Dopo aver sospeso la consultazione sul mandato negoziale concernente l’aggiornamento dell’Accordo di libero scambio con il Regno Unito al fine di procurarsi maggiori informazioni (cfr. comunicato stampa del 21 marzo), la CPE-N ha ripreso con slancio il dibattito in presenza del consigliere federale Guy Parmelin. Con 16 voti contro 1 e 8 astensioni, la Commissione è favorevole al mandato per l’avvio di negoziati, in quanto ritiene che aggiornando e ampliando l’Accordo di libero scambio si tenga conto delle buone relazioni politiche ed economiche con il Regno Unito senza compromettere le relazioni bilaterali con l’UE. A suo parere, questo consentirà inoltre di attuare coerentemente la mozione Cottier (20.3127) già accolta dal Parlamento.
Per quanto concerne i negoziati imminenti sull’Accordo con il Regno Unito, la Commissione è stata consultata, in virtù dell’articolo 152 capoverso 5 della legge sul Parlamento, sul nuovo approccio riguardo al commercio di servizi e agli investimenti nel quadro dei negoziati su accordi di libero scambio e ha sentito a questo proposito rappresentanti di Economiesuisse, dell’Unione svizzera dei contadini e di Alliance Sud. Con 16 voti contro 9, la CPE-N sostiene il nuovo approccio, non da ultimo perché è già da tempo impiegato a livello internazionale. La minoranza ha espresso riserve per la scarsa considerazione in cui sono tenuti i processi di democrazia diretta del nostro Stato federale. Diverse proposte di fornire una risposta critica al Consiglio federale nell’ambito della consultazione sono tuttavia state respinte.
Politica economica esterna
La Commissione ha incontrato il consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), per discutere dell’attuazione da parte della Svizzera delle sanzioni imposte alla Russia dopo la sua invasione dell’Ucraina. La discussione si è incentrata sulle critiche rivolte alla Svizzera per quanto riguarda il suo impegno in quest’ambito e in particolare sulla lettera inviata il 5 aprile 2023 dagli ambasciatori degli Stati del G7 all’attenzione del Consiglio federale. La Commissione ha preso atto del tenore e delle raccomandazioni contenute nella lettera, così come delle misure che sono state adottate finora dalla Svizzera, intese soprattutto a coordinare le attività delle autorità competenti a livello internazionale. Dopo aver preso conoscenza anche delle riflessioni del Consiglio federale riguardanti, in particolare, la cooperazione con i Paesi partner, la Commissione ha respinto due mozioni:
- con 13 voti contro 12, una mozione che incarica il Consiglio federale di attribuire alla SECO le risorse necessarie per vigilare sull’attuazione delle sanzioni svizzere contro la Russia;
- con 12 voti contro 11 e 2 astensioni, un’altra mozione che incarica il Consiglio federale di rafforzare la collaborazione con la task force «Congelamento e confisca», nell’intento di migliorare il coordinamento nell’applicazione delle sanzioni disposte dall’UE nei confronti di persone e imprese russe e bielorusse.
A margine della discussione, la Commissione ha anche respinto, con 13 voti contro 9 e 3 astensioni, una mozione che chiede che la Svizzera si ritiri dal trattato della Carta europea dell’energia.
Politica europea
La CPE-N ha sentito il consigliere di Stato Markus Dieth (Il Centro/AG), presidente della Conferenza dei governi cantonali, in merito alla posizione dei Cantoni sul dossier europeo del 24 marzo. Ad ampia maggioranza, la Commissione ha accolto con favore la posizione assunta dai Cantoni. A colloquio con il consigliere di Stato Dieth, ha affrontato le seguenti tematiche: il recepimento dinamico del diritto UE negli accordi settoriali di accesso al mercato, il meccanismo di risoluzione delle controversie, il disciplinamento delle sovvenzioni statali e le misure di accompagnamento relative alla libera circolazione delle persone. La CPE-N ha inoltre discusso delle opportunità di partecipazione e coinvolgimento dei Cantoni nel processo negoziale con l’UE.
In uno scambio con il consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, la Commissione ha fatto il punto sullo stato dei colloqui esplorativi con l’UE. Ha discusso in particolare della decisione del Consiglio federale di incaricare i Dipartimenti interessati di definire, entro la fine di giugno, i parametri di un possibile mandato negoziale con l’UE. Nell’ambito del dibattito sulla politica europea, la Commissione ha deciso di esaminare in modo approfondito gli accordi attualmente bloccati nei settori dell’elettricità e della sanità.
Altri argomenti
La Commissione ha preso atto dei rapporti annuali delle delegazioni incaricate di rappresentare l’Assemblea federale presso le assemblee parlamentari internazionali, incaricate anche di curare le relazioni con i parlamenti dei Paesi limitrofi. La CPE-N ha potuto in tal modo farsi un’idea delle attività svolte nel 2022 da queste delegazioni.