La Commissione dei trasporti e delle
telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) ha deciso, dopo una
discussione dai toni accesi, di proporre alla propria Camera di non dare
seguito alle cinque iniziative parlamentari «Diversità invece di
concentrazione. Garantire una produzione di programmi decentralizzata da parte
della SSR» (18.448, 18.450, 18.451, 18.456, 18.457). La CTT-N deplora il
trasferimento di una parte delle redazioni radiofoniche della SRF da Berna a
Zurigo e, in particolare, la mancanza di sensibilità federale e regionale a
livello di procedura e di comunicazione. Una maggioranza della Commissione
rammenta tuttavia che la redazione nazionale rimarrà interamente a Berna e che
la cronaca politica federale e regionale continuerà a essere prodotta nella
capitale. Una minoranza propone invece di dare seguito alle iniziative. In
particolare, è del parere che la pluralità del panorama mediatico e il
confronto delle opinioni possano essere mantenuti solo con una separazione
geografica delle redazioni. Pertanto ritiene senz’altro opportuno che la
politica della SSR SRG definisca orientamenti concreti al riguardo.
La CTT-N ha esaminato le divergenze relative
alla revisione della legge sulle telecomunicazioni (17.058) dopo che
ciascuna delle due Camere aveva discusso il progetto nelle sessioni autunnale e
invernale del 2018. Per una leggera maggioranza dei punti esaminati la
Commissione propone di allinearsi al Consiglio degli Stati. In tal senso, in
particolare, ha approvato all’unanimità la decisione di completare la
disposizione concernente la ridiffusione di programmi radiotelevisivi (art. 61a
LRTV), secondo la quale per la ridiffusione in differita possono essere fatte
modifiche ai programmi con il consenso dell’emittente. Per quanto riguarda gli
altri collegamenti (art. 35a cpv. 1) e il risarcimento per il finanziamento di
impianti (art. 35b cpv.4), la CTT-N propone invece alla propria Camera, senza
voti contrari, di aderire alla sua decisione e quindi al disegno del Consiglio
federale. La Commissione ha inoltre deciso, con 13 voti contro 6 e 1
astensione, di regolamentare la concorrenza sleale (art. 45a) completando la
disposizione in modo tale da continuare a garantire la possibilità di
effettuare ricerche di mercato. Per quanto attiene alla neutralità della rete
(art. 12e), il Consiglio degli Stati ha completato nella sessione invernale il
disciplinamento proposto dal Consiglio nazionale al fine di lasciare ai
fornitori di servizi Internet un margine di manovra maggiore nell’offerta di
servizi speciali. La CTT-N non ha ancora preso una decisione in merito ma ha
chiesto informazioni supplementari all’Amministrazione. Ulteriori rapporti sono
stati allestiti sulle questioni inerenti all’esenzione dalle concessioni per le
organizzazioni di primo intervento (art. 22 cpv. 4), all’utilizzazione delle
infrastrutture esistenti (art. 35 cpv. 2bis) e alla protezione dei fanciulli e
dei giovani (art. 46a). I temi inevasi saranno trattati nel corso della
prossima seduta dell’11 febbraio.
La Commissione propone all’unanimità di non
dare seguito all’iniziativa del Cantone di Ginevra «L'IVA che l'UFCOM ha
percepito indebitamente, come accertato da una chiara sentenza emanata dal
Tribunale amministrativo federale, deve essere rimborsata ai contribuenti senza
chiedere loro di effettuare un iter specifico» (17.307), osservando che il
DATEC sta attualmente elaborando le basi legali per un rimborso forfettario
dell’IVA a tutte le economie domestiche. A suo parere non vi è ulteriore
necessità d’intervento.
A proposito della mobilità elettrica la
Commissione ha sentito i rappresentanti dell’Unione delle città svizzere e
delle imprese di trasporto pubblico. L’evoluzione tecnologica è notevole e
offre possibilità interessanti anche per i trasporti pubblici urbani. Tuttavia,
attualmente diversi aspetti tecnici, giuridici e finanziari rimangono irrisolti
e i costi d’investimento e di gestione particolarmente elevati in questo ambito
costituiscono un ostacolo a una pronta introduzione dell’elettromobilità. Con
15 voti contro 8, la Commissione ha dunque inoltrato un postulato (19.3000) che
incarica il Consiglio federale di presentare un’esposizione dettagliata in
materia. Per il secondo trimestre prevede di approfondire la tematica
consultando esperti.
La Commissione si è incontrata con i vertici
di Swisscom e ha chiesto in particolare ragguagli sulla situazione
del personale in seno all’impresa di telecomunicazioni. Ha potuto
constatare come l’intero settore si trovi in una fase di rapida ristrutturazione,
nonché la grande importanza che Swisscom attribuisce al fatto che quest’ultima
avvenga in modo socialmente sostenibile. Avendo riconosciuto che un divieto
generalizzato di ridurre il personale non sarebbe opportuno, respinge la
petizione 18.2023. Una minoranza ritiene tuttavia che i successi economici non
debbano oscurare l’importanza del mandato di approvvigionamento e che le oltre
4000 firme raccolte dalla petizione meritino la necessaria considerazione.
La Commissione esprime inoltre preoccupazione
per i numerosi guasti ai treni bipiano impiegati nelle tratte a lunga
percorrenza delle FFS, forniti dalla ditta Bombardier. Ha pertanto deciso di
porre ai responsabili domande concrete alle quali si attende una risposta in
occasione della sua prossima seduta in febbraio.