Nell’ambito di una consultazione sul mandato negoziale per il processo di preparazione alla nuova agenda per lo sviluppo sostenibile post 2015, la Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S) si è pronunciata a favore delle priorità e degli obiettivi stabiliti dal Consiglio federale, con 7 voti contro 0 e 2 astensioni. La nuova agenda si prefigge di integrare, a partire dal 2015, lo sviluppo sostenibile e la lotta contro la povertà nell’ambito dello stesso quadro di riferimento, con priorità e obiettivi comuni.
La Commissione nota con piacere il carattere ambizioso ed esaustivo dell’elenco di priorità e obiettivi proposti e sostiene l’istituzione di un quadro di orientamento completo e globale per lo sviluppo sostenibile e la lotta contro la povertà a partire dal 2015.
Il dibattito ha interessato in particolare il finanziamento degli obiettivi e delle soluzioni ipotizzabili in questo ambito, nonché l’attuazione di dispositivi standard volti a ottimizzare la salute di tutti.
Attualità internazionale
La Commissione è stata informata degli ultimi sviluppi della crisi ucraina. In special modo ha preso atto della situazione umanitaria connessa alla recente intensificazione delle ostilità, come anche degli sforzi profusi nel Paese da parte dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), presieduta dalla Svizzera. Sono stati pure evocati i risultati delle elezioni legislative del 26 ottobre, nonché il proseguimento delle attività dell’OSCE in relazione all’Ucraina nel 2015 quando l’Organizzazione sarà presieduta dalla Serbia.
In un secondo tempo la CPE-S ha fatto il punto della situazione circa il mandato negoziale del Consiglio federale concernente l’adeguamento dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone concluso con l’Unione Europea (UE), sul quale era stata consultata in ottobre. A questo proposito è stata affrontata la problematica relativa all’introduzione di contingenti.
Per quanto riguarda i negoziati in corso con l’UE, la Commissione si è informata anche in merito allo stato di avanzamento degli accordi sull’elettricità e in merito alle «questioni istituzionali».
Si è inoltre parlato dell’accordo sulla partecipazione della Svizzera al programma di ricerca Horizon 2020, il quale prevede un’associazione parziale del Paese fino alla fine del 2016.
Berna, 14 novembre 2014 Servizi del Parlamento