La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) ha preso atto del rapporto del Consiglio federale sulla politica economica esterna 2022 (23.008), alla presenza del consigliere federale Guy Parmelin, e ha approvato tre decreti federali concernenti accordi economici internazionali e misure inerenti alla tariffa doganale 2022.

Nel rapporto sono illustrate dettagliatamente le attività della Svizzera nell’ambito della politica economica esterna nel 2022. La discussione si è focalizzata in particolare sulle ripercussioni di politica economica dell’«Inflation Reduction Act» adottato dagli Stati Uniti e del piano industriale del Green Deal – che comprende la legge sull’industria a zero emissioni nette e il Fondo per la sovranità europea – e sulla questione correlata dell’adeguamento della strategia economica esterna della Svizzera. In questo contesto, sono state esaminate le conseguenze sulla politica economica esterna, sulla politica di promozione della piazza economica e di protezione del clima della Svizzera.

Infine, la Commissione è entrata in materia sui seguenti decreti federali contenuti nel rapporto, approvandoli all’unanimità nella votazione sul complesso:

  • decreto federale che approva l’Accordo internazionale del 2022 sul caffè;
  • decreto federale che approva l’Accordo internazionale del 2010 sul cacao, riveduto nel 2022;
  • decreto federale che approva l’Accordo tra la Svizzera e la Germania concernente la cooperazione e il coordinamento tra le rispettive autorità in materia di concorrenza;
  • decreto federale che approva le misure tariffali.

Sempre nell’ambito della discussione relativa al rapporto sull’economia esterna, la Commissione ha deciso, con 18 voti contro 6, di presentare un postulato (23.3013), che incarica il Consiglio federale di redigere un rapporto complementare alla strategia economica esterna che illustri le ripercussioni dell’«Inflation Reduction Act» adottato dagli Stati Uniti e del piano industriale europeo per il Green Deal (legge sull’industria a zero emissioni nette, Fondo per la sovranità europea ecc.).

Altri temi

La Commissione ha inoltre ringraziato il Consiglio federale per il suo rapporto sulla politica estera 2022 (23.009) prendendone atto. Nel corso di un ampio scambio con il consigliere federale Ignazio Cassis, ha esaminato in particolare la politica di neutralità della Svizzera, l’importanza di un ordine mondiale basato sul rispetto delle regole, le possibilità della diplomazia dei diritti umani e le sfide della politica europea.

Come in occasione di ogni sua seduta, la CPE-N si è occupata intensamente del seggio della Svizzera nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ha dapprima discusso della drammatica situazione nella zona di confine tra la Turchia e la Siria in seguito ai violenti terremoti, affrontando nel dettaglio la questione delle forniture di aiuti attraverso l’unico valico di frontiera aperto con la Turchia, che al momento procedono a rilento.

In seguito, la Commissione si è occupata della partecipazione della Svizzera alle operazioni di soccorso. La discussione si è concentrata sulle risorse supplementari che la Svizzera potrebbe mobilitare per aiutare le popolazioni colpite dalla catastrofe. A questo proposito, la CPE-N ha deciso, con 16 voti contro 7, di inoltrare una lettera al Consiglio federale invitandolo a predisporre un’assistenza non burocratica che consenta alle persone colpite dal terremoto, che hanno parenti stretti nel nostro Paese, di entrare in Svizzera e alloggiare presso di loro per un periodo limitato (ad esempio durante l’inverno). Ha per contro respinto le due proposte d’intervento parlamentare seguenti:

  • una mozione che chiede al Consiglio federale di non adottare sanzioni che arrecano danno alla popolazione civile o di revocare le sanzioni già imposte dalla Svizzera: con 18 voti contro 5 e 1 astensione;
  • un postulato che incarica il Consiglio federale di valutare quali sanzioni adottate dalla Svizzera contro la Siria hanno un impatto diretto sulla popolazione civile, e di alleggerirle o revocarle per quanto possibile: con 13 voti contro 9 e 2 astensioni.

La Commissione si è poi informata sugli ultimi sviluppi nell’UE e sulle relazioni tra la Svizzera e l’Unione europea, soffermandosi sui dossier aperti e sullo stato dei colloqui esplorativi. Sono stati discussi in dettaglio anche gli aiuti statali, le misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone e le sfide relative agli accordi bilaterali nel settore dell’elettricità e della sanità.