendente. Prima del voto complessivo, il plenum ha bocciato una proposta di minoranza, sostenuta da PLR e UDC, che puntava ad indebolire il disegno di legge, lasciando alle imprese maggiore autonomia in materia, specie per quanto riguarda la scelta dei criteri con cui eseguire l'analisi dei salari. Il dossier va al Nazionale.;
DIRITTO COMPARATO: approvato senza opposizioni una revisione totale della legge sull'Istituto svizzero di diritto comparato che risaliva al 1978 secondo l'ISDC potrà ricevere doni provenienti da terzi e fondi di programmi di ricerca. La sua struttura direttiva sarà inoltre snellita, pur conservando i suoi compiti e il suo statuto giuridico. Il dossier va ora al Nazionale;
GARANZIA COSTITUZIONI: concesso tacitamente la garanzia federale alle Costituzioni cantonali di Uri, Basilea Campagna e Appenzello Interno;
LUOGHI DI CULTO ISLAMICI: respinto - per 29 voti a 7 e 4 astenuti - una mozione del leghista Lorenzo Quadri che chiedeva un divieto di finanziamenti esteri per luoghi di culto islamici. Per la maggioranza dei "senatori", sarebbe problematico focalizzare la legislazione su una specifica comunità religiosa. Il plenum reputa che sia possibile porre un freno in altro modo all'attività delle comunità e dei predicatori islamici estremisti, grazie alla nuova legge sulle attività informative e al piano d'azione nazionale per prevenire e combattere la radicalizzazione e l'estremismo violento;
SORVEGLIANZA COMUNITÀ RELIGIOSE: affossato - con 34 voti contro 1 e 4 astenuti - una mozione del Nazionale che chiedeva una maggiore sorveglianza delle comunità religiose per meglio lottare contro il riciclaggio di denaro e il terrorismo. Secondo la Camera dei cantoni, gli strumenti proposti non sono pertinenti;
AUTORITÀ DI PERSEGUIMENTO PENALE: adottato tacitamente una mozione della sua Commissione degli affari giuridici volta a combattere dichiarazioni razziste e di odio mediante le reti sociali, come Facebook: secondo il testo, in futuro, i social media dovrebbero avere una rappresentanza o un recapito in Svizzera. Inoltre il Consiglio federale deve adoperarsi affinché le autorità di perseguimento penale abbiano un migliore accesso ai dati all'estero. Il Consiglio nazionale deve ancora pronunciarsi;