La Commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha avviato le deliberazioni sul disegno del Consiglio federale concernente il credito d’impegno per lo sviluppo di uno Swiss Government Cloud (SGC), procedendo per prima cosa all’audizione di esperti esterni (24.018 n). Il Consiglio federale chiede al Parlamento lo stanziamento di un credito d’impegno pari a 246,9 milioni di franchi per lo sviluppo dell’infrastruttura di multicloud ibrido Swiss Government Cloud. Tale infrastruttura è fondamentale per il successo della gestione delle grandi sfide che la Confederazione si troverà ad affrontare nel corso del processo di digitalizzazione. Sentiti gli esperti, la Commissione ha deciso di entrare in materia sul progetto. La deliberazione di dettaglio è prevista per il mese di settembre.

All’inizio del dibattito la Commissione ha sentito alcuni esperti nazionali e internazionali in materia di TIC. Nello specifico, Edouard Bugnion, professore presso il Politecnico federale di Losanna, Thomas Brenzikofer e Luc Haldimann, di swiss made software, e Georg Greve, membro della direzione della Free Software Foundation Europe, hanno messo a disposizione le loro conoscenze in merito a determinate questioni. I colloqui con la Commissione hanno riguardato aspetti di natura tecnica e di mercato. Si è discusso tra l’altro di sicurezza dei dati e di interoperabilità. Gli esperti hanno fatto notare che, secondo il messaggio, non si tratta di creare un cloud sovrano, di Stato, sul modello di quelli che già esistono negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei. Lo Swiss Government Cloud consente unicamente di acquistare soluzioni cloud pubbliche e private. Il messaggio non contiene invece indicazioni riguardo all’utilizzo di software open source. Gli esperti puntualizzano inoltre che non è auspicabile escludere le imprese svizzere dalle procedure di acquisto a causa di criteri restrittivi. Gli sviluppatori di software svizzeri sono tra i migliori in fatto di innovazione, talento e capitale. Nel corso di una visita al centro di calcolo della Confederazione di Frauenfeld, svoltasi prima delle audizioni, la Commissione ha potuto farsi un’idea di cosa comporti un’infrastruttura di stoccaggio moderna e resiliente.

Nella sua relazione introduttiva il capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha sottolineato l’importanza del progetto nell’ottica della messa a punto di processi operativi digitali efficienti. L’attuale cloud privato è giunto alla fine del suo ciclo di vita e dev’essere sostituito al più presto. Nel corso del dibattito di entrata in materia si è discusso tra l’altro del coinvolgimento di tutti i livelli dello Stato e della possibilità di partecipare allo Swiss Government Cloud. Senza proposte contrarie, la Commissione ha deciso di entrare in materia. Ha nel contempo incaricato l’Amministrazione di illustrare in che modo le pubbliche amministrazioni svizzere possano essere indotte o persino obbligate ad applicare norme e standard per la raccolta di dati digitali e il loro utilizzo nel contesto di una strategia cloud svizzera.

La deliberazione di dettaglio è prevista nella seduta del 2/3 settembre 2024. Con ogni probabilità, il Consiglio nazionale esaminerà l’oggetto nella sessione autunnale.

Preventivo 2025 co​n piano integrato dei compiti e delle finanze 2026-2028

La Commissione ha avviato l’esame del preventivo 2025 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2026-2028, conducendo un intenso dibattito con il capo del Dipartimento federale delle finanze e la Commissione omologa del Consiglio degli Stati. Il 26 giugno 2024 il Consiglio federale ha approvato le cifre del preventivo 2025, dal quale risulta un deficit di finanziamento di 0,4 miliardi di franchi. Il margine (eccedenza strutturale) di 0,1 miliardi di franchi, derivante da misure di sgravio di entità pari a circa 2,5 miliardi di franchi, permette di rispettare i dettami del freno all’indebitamento, che consente un deficit congiunturale di 500 milioni di franchi. Il piano finanziario 2026 prevede una necessità di correzione relativamente bassa. A partire dal 2027 il piano finanziario tornerà a presentare un disavanzo elevato, pari a circa 2,5 miliardi di franchi.

La Commissione rileva che le decisioni delle Camere relative a diversi decreti finanziari pluriennali (esercito, ERI, cultura e ambiente) non si riflettono nelle cifre del Consiglio federale anche perché su questi progetti non vi sono ancora delle decisioni concordanti delle Camere. Gli importi che figurano nei decreti finanziari pluriennali costituiscono dei tetti massimi. Se potranno poi essere effettivamente utilizzati integralmente dipende tra l’altro dall’andamento futuro delle finanze della Confederazione. Va notato che i relativi aumenti decisi fino ad ora dalle Camere non sono compatibili con le esigenze del freno all’indebitamento e con la situazione tesa delle finanze federali.

Le Commissioni delle finanze proseguiranno l’esame del preventivo all’inizio di settembre, dopo che il Consiglio federale avrà adottato il messaggio sul preventivo 2025 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2026-2028.

Corappo​rti della Commissione in merito a oggetti rilevanti sotto il profilo della politica finanziaria

  1. 24.027 s Messaggio sulla cultura 2025-2028

La Commissione ha analizzato gli aspetti finanziari del messaggio sulla cultura. Propone alla propria Camera di aderire alle decisioni del Consiglio degli Stati, tranne per quanto riguarda il decreto federale concernente il limite di spesa per Pro Helvetia (disegno 11). In linea con quanto stabilito dalla competente Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (si veda in merito il relativo comunicato stampa), con 13 voti contro 12 la Commissione propone di ridurre di 6,5 milioni di franchi i fondi destinati a Pro Helvetia. La maggioranza ha in particolare fatto riferimento al disavanzo strutturale preventivato per il quadriennio 2025-2028.

