Nel rapporto sintetico del 1° marzo 2019, pubblicato oggi, la CdG-N si esprime in merito ai pareri del Consiglio federale del 22 settembre 2017 e del 16 maggio 2018 concernenti il suo rapporto d’ispezione. Nel suo rapporto del 6 luglio 2017, basato su una valutazione del Controllo parlamentare dell’amministrazione (CPA), la CdG-N giungeva alla conclusione che il Consiglio federale, vale a dire le unità competenti dell’Amministrazione federale, procedono in modo appropriato nel quadro del processo di elaborazione degli ALS. Non mancava tuttavia di rilevare un margine di miglioramento e aveva dunque formulato cinque raccomandazioni. Constata ora che il Consiglio federale ha riconosciuto in alcuni settori i problemi summenzionati e che in parte ha già avviato o disposto misure al riguardo.La CdG-N ritiene che, per valutare se stipulare un ALS, il Consiglio federale debba disporre di basi informative per quanto possibile complete. Apprezza il fatto che il Consiglio federale intenda valutare caso per caso se sia opportuno elaborare studi sull’impatto ambientale. Rileva tuttavia che esso permane critico sull’idea di utilizzare in Svizzera studi d’impatto di ampia portata simili a quelli dell’UE; la CdG-N condivide questa posizione in parte. La Commissione ritiene tuttavia che l’Esecutivo non abbia esaminato con la dovuta attenzione l’eventualità di adottare procedure alternative. Secondo alcuni esperti che ha avuto modo di sentire in proposito, studi più o meno mirati secondo i casi concreti potrebbero essere realizzati sulla base di dati quantitativi e qualitativi, con l’obiettivo di identificare settori potenzialmente problematici. Studi di questo genere rappresenterebbero una soluzione intermedia e permetterebbero di valutare in che misura un ALS potrebbe ripercuotersi su specifici gruppi di popolazione; inoltre essi si concentrerebbero su taluni aspetti legati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite pertinenti per ciascun ALS in questione. Se, nel singolo caso, il Consiglio federale dovesse ritenere che uno studio di questo tipo non sia necessario, dovrà motivare la sua decisione nel messaggio concernente l’ALS in questione.
Per queste ragioni, la CdG-N ha deciso di depositare il postulato 19.3011 («Elaborazione di un metodo per la valutazione degli effetti degli accordi di libero scambio sullo sviluppo sostenibile»), che incarica il Consiglio federale di stilare un rapporto sui possibili metodi per realizzare studi d’impatto sulla sostenibilità e di presentare, su questa base, un modello di analisi dinamico e flessibile adeguato ai bisogni della Svizzera.
Dando seguito ad altre raccomandazioni della CdG-N, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), e segnatamente la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), di valutare le possibilità di scambio reciproco di determinati dati doganali con i partner degli ALS e di provvedere affinché in futuro gli aspetti sulle previste soppressioni o riduzioni di discriminazioni siano presentati in modo più preciso e dettagliato. In aggiunta a questo il Consiglio federale si assicurerà che il rapporto sulla politica economica esterna sia redatto in modo più dettagliato per quanto riguarda le attività svolte da tutti i comitati misti.
Conclusione della verifica sulla qualità del partenariato nella formazione professionale
La CdG-N pubblica oggi il suo rapporto sintetico del 1° marzo 2019 concernente la qualità del partenariato tra i differenti attori della formazione professionale, facendo seguito al suo rapporto del 22 marzo 2016 basato sulla valutazione del Controllo parlamentare dell’amministrazione (CPA). Dopo l’avvio della verifica, il 23 marzo 2018, la CdG-N ha chiesto al Consiglio federale di illustrarle lo stato di attuazione delle raccomandazioni formulate nel 2016. Il Consiglio federale ha dato seguito a questa richiesta presentando un parere il 18 aprile 2018.
La Commissione ritiene che, in generale, il partenariato nella formazione professionale funzioni bene ed è soddisfatta dell’attuazione delle sue raccomandazioni. Valuta positivamente l’adozione della visione Formazione professionale 2030 e i progressi compiuti nell’esplicitazione della nozione di «organizzazioni del mondo del lavoro». Inoltre, valuta positivamente anche la riflessione svolta sulla promozione e il controllo delle azioni prioritarie; invita tuttavia il Consiglio federale ad attuare una reale procedura di verifica e di promozione delle azioni prioritarie definite nell’incontro nazionale della formazione professionale. Con questi rilievi la Commissione conclude la sua verifica.
Presieduta dalla consigliera nazionale Doris Fiala (PLR, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 1° marzo 2019.