Fondandosi su una valutazione del Controllo parlamentare dell’amministrazione (CPA), la CdG-N valuta come generalmente buona la qualità del partenariato nell’ambito della formazione professionale svizzera. La legge sulla formazione professionale (LFPr) attribuisce volutamente agli attori coinvolti un ampio margine di manovra. La Commissione ritiene però che, nell’adempimento dei suoi compiti di gestione strategica in seno al partenariato, la Confederazione dovrebbe rafforzare il suo impegno rispetto ad oggi.

​Nel gennaio 2014 le Commissioni della gestione (CdG) delle Camere federali hanno incaricato il Controllo parlamentare dell’amministrazione (CPA) di procedere a una valutazione inerente alla gestione della formazione professionale da parte della Confederazione. La competente sottocommissione DFF/DEFR della CdG-N ha deciso nel luglio 2014 di focalizzare la valutazione sul partenariato tra i diversi attori della formazione professionale.

La CdG-N valuta come generalmente buono il partenariato nell’ambito della formazione professionale svizzera. I diversi attori coinvolti – Confederazione, Cantoni e Organizzazioni del mondo del lavoro (Oml) – rivestono svariati ruoli e assumono compiti strategici oltre che operativi e pratici. La Commissione prende atto con soddisfazione che la collaborazione fra i tre partner a livello nazionale è generalmente buona. L’ampio margine di manovra conferito dalla legge sulla formazione professionale (LFPr) alle parti interessate è in linea di massima apprezzato dalle stesse.

Il sistema di formazione professionale applicato in Svizzera è in ogni caso fortemente improntato alla disponibilità di compromesso e alla ricerca del consenso delle parti interessate: un’insufficiente disponibilità a collaborare delle singole parti in campo può portare a situazioni di blocco.

Va inoltre osservato che le basi legali inerenti al partenariato sono formulate in maniera assai aperta; a tale riguardo appare particolarmente vago il ruolo delle Oml.

Nel sistema della formazione professionale alla Confederazione spetta in particolare un ruolo strategico; la CdG-N ritiene che tale ruolo dovrebbe essere rafforzato. Le priorità strategiche sono definite in occasione degli incontri nazionali al vertice in materia di formazione professionale (priorità operative). Tali priorità non rientrano però in alcun modo in uno scenario comune né in una prospettiva di strategia comune a lungo termine. A ciò si aggiunge il fatto che la definizione poco chiara delle responsabilità delle parti coinvolte nell’attuazione di tali priorità operative genera problemi sul piano dell’attuazione.

Nel suo rapporto pubblicato in data odierna, la CdG-N esorta pertanto il Consiglio federale a chiarire la nozione di Oml e valutare l’adeguatezza degli strumenti di vigilanza, a proporre di concerto con i Cantoni e le Oml una strategia coerente e a lungo termine in materia di formazione professionale, nonché a promuovere un’attuazione sistematica e un controllo delle priorità operative. La Commissione invita il Consiglio federale a esprimersi sulle sue constatazioni e raccomandazioni entro il 24 maggio 2016.

 

La Commissione si è riunita il 22 marzo 2016 a Berna sotto la presidenza del consigliere nazionale Alfred Heer (UDC, ZH).

 

 

Berna, 24 marzo 2016 Servizi del Parlamento