COLLOQUI POLITICI IN GEORGIA
Nell’ambito della sua visita ufficiale, la presidente del Consiglio nazionale è stata accolta a Tbilisi dal suo omologo, il presidente del Parlamento georgiano, Shalva Papuashvili. A Tbilisi si è inoltre intrattenuta con il Primo ministro, Irakli Garibashvili, e con il ministro degli affari esteri, Ilia Darchiashvili. Tutti gli interlocutori hanno espresso la loro riconoscenza nei confronti della Svizzera per il suo mandato di potenza protettrice (rappresentanza degli interessi russi in Georgia e viceversa) e per il suo ruolo di mediatrice.
Il Primo ministro georgiano ha insistito sulla vulnerabilità del suo Paese sprovvisto di uno scudo di sicurezza e il cui 20% del territorio è occupato dalla Russia, all’interno della quale vive peraltro un milione di georgiani. Il 12 ottobre la Delegazione si è recata sulla linea di demarcazione amministrativa presso Ergneti e ha visitato alcune case ricostruite grazie all’aiuto umanitario svizzero e destinate alle popolazioni vittime del conflitto del 2008 tra la Georgia e la Russia.
Malgrado il mancato ottenimento da parte della Georgia dello statuto di candidato all’Unione europea (UE), tutte le persone incontrate si sono dette fiduciose riguardo al processo d’integrazione del loro Paese nell’UE. Il ministro degli affari esteri georgiano ha dichiarato che il suo Paese ha superato le fasi principali verso lo statuto di candidato all’adesione all’UE.
Il Primo ministro ha illustrato la situazione economica della Georgia come piuttosto promettente e ha evidenziato che il Paese ha investito nelle proprie infrastrutture. Il governo ha elaborato una strategia sull’arco di dieci anni per lo sviluppo del Paese.Tale strategia pone l’accento sul turismo, sulla diversificazione dell’economia e sugli investimenti per la modernizzazione della rete ferroviaria e dei porti della Georgia situati sul corridoio centrale (Middle corridor) tra la Cina e l’Europa.
INCONTRO CON LA SOCIETÀ CIVILE A TBILISI
A Tbilisi
Irène Kälin, si è inoltre intrattenuta, in occasione di una tavola rotonda, con rappresentanti di ONG e della società civile georgiana per uno scambio sulla situazione dei diritti delle donne nel Paese.
MACEDONIA DEL NORD: INTEGRAZIONE NELL’UE E CRISI ENERGETICA
Dopo il suo viaggio in Georgia, il 12 ottobre la presidente del Consiglio nazionale ha effettuato una visita ufficiale in Macedonia del Nord. Invitata dal suo omologo Talat Xhaferi, con il quale nell’aprile scorso si era recata a
Kiev , ha incontrato a Skopje il presidente del governo, Dimitar Kovachevski, e il presidente della Repubblica, Stevo Pendarovsk. Irène Kälin si è congratulata con i suoi interlocutori per l’ottenimento dello statuto di membro dell’UE da parte della Macedonia del Nord. Questa visita ha permesso alla Delegazione svizzera di informarsi sulla procedura di adesione di questo Paese all’Unione europea e sull’impatto che la guerra in Ucraina esplica sulla sua situazione socio-economica ed energetica. L’inflazione, che raggiunge il 18,4 % e comporta un aumento dei prezzi dell’energia e delle derrate alimentari, è una delle maggiori sfide cui le autorità della Macedonia del Nord sono confrontate a causa della guerra in Ucraina.
In seno al Parlamento della Macedonia del Nord, la Delegazione ha incontrato i rappresentanti della Commissione degli affari europei. Il presidente di quest’ultima ha menzionato che la fase d’esame analitico – che deve permettere al Paese di allineare la propria legislazione alla normativa comunitaria – è iniziata e che il 45% delle leggi della Macedonia del Nord sono state armonizzate con gli standard europei. Dopo questa fase, che durerà presumibilmente 14 mesi, potranno essere avviati i negoziati.
DISCORSO DAVANTI ALL’ASSEMBLEA DELLA MACEDONIA DEL NORD
La presidente del Consiglio nazionale si è espressa parimenti dinanzi all’Assemblea della Macedonia del Nord sulle modalità del compromesso e del consenso politico svizzeri, mentre i parlamentari macedoni saranno chiamati a votare prossimamente una modifica della sua Costituzione con la quale si vuole aggiungere alla lista delle minoranze le comunità bulgara, croata e montenegrina, un prerequisito molto controverso fra i diversi partiti che impedisce al Paese di avanzare nei suoi negoziati di adesione all’Unione europea.
COOPERAZIONE SVIZZERA IN MACEDONIA DEL NORD
Nell’ambito della cooperazione svizzera, il Parlamento svizzero e l’Assemblea della Macedonia del Nord collaborano dal 2016 su progetti di educazione civica, relazioni pubbliche e controllo parlamentare in materia di preventivo e finanze statali. Questa visita ufficiale a Skopje ha dunque costituito anche l’occasione per riaffermare la volontà dei due Parlamenti di proseguire le loro attività di
cooperazione tecnica.
Il 14 ottobre la Delegazione svizzera si è recata nella regione della Bregalnica per visitare l’impianto di depurazione delle acque di Kocani, un progetto finanziato dalla Svizzera, più precisamente dalla Segreteria di Stato dell’economia.
Conferenza stampa tra la presidente del Consiglio nazionale, Irène Kälin, e il presidente del Parlamento georgiano, Shalva Papuashvili
Irène Kälin a colloquio con il Primo ministro geogiano, Irakli Garibashvili
Foto di gruppo al termine della tavola rotonda tra Irène Kälin e le rappresentanti delle ONG attive per la difesa dei diritti delle donne in Georgia
La Delegazione svizzera in Georgia: la presidente del Consiglio nazionale, Irène Kälin, attorniata dal 1° vicepresidente, Martin Candinas, e dal 2° vicepresidente, Eric Nussbaumer
La Delegazione svizzera accolta a Skopje in Macedonia del Nord dal presidente dell’Assemblea Talat Xhaferi
La presidente del Consiglio nazionale, Irène Kälin, in occasione del suo discorso davanti all’Assemblea della Macedonia del Nord
Irène Kälin prima del suo colloquio con il presidente del governo del Macedonia del Nord, Dimitar Kovachevski
Irène Kälin incontra il presidente della Repubblica della Macedonia del Nord, Stevo Pendarovsk