Due proposte d’insieme non hanno incontrato il favore della maggioranza. Una minoranza ha proposto di aumentare del 2 per cento (portando l’importo complessivo a 1,038 miliardi) i fondi accordati dai disegni 5-12, per rafforzare il panorama culturale svizzero. La proposta è tuttavia stata respinta con 17 voti contro 8. L’aumento del 2 per cento era stato proposto per tenere conto del preventivato rincaro reale, non adeguatamente considerato dalle misure previste dal messaggio. A giudizio di un’altra minoranza, invece, i fondi destinati alla cultura sono aumentati eccessivamente rispetto a quelli previsti dal messaggio relativo al quadriennio precedente. Tenuto conto della precaria situazione delle finanze federali, ha chiesto perciò di rifarsi agli importi relativi agli anni 2021-2024 (il cui importo complessivo è pari a 934,5 milioni di franchi). La proposta è tuttavia stata respinta con 17 voti contro 8.

  1. 23.081 s Accordi di programma nel settore ambientale (2025-2028), per la depurazione delle acque di scarico (2025-2028) e per il risanamento dei deflussi residuali (2025-2028). Crediti d’impegno

Con 14 voti contro 10 e 1 astensione, la Commissione propone alla competente Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia della propria Camera e alla Camera stessa di accogliere l’aumento di 100 milioni di franchi deciso dal Consiglio degli Stati per il credito d’impegno a favore delle foreste, portando così a 551 milioni di franchi l’importo complessivo messo a disposizione per il quadriennio 2025-2028. Secondo la maggioranza della Commissione, occorre infatti garantire che anche in futuro le foreste possano assolvere le loro funzioni e assicurare che vengano preparate alle conseguenze del cambiamento climatico. Alla luce della situazione precaria in cui versano le finanze federali, una minoranza ritiene invece adeguato l’importo proposto dal Consiglio federale.

Un’altra minoranza chiede di destinare più fondi non solo alle foreste (70 milioni in più, per un totale di 521 milioni), ma anche alla rivitalizzazione delle acque (30 milioni in più, per un totale di 176 milioni). Teme infatti che i fondi stanziati non siano sufficienti a finanziare i progetti di rivitalizzazione, la cui realizzazione procede a gran velocità.

Per quanto riguarda gli altri crediti d’impegno nel settore ambientale, la Commissione ha aderito a quanto deciso dal Consiglio degli Stati.

  1. 24.045 n Finanziamento dell’esercizio, del mantenimento della qualità e dei compiti sistemici relativi all’infrastruttura ferroviaria nonché i contributi d’investimento a favore di impianti per il traffico merci privati negli anni 20252028

La Commissione ha esaminato approfonditamente il finanziamento dell’esercizio e del mantenimento della qualità dell’infrastruttura ferroviaria. La maggioranza propone alla competente Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni della propria Camera e alla Camera stessa di accogliere i decreti presentati dal Consiglio federale e respinge con 17 voti contro 3 e 4 astensioni la proposta di aumentare di 500 milioni il limite di spesa previsto per il mantenimento della qualità dell’infrastruttura. La maggioranza è infatti dell’avviso che il limite di spesa di 16,4 miliardi proposto dal Consiglio federale permetterà di finanziare l’infrastruttura ferroviaria e i compiti sistemici negli anni a venire (2025–2028).

Con 17 voti contro 8, la Commissione ha inoltre approvato il credito d’impegno di 185 milioni di franchi per contributi d’investimento a favore di impianti per il traffico merci privati. Una minoranza ha chiesto di non entrare in materia in quanto ritiene che la necessità del credito non sia stata dimostrata a dovere e che l’investimento sia prematuro.

La Commissione ha inoltre vagliato la questione dell’efficienza e dell’adeguatezza dei costi derivanti dai lavori di ristrutturazione necessari a garantire la sicurezza e l’accesso ai disabili. Nel corapporto destinato alla competente Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale, le chiede di affrontare tali questioni.

Altri og​getti

  1. 23.4351 s Mo. CdF-S. Freno alle spese nel settore dell’asilo

Con 15 voti contro 1 e 4 astensioni, la Commissione propone di accogliere la mozione 23.451 presentata dalla Commissione omologa del Consiglio degli Stati (CdF-S). La Commissione ha preso atto del fatto che il Consiglio federale sta già applicando misure destinate a contenere le spese nel settore dell’asilo, come chiesto dalla CdF-S. Sotto questo profilo, l’accoglimento della mozione non avrebbe impatto alcuno sulla prassi attuale.

  1. Alta vigilanza finanziaria sulle imprese della Confederazione

Le sottocommissioni di entrambe le Commissioni hanno infine riferito in sede plenaria in merito all’esito degli accertamenti compiuti riguardo al raggiungimento degli obiettivi strategici da parte delle imprese e degli istituti della Confederazione nell’esercizio 2023. Nel quadro dei loro compiti di alta vigilanza, le Commissioni sono infatti chiamate a verificare se il Consiglio federale e i dipartimenti assolvono correttamente la loro funzione di ente proprietario.

Presieduta dalla consigliera nazionale Sarah Wyss (PS, BS), la Commissione si è riunita a Warth-Weiningen (TG) il 4 luglio e a Berna il 5 luglio 2024. A parte delle sedute hanno presenziato i membri della Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati, la consigliera federale Karin Keller-Sutter, esperti esterni e rappresentanti di vari dipartimenti (DFF, DFI, DFGP e DATEC).