La Commissione delle istituzioni politiche (CIP) del Consiglio degli Stati è ancora convinta che un Consiglio federale composto da nove membri presenterebbe molti vantaggi. Essa è pertanto favorevole a un’iniziativa della CIP del Consiglio nazionale che intende sancire nella Costituzione un esecutivo a nove membri nel quale le diverse comunità linguistiche siano adeguatamente rappresentate.

Con 6 voti contro 3 e 1 astensione la CIP del Consiglio degli Stati ha approvato l’iniziativa della sua commissione omologa (13.443 Iv. Pa. CIP-N. Adeguata rappresentanza delle comunità linguistiche in un Consiglio federale a nove membri). Secondo la Commissione, un collegio governativo a nove membri avrebbe il vantaggio di poter meglio rappresentare le diverse regioni e lingue del nostro Paese. La Commissione si aspetta anche ripercussioni positive sull’attività governativa dato che la mole di lavoro potrà essere ripartita su più persone. Già prima della fine dell’anno, nell’ambito dell’esame preliminare dell’iniziativa del Cantone Ticino, essa si era espressa a favore di un governo a nove membri, proposta che la Camera ha tuttavia respinto di misura con 21 voti contro 20 (10.321n Iv. Ct. TI. Aumento del numero dei membri del Consiglio federale da sette a nove). La CIP del Consiglio degli Stati è fiduciosa che la proposta di un’adeguata rappresentanza delle comunità linguistiche possa essere esplicitata nella Costituzione mediante una formulazione ragionevole. Proprio a questo proposito la minoranza della Commissione intravede tuttavia grossi problemi: a suo avviso bisognerebbe rinunciare a sancire nella Costituzione espressioni poco precise quali «comunità linguistiche» o «regioni nazionali». D’altro canto, entrambe le Camere si sarebbero già espresse recentemente contro un governo a nove membri.

Approvando l’iniziativa, la CIP del Consiglio degli Stati ha dato luce verde alla Commissione del Consiglio nazionale per l’elaborazione di una revisione della Costituzione federale in tal senso.

Però non una «Lex Leuenberger»

Se, nel giugno del 2011, una maggioranza appena risicata della Commissione si era espressa a favore di regole volte a circoscrivere l’esercizio di attività da parte di membri uscenti del Consiglio federale, il progetto adottato sempre di misura dal Consiglio nazionale il 18 settembre 2013 con 99 voti contro 86 non risulta ancora convincente. La CIP del Consiglio degli Stati chiede quindi alla sua Camera, con 7 voti contro 2 e 1 astensione, di non entrare nel merito della modifica di legge.

Tale progetto è stato elaborato dalla CIP del Consiglio nazionale in adempimento di due iniziative parlamentari presentate nel dicembre 2010 (10.511 Iv. Pa. Binder. Periodo di attesa per incarichi e funzioni a consiglieri federali uscenti / 10.517 Iv. Pa. Leutenegger Oberholzer. Limitare l’assunzione di mandati da parte dei consiglieri federali uscenti). La discussione aveva preso spunto allora dall’assunzione da parte del consigliere federale uscente Moritz Leuenberger, che da poco aveva lasciato il suo incarico, di un mandato nel consiglio d’amministrazione del consorzio di costruzione Implenia.

La CIP del Consiglio degli Stati ritiene opportuno rinunciare a una norma legale a questo riguardo. La morale politica non può essere prescritta dalle leggi. La Commissione ritiene sufficiente che il Consiglio federale abbia approntato per sé un codice di comportamento secondo cui, dopo aver lasciato la loro funzione, gli ex consiglieri federali che intendono svolgere un’attività lucrativa dovranno dar prova della massima scrupolosità nella scelta dei mandati e delle funzioni, rinunciando agli incarichi che potrebbero far sorgere conflitti d’interesse a causa della funzione esercitata in precedenza. Il disciplinamento deciso dal Consiglio nazionale sarebbe sproporzionato, poiché impedisce anche collaborazioni preziose e non problematiche di membri uscenti del Consiglio federale in campo economico e sociale. D’altro canto, una simile norma riguarderebbe sia i membri che lasciano il Consiglio federale dopo un breve mandato sia quelli che lo hanno rivestito per lungo tempo. La norma comporterebbe anche una disparità di trattamento difficilmente comprensibile, dal momento che si applicherebbe solo ai membri del Consiglio federale che lasciano la funzione, ma non a quelli che non sono rieletti.

