Considerando che la protezione della biodiversità assume un ruolo centrale per la Svizzera, la CdG-S ha esaminato l’adeguatezza dei lavori svolti in questo ambito dal Consiglio federale in questi ultimi anni. Durante le sue indagini si è concentrata su tre aspetti: l’attuazione della Strategia Biodiversità Svizzera (SBS) e del piano d’azione corrispondente, le misure per proteggere la biodiversità nel settore agricolo e la questione delle sovvenzioni che possono nuocere alla biodiversità.
Nel suo breve rapporto, pubblicato oggi, la Commissione deplora che in passato il Consiglio federale non abbia accordato maggiore priorità alla biodiversità. Pur constatando e apprezzando che negli ultimi anni gli sforzi volti a proteggere la biodiversità sono stati intensificati, giunge tuttavia alla conclusione che l’efficacia delle misure prese sinora resti insufficiente: la biodiversità continua difatti a ridursi e una gran parte dei relativi obiettivi nazionali ed internazionali non è realizzata. La CdG-S constata soprattutto che l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) non è stato in grado di attuare totalmente le misure previste nel piano di azione SBS, poiché il Consiglio federale aveva purtroppo rinunciato a concedergli le risorse di personale necessarie. Invita quindi il Consiglio federale a esaminare in quali settori sia necessario intensificare la SBS e ad assicurare che per gli obiettivi fissati siano assegnate in futuro risorse che ne permettano la realizzazione.
La Commissione trae un bilancio analogo anche nell’ambito della protezione della biodiversità nell’agricoltura: nonostante abbiano potuto essere raggiunti alcuni progressi durante gli ultimi anni, i risultati delle misure prese sinora restano tuttavia chiaramente insufficienti e non hanno permesso di interrompere la perdita di biodiversità. Secondo la CdG-S è indispensabile che in questo ambito siano predisposte misure supplementari basate su un ampio consenso, adeguate alle particolarità regionali e sviluppate in modo da semplificare le procedure amministrative. Nell’ambito della trattazione della Politica agricola a partire dal 2022 (PA22+) il Consiglio degli Stati ha incaricato il Consiglio federale di procedere a redigere un rapporto sul futuro orientamento della politica agricola. La CdG-S invita il Consiglio federale a integrare nei suoi lavori in corso sull’argomento le considerazioni che essa ha formulato sulla biodiversità.
La Commissione auspica inoltre che il Consiglio federale valuti regolarmente l’efficacia delle misure prese nell’ambito della protezione della biodiversità nell’agricoltura e che si assicuri che le sovvenzioni in questo ambito siano utilizzate in modo appropriato. Infine, invita il Consiglio federale a esaminare se sia necessario accordare alla protezione della biodiversità nell’agricoltura un posto più importante nel piano di azione SBS e ad armonizzare in modo maggiore gli obiettivi ambientali per l’agricoltura.
La CdG-S ha altresì preso atto dei risultati di uno studio, pubblicato nell’agosto 2020, sull’impatto delle sovvenzioni federali sulla biodiversità in Svizzera e si è informata sulle misure previste dai dipartimenti competenti sulla base di queste misure. Secondo la Commissione è particolarmente importante che il Consiglio federale e i dipartimenti analizzino in modo approfondito le raccomandazioni formulate dallo studio e le prendano come base per misure volte a ridurre l’impatto negativo delle sovvenzioni citate, in una riflessione trasversale. Invita il Consiglio federale a comunicarle le sue conclusioni e a presentarle le misure concrete che prevede di prendere per rispondere alle raccomandazioni formulate.
La Commissione ha raccomandato al Consiglio federale di tenere conto nelle sue future attività delle constatazioni e delle raccomandazioni formulate nel breve rapporto pubblicato oggi e lo ha invitato ad esprimersi in merito entro il 28 maggio 2021.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Maya Graf (I Verdi, BL), la CdG-S si è riunita a Berna il 19 febbraio 2021.