La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati ha proceduto all'esame sotto il profilo finanziario di sette progetti del Consiglio federale, fra cui i tre disegni di decreti di finanziamento pluriannuali relativi all'esercito, all'agricoltura nonché alla formazione, alla ricerca e all'innovazione. La Commissione trasmetterà le sue considerazioni e conclusioni alle commissioni incaricate dell'esame preliminare dei diversi oggetti.

Corapporti relativi alle decisioni finanziarie pluriennali e periodiche di portata rilevante

Nel corso del primo anno di legislatura, l'Assemblea federale si occupa delle decisioni finanziarie pluriennali e periodiche di portata rilevante (cfr. art. 5 cpv. 5 dell'ordinanza sulle finanze della Confederazione; OFC, [RS 611.01]). Queste decisioni finanziarie consentono di approvare i fondi per importanti compiti federali nel corso della nuova legislatura. A tal fine, il Consiglio federale sottopone al Parlamento crediti d'impegno e limiti di spesa ad hoc. Se le Camere federali approvano i crediti d'impegno richiesti, il Consiglio federale e l'Amministrazione possono assumere gli impegni finanziari in questione e, ad esempio, concludere contratti d'acquisto. Fissando un limite di spesa, l'Assemblea federale stabilisce l'importo massimo che destina a determinati compiti per un periodo pluriennale (art. 20 della legge sulle finanze; LFC, [RS 611.0]). Queste decisioni sono di importanza cruciale per la gestione delle finanze della Confederazione, poiché determinano l'importo massimo delle spese che possono essere effettuate durante la legislatura. Non sono, tuttavia, autorizzazioni di spesa. Le spese sono infatti sempre approvate insieme al preventivo. A seconda della situazione finanziaria, il Consiglio federale e il Parlamento possono proporre di ridurre questi limiti di spesa nell'ambito della procedura annuale di approvazione del preventivo.

La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati ha discusso tre di questi progetti nella sua ultima riunione.

Con il messaggio sull'esercito 2020 (20.031 s), il Consiglio federale sottopone alle Camere federali un limite di spesa per l'esercito di 21,1 miliardi di franchi per gli anni 2021–2024. Chiede inoltre crediti d’impegno pari a 2,7 miliardi di franchi nel quadro del programma di armamento, dell’acquisto di materiale dell’esercito nonché del programma degli immobili del DDPS.

Con il messaggio concernente l’evoluzione della politica agricola a partire dal 2022 (PA22+, 20.022 s), il Consiglio federale intende migliorare le condizioni quadro di politica agricola nei settori Mercato, Azienda e Ambiente. Negli anni 2022–2025 la Confederazione stanzierà per la filiera agroalimentare circa 13,8 miliardi di franchi.

Con il messaggio concernente la promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2021–2024 (20.028 s), il Consiglio federale chiede lo stanziamento di 27,899 miliardi di franchi per promuovere l’educazione, la ricerca e l’innovazione (ERI) negli anni menzionati, al fine di mantenere una posizione di primo piano in questo settore fondamentale per la prosperità del Paese.

Occorre precisare che i tre disegni governativi sono stati elaborati e adottati prima della crisi pandemica, i cui effetti sull’economia e sulle finanze federali hanno fortemente influenzato le discussioni della Commissione. Questa ha in linea di principio deciso di non proporre riduzioni dei limiti di spesa a essa sottoposti, anche quando il Consiglio federale aveva proposto aumenti reali delle risorse rispetto al periodo precedente, in particolare per quel che concerne il disegno relativo all’esercito e quello relativo al settore ERI. Per quest’ultimo, la Commissione ha respinto con 9 voti contro 2 e 1 astensione una proposta mirante a rinunciare ad aumenti in termini reali delle risorse a disposizione del settore ERI per il periodo dal 2021 al 2024. Gli importi relativi al periodo 2017–2020 sarebbero stati semplicemente adeguati in funzione del rincaro effettivo. La Commissione trasmetterà le sue considerazioni e conclusioni alle commissioni incaricate dell’esame preliminare dei diversi oggetti.

