Già nella sessione autunnale 2020 la CTT aveva sottoposto il pacchetto di misure alla propria Camera, proponendo di suddividere il progetto. Il Consiglio nazionale è entrato in materia sul progetto, ma lo ha rinviato alla Commissione incaricandola di dibatterlo integralmente.
Dopo aver chiarito nell’ultimo trimestre la costituzionalità della promozione dei media online, la CTT-N si è nuovamente chinata sul progetto concentrandosi in particolare sulla nuova legge federale sulla promozione dei media online (LPMO) proposta dal Consiglio federale. Con 15 voti contro 9 e 1 astensione propone di fissare al 60 per cento la quota massima della prestazione di promozione in funzione della cifra d’affari computabile (art. 2 cpv. 2 LPMO). Secondo la maggioranza, i media online devono finanziarsi il più possibile sul mercato e non dipendere sul lungo termine da sovvenzioni. Una minoranza invece vuole allinearsi al Consiglio federale e al Consiglio degli Stati e fissare la quota massima all’80 per cento. Ritiene che i piccoli fornitori di servizi mediatici siano in grado di produrre contenuti online in modo da coprire i costi soltanto grazie a questa quota più elevata. Con 14 voti contro 10 e 1 astensione la Commissione si è inoltre espressa a favore del mantenimento della cosiddetta clausola holding di cui all’articolo 3 della nuova legge. La maggioranza della Commissione è del parere che in tal modo si creerà un equilibrio tra le grandi case editrici e i piccoli fornitori di servizi mediatici che potrà contrastare una concentrazione ancora più forte. La minoranza propone di stralciare questo articolo sottolineando che anche le grandi imprese mediatiche contribuiscono con numerose offerte online a differenziare l’offerta e che quindi la clausola non è obiettivamente giustificata. La CTT propone inoltre alla sua Camera, con 17 voti contro 7, di adottare una disposizione volta a sostenere in una certa fase di avvio anche le imprese mediatiche fornitrici di servizi online non ancora in grado di presentare una cifra d’affari netta minima.
Con 12 voti contro 9 e 4 astensioni la Commissione ha rifiutato di stralciare dal progetto la nuova legge sulla promozione dei media online (LPMO). Dato che i media online assumono un’importanza sempre maggiore tra il vasto pubblico per quanto concerne la raccolta di informazioni, secondo la maggioranza la loro promozione rappresenta uno strumento indispensabile per garantire anche in futuro un paesaggio mediatico intatto. Una minoranza invece respinge la nuova legge perché ritiene che rappresenti un’inutile ingerenza in un mercato che funziona bene.
Inoltre, la Commissione ha discusso ancora una volta le modifiche apportate alla legge sulle poste e alla legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). Con 15 voti contro 10 propone perciò alla sua Camera, per quanto riguarda la promozione indiretta della stampa, di allinearsi alla versione del Consiglio federale che prevede 20 milioni all’anno a favore della stampa associativa e delle fondazioni. Con 13 voti contro 10 e 2 astensioni, la CTT vorrebbe inserire nella LRTV un ulteriore articolo che limiterebbe i contributi testuali online della SRG SSR. Con 16 voti contro 9 propone inoltre alla propria Camera di sostenere finanziariamente tutte le istituzioni che offrono corsi di formazione e perfezionamento. In questo modo potrebbero trarne beneficio anche le sedi dei mezzi d’informazione oltre che le scuole di giornalismo indipendenti. La CTT propone infine con 13 voti contro 10 e 2 astensioni di sostenere finanziariamente buoni media per i giovani.
Con 16 voti contro 5 e 4 astensioni la CTT propone inoltre di limitare a cinque anni sia la promozione indiretta della stampa (recapito mattutino e giornaliero) sia l’intera legge sulla promozione dei media online. Secondo la maggioranza, nell’attuale fase di trasformazione i media possono così ottenere rapidamente un sostegno. A lungo termine devono invece essere esaminati nuovi sistemi di promozione dei media.
Nella votazione sul complesso il progetto è stato adottato con 13 voti contro 7 e 5 astensioni. Il Consiglio nazionale tratterà il progetto nella sessione primaverile. La votazione finale avrà luogo presumibilmente nella sessione estiva.
Nel giugno dello scorso anno la Commissione aveva rinviato la decisione concernente l’iniziativa del Cantone Ticino «Garantire un’offerta capillare di servizi di banda ultra larga su tutto il territorio nazionale» (16.306) per attendere l’ulteriore corso della mozione di commissione 20.3915 «Aumento della velocità minima di accesso a Internet a 80 megabit al secondo nel servizio universale». Il Consiglio nazionale ha accolto la mozione a grande maggioranza, mentre il Consiglio degli Stati l’ha tenuta in sospeso per attendere a sua volta la discussione dell’iniziativa cantonale 16.306. La CTT-N ha perciò incaricato l’Amministrazione di illustrare entro il prossimo trimestre come si potrebbero attuare le richieste formulate nell’iniziativa. Le proposte dovranno orientarsi alla mozione 20.3915. Considerato che i lavori per attuare l’iniziativa dureranno un certo tempo, la Commissione propone all’unanimità alla propria Camera di prorogare di due anni il termine per elaborare un progetto.
La Commissione ha inoltre deciso senza voti contrari di presentare una mozione di commissione (21.3020) volta a istituire una licenza nazionale di pilota professionale che consenta ai piloti di volare fino all’età di 65 anni.
La Commissione è stata infine informata dal Consiglio federale sulle problematiche e le opportunità specifiche per i singoli vettori di trasporto interessati dall’attuazione della nuova politica climatica della Svizzera.