Secondo la minoranza della Commissione, questa norma contribuisce invece a tutelare la credibilità delle istituzioni statali; potrebbe proteggere il Consiglio federale da sospetti ingiustificati.

Procedura di consultazione: più tempo a disposizione dei partecipanti

Con una serie di piccole modifiche alla legge federale sulla consultazione si intende ovviare alle lacune della procedura di consultazione riscontrate nelle indagini delle Commissioni della gestione (13.088 Legge federale sulla consultazione. Modifica). Occorre prevedere in futuro termini più lunghi qualora la consultazione abbia luogo in estate, nel periodo natalizio o pasquale. Eventuali riduzioni dei termini devono essere d’ora in poi motivate nella lettera accompagnatoria rivolta ai partecipanti alla consultazione. Inoltre, occorrerà d’ora in poi redigere in ogni caso un rapporto sui risultati della consultazione. La Commissione ha approvato queste modifiche e ritiene inoltre, al pari della Conferenza dei governi cantonali (CGC) da essa sentita, che una procedura di consultazione debba essere indetta di regola da Consiglio federale o almeno da un dipartimento, ma non da servizi subordinati. Con 9 voti contro 0, essa ha stralciato dalla legge una corrispondente delega di competenze. La Commissione ha approvato il progetto nella votazione finale con 11 voti contro 0.

Obbligo per le imprese di trasposto aereo

La CIP sostiene il Consiglio federale nel suo intento di ridurre mediante sanzioni più efficaci contro le imprese di trasporto aereo il numero di viaggiatori in entrata senza sufficienti documenti di viaggio. Nella votazione sul complesso, essa ha accolto con 11 voti contro 0 un corrispondente disegno di legge relativo alla legge sugli stranieri (13.031 s Legge federale sugli stranieri. Modifica. Violazioni dell’obbligo di diligenza e dell’obbligo di comunicazione da parte delle imprese di trasporto aereo; sistemi d’informazione). Il disegno prevede l’inversione dell’onere della prova. Mentre sinora le autorità svizzere in materia di migrazione erano tenute a dimostrare una violazione dell’obbligo di controllo da parte delle imprese di trasporto aereo, in futuro le autorità dovranno dimostrare solo che le imprese hanno trasportato un passeggero senza sufficienti documenti di viaggio. Quale unica modifica del disegno di legge la CIP propone un inasprimento: le imprese di trasporto aereo che violano l’obbligo di diligenza o di notifica saranno obbligatoriamente, e non solo facoltativamente, punite con la multa. In caso di violazioni lievi è possibile rinunciare all’apertura di un procedimento.

Parità per i partner dello stesso sesso nel diritto in materia di cittadinanza

La Commissione intende porre fine alle disparità di trattamento nell’ambito delle naturalizzazioni tra le persone straniere in unione registrata e i coniugi. Con 5 voti contro 1 e 4 astensioni, la CIP ha approvato cinque iniziative parlamentari, che propongono di parificare le unioni registrate al matrimonio (13.418 n Gruppo GL, 13.419 n Gruppo BD, 13.420 n Gruppo G, 13.421 n Gruppo S e 13.422 n Fiala). In considerazione del principio dell’uguaglianza dinanzi alla legge sancito nella Costituzione federale, la Commissione ritiene inammissibile l’attuale disparità. Con la sua decisione la CIP dà luce verde alla sua commissione omologa del Consiglio nazionale per l’elaborazione di un corrispondente progetto di norma costituzionale e di legge.

Mozioni riguardanti la sessione straordinaria del Consiglio nazionale «Schengen/Dublino»

La CIP ha infine discusso una seria di mozioni che il Consiglio nazionale aveva accolto nella sessione straordinaria «Schengen/Dublino» del 17 aprile 2013. Essa ha proposto alla sua Camera di accogliere le mozioni 11.3781 e 11.3800, di modificare le mozioni 11.3831 e 11.3832 e di respingere le mozioni 11.3802, 12.3052 e 12.3909. Con tali proposte di accoglimento o modifica delle predette mozioni, la CIP vuole sostenere il Consiglio federale nelle questioni sollevate.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Verena Diener Lenz (ZH, GL), la Commissione si è riunita a Berna il 27 e 28 gennaio 2014. 

Berna, 23 gennaio 2014 Servizi del Parlamento