La Commissione delle finanze attende le conclusioni del Dipartimento federale delle finanze sugli effetti della crisi COVID-19 prima di prendere decisioni strategiche globali che interessano l'insieme delle finanze federali, sia per quanto concerne le spese vincolate che quelle non vincolate. Tali decisioni potrebbero segnatamente incidere sull'importo delle risorse disponibili per i tre settori sopra indicati. A questo proposito, la Commissione ha sottolineato che i limiti di spesa e i crediti d’impegno richiesti nel quadro dei tre progetti summenzionati e discussi oggi rappresentano importi massimi che il Parlamento aveva intenzione di concedere per ciascuno dei tre settori interessati; l'autorizzazione formale delle spese va fatta per il tramite dei crediti di preventivo concessi dal Parlamento e potrebbe pertanto subire gli effetti di eventuali futuri programmi di risparmio.

Altri corapporti della Commissione delle finanze

Nell'ambito della procedura di corapporto, la CdF-S ha inoltre discusso del disegno di modifica della LAVS (19.080 s). Essa chiede alla commissione competente di analizzare se ritiene che le raccomandazioni del Controllo federale delle finanze siano state sufficientemente prese in considerazione nel disegno e di verificare se i posti supplementari chiesti nel quadro dello stesso possono essere compensati in seno al DFI.

La Commissione ha inoltre esaminato sotto il profilo finanziario il disegno di modifica della legge sulla tariffa delle dogane (19.076 n). Su questo oggetto la CdF-N è risultata molto divisa. Nell’ambito di un voto consultivo, una maggioranza di 7 membri contro 5 si è schierata a favore del disegno, reputandolo atto a ridurre l’onere amministrativo, in particolare quello che grava sulle PMI, e ritenendo che i consumatori beneficerebbero di una parte importante dei risparmi conseguiti. La minoranza è invece dell’avviso che i risparmi a beneficio dei consumatori siano sovrastimati e aleatori. La diminuzione delle entrate fiscali per la Confederazione (-500 mio.), invece, sarebbe reale e inopportuna, considerata la situazione estremamente difficile che si prospetta per le finanze federali.

La CdF-S si è in seguito occupata del progetto di partecipazione della Svizzera agli aumenti di capitale del Gruppo della Banca mondiale e della Banca africana di sviluppo (20.024 s). La Commissione è favorevole all’aumento di capitale proposto. Con 9 voti contro 2 e 1 astensione ha rifiutato una proposta volta a compensare i versamenti previsti attraverso il limite di spesa della cooperazione allo sviluppo 2021–2024.

Infine essa ha discusso il pacchetto di misure a favore dei media (20.038 s) in cui si propongono misure di sostegno ai media che possono essere attuate rapidamente. Ad esempio, la legge sulle poste verrebbe modificata per sviluppare aiuti indiretti alla stampa regionale e locale. I criteri del numero massimo delle tirature e delle edizioni locali verrebbero aboliti, mentre lo sconto sulla distribuzione per copia verrebbe aumentato. Il contributo annuo della Confederazione passerebbe da 30 a 50 milioni di franchi. Anche la legge federale sulla radiotelevisione verrebbe modificata, senza ripercussioni finanziarie per la Confederazione. Infine, è prevista la creazione di una nuova legge federale sul sostegno ai media online, che comporta un sostegno fino a 30 milioni di franchi all'anno a carico del bilancio generale della Confederazione.

La Commissione è stata unanime nell'accettare la prima misura (aumento del contributo annuo da 30 a 50 milioni di franchi), ma si è mostrata più divisa sulle altre due misure, che tuttavia accetta in proporzione di circa due contro uno. La Commissione sottolinea inoltre che ritiene inopportuno creare una nuova spesa vincolata per la Confederazione. La legge deve stabilire solo i principi e non gli importi effettivi dell'aiuto proposto, contrariamente a quanto previsto dal dispositivo giuridico del progetto.

Rapporto annuale 2019 della Delegazione delle finanze

La CdF-S ha preso atto del rapporto d’attività 2019 della Delegazione delle finanze, presentato dal suo presidente, e che sarà pubblicato il 14 maggio.

Presieduta dal consigliere agli Stati Peter Hegglin (PPD, ZG), la Commissione si è riunita a Berna il 12 maggio 2020. A parte della seduta hanno assistito il consigliere federale respon­sabile dell'economia, della formazione e della ricerca, il direttore del CDF nonché collaboratori del DFI, del DDPS, del DFF, del CDF, del DEFR e del DATEC.