La CPE-N si è confrontata con il presidente della Confederazione Alain Berset in merito alla cooperazione fra la Svizzera e l’Unione europea (UE) nel settore sanitario. Già nel 2008 il Consiglio federale aveva approvato un mandato per condurre negoziati con l’UE in vari settori, fra cui quelli della sicurezza alimentare e della salute pubblica. A livello tecnico, questi negoziati si sono conclusi. L’accordo non è però ancora stato completamente concluso, poiché devono ancora essere chiarite le questioni istituzionali.
A tal proposito, sono state approfondite le sfide derivanti dalla mancanza di un accordo con l’UE in questo settore così importante per la Svizzera. Sono inoltre state discusse le prospettive legate alla conclusione di un tale accordo e i suoi vantaggi. In questo contesto, sono stati esaminati gli effetti che una cooperazione formalizzata con l’UE e l’accesso ai meccanismi europei avrebbero in caso di minacce per la salute come quelle rappresentate da pandemie, crisi alimentari o dalla penuria di medicamenti. Infine, la Commissione ha preso atto anche della valutazione generale svolta dal presidente della Confederazione riguardo allo stato delle relazioni tra la Svizzera e l’UE.
In un secondo scambio di opinioni con il consigliere federale Albert Rösti, capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), la Commissione ha esaminato le prospettive in vista di un accordo nel settore dell’elettricità e la relativa questione legata alla stabilità della rete.
Oltre allo scambio tematico con i consiglieri federali responsabili, la Commissione è stata aggiornata dalla segretaria di Stato Livia Leu sullo stato generale dei colloqui esplorativi in vista dell’avvio di nuovi negoziati con l’UE. Nella sua discussione, la Commissione si è concentrata sui punti chiave del mandato negoziale, che il Consiglio federale dovrebbe definire a breve. Si è anche dibattuto sui prossimi passi che andranno compiuti sui piani interno ed esterno, in particolare le discussioni tecniche su vari dossier. Nell’ambito di questa discussione, la CPE-N ha deciso, con 14 voti contro 5 e 2 astensioni, di inviare una lettera al Consiglio federale per sollecitarlo ad avviare rapidamente i negoziati con l’UE. Con 15 voti contro 5 e 1 astensione, la CPE-N ha deciso di inserire la «Relazione sullo stato di Schengen» (State of Schengen Report) della Commissione europea nell’ordine del giorno annuale e ricorrente della stessa CPE-N. Dal 2022 questo documento costituisce la base di partenza per il nuovo ciclo Schengen annuale.
Successivamente è stato discusso il rapporto finale del Consiglio federale concernente lo stato delle relazioni Svizzera-UE, sul quale le Commissioni della politica estera di entrambe le Camere sono state consultate nel gennaio del 2023. La Commissione ha deciso all’unanimità di proporre al proprio Ufficio di inserire questo rapporto all’ordine del giorno della prossima sessione autunnale del Consiglio nazionale.
La CPE-N si è infine occupata della questione riguardante i diritti di partecipazione del Parlamento in relazione al recepimento del diritto dell’UE. La sua Sottocommissione competente ha sottoposto alla Commissione plenaria una proposta per l’adozione di un’iniziativa parlamentare volta a istituire una sottocommissione permanente per le questioni europee della CPE-N. La CPE-N ha deciso con 17 voti contro 5 di dare seguito all’iniziativa commissionale. I relativi progetti di rapporto e di atto normativo verranno pubblicati nei prossimi giorni in un comunicato stampa separato.
La Commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo (AFET) sta attualmente discutendo la sua relazione sulle relazioni UE-Svizzera. Con 16 voti contro 4 e 1 astensione, la CPE-N ha adottato all’indirizzo della Commissione AFET un parere riguardante il progetto di relazione.
Altre decisioni
Con 13 voti contro 5, la Commissione ha deciso di depositare un postulato (23.3959) che incarica il Consiglio federale di illustrare in un rapporto in quale misura le sanzioni adottate contro la Russia nel settore delle materie prime sono attualmente rispettate e dove sono presenti lacune.
Con 10 voti contro 8 e 1 astensione, la CPE-N ha deciso di inviare una lettera al Consiglio federale nella quale chiede all’Esecutivo di redigere all’attenzione della Corte internazionale di Giustizia una valutazione giuridica delle conseguenze derivanti dal conflitto tra Israele e Palestina. Questa richiesta si basa su una decisione del 30 dicembre 2020 dell’Assemblea generale dell’ONU, ossia l’adozione della risoluzione A/RES/77/247.
La CPE-N ha approvato all’unanimità gli orientamenti di massima del mandato negoziale adottato dal Consiglio federale per la quinta conferenza internazionale sulla gestione dei prodotti chimici (ICCM5), in programma a Bonn.