Nel 1891 il Parlamento decise di creare un resoconto ufficiale: il «Bollettino stenografico ufficiale» (che diventerà il «Bollettino ufficiale» nel 1963). Una squadra di redattori venne incaricata di formare l’Ufficio degli stenografi: era nato l’antenato del Bollettino ufficiale e con esso la matrice della futura amministrazione del Parlamento.

Il Bollettino ufficiale è innanzitutto uno strumento di documentazione. Ma è anche una vera e propria guida delle attività del Parlamento: indica i documenti su cui si fonda il dibattito (rapporti, proposte, emendamenti ecc.), lo stato della deliberazione (prima lettura, eliminazione delle divergenze ecc.), il nome dell’oratore oppure la sua appartenenza politica.

Per quanto concerne l’aspetto scenico, fornisce anche informazioni sugli oggetti utilizzati dai deputati per illustrare le proprie idee. Si va dalla gabbia per uccelli al pallottoliere, passando da tubi in plastica oppure da una maschera da pecora.

 

Filippo Lombardi, presidente del Consiglio degli Stati, 4 marzo 2013
Foto Keystone / Lukas Lehmann (165244155)

 

Inoltre i redattori del Bollettino ufficiale eseguono modifiche allo scopo di rendere al meglio il contenuto e il tono degli interventi. Correggono gli errori e gli usi impropri, tolgono le ripetizioni, sopprimono i pleonasmi e fanno sparire truismi e tautologie. Cancellano i lapsus dovuti alla lingua o alla memoria, eliminano i controsensi e verificano le cifre, le date e i riferimenti. Queste modifiche sono indispensabili per rendere chiare e coerenti le intenzioni esposte e agevolare la loro comprensione nel lungo periodo.

 

Il nuovo sito Internet del Bollettino ufficiale permette di consultare in parallelo i testi degli interventi e le registrazioni video

 

Nell’era dell’audiovisivo è grande la tentazione di rimettere in discussione l’utilità di trascrivere i dibattiti. Tuttavia le immagini non sono neutre. Favoriscono l’apparenza a scapito del contenuto, privilegiano la forma rispetto al merito della questione. Nella tempesta di informazioni e di sollecitazioni audiovisive, il Bollettino fornisce una visione completa, esatta e neutrale dei dibattiti parlamentari. Come la giustizia, il Bollettino è cieco: la sua imparzialità incita a prendere le distanze e a effettuare un lavoro di analisi e di riflessione.