Convenzione europea del paesaggio
La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) ha approvato la ratifica della Convenzione europea del paesaggio. Questa Convenzione rappresenta il primo strumento giuridico internazionale dedicato al paesaggio nella sua globalità. Con la Convenzione s'intende orientare l'Europa verso una politica moderna in questo settore.

Con 7 voti a favore 4 astensioni e nessuna opposizione la CAPTE-S propone di adottare il decreto federale concernente l'approvazione della Convenzione europea del paesaggio (11.068). Essa auspica in tal modo che la Svizzera manifesti lo stesso impegno dimostrato durante l'elaborazione della Convenzione alla quale ha partecipato attivamente. È in particolare il nostro Paese che ha sottolineato la necessità di tenere in considerazione la situazione specifica degli Stati federali e dei principi di una politica moderna del paesaggio. Con l'approvazione della Convenzione, la Commissione auspica parimenti di rafforzare la cooperazione transfrontaliera in materia di paesaggio. Essa rileva inoltre che le basi legali svizzere in vigore soddisfano già interamente le esigenze della Convenzione e che non è quindi necessario intervenire a questo livello. La ratifica della Convenzione da parte svizzera non conferirebbe, d'altro canto, alcuna competenza legislativa all'Unione europea che possa avere un'influenza sul nostro Paese.

Proseguire il risanamento dei siti inquinati

Con 6 voti contro 5 e un'astensione la Commissione ha deciso di dare seguito all'iniziativa parlamentare 11.466, presentata dal consigliere agli Stati Luc Recordon. L'iniziativa chiede che venga prolungato il periodo entro il quale i Cantoni possono beneficiare dei sussidi federali per il risanamento dei siti inquinati.

Nessuna promozione dell'elettromobilità

Con la 10 voti contro 3, la Commissione ha deciso di non dare seguito all'iniziativa parlamentare 09.468 «Migliorare le condizioni quadro per la mobilità elettrica». Pur approvando l'idea di fondo, essa considera tuttavia che lo strumento dell'iniziativa parlamentare non permetta di conseguire l'obiettivo voluto. La Commissione ritiene inoltre poco ragionevole legiferare sulla promozione dell'elettromobilità – di cui essa riconosce tuttavia il potenziale per risolvere problemi inerenti alla sicurezza e alla sostenibilità dell'approvvigionamento energetico della Svizzera – mentre il Consiglio federale sta lavorando all'elaborazione del messaggio sulla strategia energetica 2050.

Provenienza dei combustibili nucleari: la trasparenza è ritenuta sufficiente

Con 7 voti contro 6 la Commissione ha respinto una mozione che incarica il Consiglio federale di migliorare la trasparenza sull'origine dei combustibili utilizzati nelle centrali nucleari svizzere (11.3758). La maggioranza della Commissione ritiene che l'azione governativa in questo ambito è già significativa e che non sia comunque possibile assicurare un controllo assoluto all'estero, indispensabile per garantire la tracciabilità lungo tutto il percorso della filiera. Una minoranza della Commissione sostiene dal canto suo la mozione: essa ritiene che siano necessari sforzi supplementari per migliorare la trasparenza in questo settore.

Con 9 voti contro 3, la Commissione ha inoltre dato seguito all'iniziativa parlamentare 10.500 (von Siebenthal) con cui si chiede un allentamento della normativa sulla combustione di legna non trattata.

Essa ha per contro deciso, senza opposizione, di non dare seguito a un'iniziativa del Cantone di Berna sulla rinuncia al nucleare (11.310), constatando che gli obiettivi perseguiti sono già considerati.

La Commissione ha quindi deciso di aspettare il rapporto sui risultati della consultazione relativa alla strategia energetica 2050 prima di pronunciarsi sugli altri interventi in merito.

 

Riunitasi a Berna il 13 febbraio 2012, la Commissione è stata presieduta dal consigliere agli Stati Didier Berberat (S/NE).

 

Berna, 14 febbraio 2012 Servizi del Parlamento