La legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia, che disciplina il finanziamento iniziale di strutture di custodia collettiva diurna, non sarà più valida a partire dalla fine di gennaio 2015. Lo scorso 12 agosto la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N), nell’ambito dell’iniziativa parlamentare Quadranti 13.451 n Prosecuzione ed estensione del programma di aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia, ha deciso di sottoporre per parere al Consiglio nazionale e al Consiglio federale un progetto preliminare (cfr. comunicato stampa del 12 agosto 2014) che prevede una proroga della legge fino al 2019 e un credito di 120 milioni di franchi. Con riserva delle decisioni del Consiglio nazionale, nella sua seduta di ieri la CSEC-S ha proceduto all’esame preliminare di questo progetto allineandosi su tutti i punti a quanto deciso dalla sua omologa della Camera bassa. Nel caso in cui non venissero avanzate altre proposte, né dal Consiglio federale, né durante la deliberazione in Consiglio nazionale, la Commissione propone alla propria Camera di accogliere il progetto rispettivamente con 7 voti contro 1 e 2 astensioni per quanto concerne la legge e con 7 voti contro 0 e 3 astensioni per quanto concerne il decreto di finanziamento. Una minoranza propone di stralciare il passaggio della legge che consente di sostenere progetti a carattere innovativo. Se il Consiglio nazionale dovesse approvare modifiche al progetto oppure se il Consiglio federale sottoponesse nuove proposte nel suo parere, la CSEC-S si occuperà nuovamente di questo oggetto prima della deliberazione in Consiglio degli Stati. Il dossier sarà trattato in Consiglio nazionale durante la sessione autunnale.
Alla luce di questo scenario sono stati sentiti alcuni rappresentanti del Gran Consiglio solettese. Il 28 marzo 2014 il Cantone di Soletta ha depositato un’iniziativa cantonale (14.306 s Iv. Ct. SO. Proroga del finanziamento iniziale di strutture di custodia per l'infanzia complementari alla famiglia da parte della Confederazione) che chiede anch’essa di prorogare la legge in questione. Poiché gli interpellati si sono dichiarati soddisfatti del progetto preliminare elaborato dalla CSEC-N, la Commissione ha deciso di sospendere la deliberazione concernente questa iniziativa cantonale.
È stata sospesa anche la deliberazione sulla mozione 12.4161 n Consiglio nazionale (Schmid-Federer). Strategia nazionale contro il bullismo e il mobbing elettronici. Per pronunciarsi la Commissione attende i risultati del programma nazionale «Giovani e media» previsti per l’anno prossimo.
La CSEC-S si è inoltre occupata di parità salariale tra i sessi. A questo proposito è stata innanzitutto informata sui risultati del Programma nazionale di ricerca 60 (PNR 60) «Uguaglianza tra donna e uomo». In seguito ha preso atto dei risultati del «Dialogo sulla parità salariale» con il quale l’Amministrazione federale e le organizzazioni mantello dei partner sociali incentivano le imprese a promuovere volontariamente la parità salariale. La Commissione ha riconosciuto i successi ottenuti, tra l’altro in ambito di sensibilizzazione, rilevando comunque che l’obiettivo principale – eliminare la discriminazione – non è stato raggiunto. In attesa di un parere del Consiglio federale e di un eventuale nuovo pacchetto di misure, la Commissione ha deciso di sospendere anche la deliberazione della mozione 10.3934 n Consiglio nazionale ((Simoneschi-Cortesi) Meier-Schatz). Meccanismo di controllo della parità di salario fra donna e uomo.
La Commissione ha ripreso l’esame della mozione 11.3635 n Divieto di importazione di prodotti derivati dalle foche. Ha preso atto della decisione dell’Organo di appello dell’OMC che conclude che il regime dell’UE applicabile ai prodotti derivati dalle foche, sebbene non conforme alle prescrizioni dell’OMC, non vi si oppone. Essa propone pertanto alla propria Camera di modificare il testo originale e di adottare la formulazione seguente:
ll Consiglio federale è incaricato di modificare le basi legali affinché l’importazione e l’esportazione, nonché il commercio in Svizzera di tutti i prodotti derivati dalle foche sottostiano alle stesse disposizioni emanate dall’UE sulla base della decisione dell’Organo di appello dell’OMC.
La CSEC-S ha infine indicato che la mozione potrà essere attuata solo dopo che l’UE avrà proposto una soluzione di conformità rispetto alla situazione attuale.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Géraldine Savary (SP/VD), la Commissione si è riunita a Berna il 21 agosto 2014.
Berna, 22 agosto 2014 Servizi del Parlamento