Negli scorsi anni sono stati elaborati nuovi modelli per il finanziamento del traffico viaggiatori e per l’organizzazione del trasporto delle merci su rotaia. Nel novembre 2016 il Consiglio federale ha sottoposto al Parlamento un messaggio (16.080) concernente l’indennizzo delle prestazioni del traffico regionale viaggiatori per gli anni 2018-2021. Inoltre, ha proposto d’istituire un credito d’impegno di una durata di quattro anni che mira a modificare la legislazione relativa al contributo della Confederazione al TRV – compito che quest’ultima svolge assieme ai Cantoni – con l’obiettivo di aumentare la sicurezza in materia di pianificazione per tutti gli attori coinvolti. Il Consiglio federale prevede un importo di quasi 4 miliardi di franchi per gli anni 2018 – 2021.
In merito a questo progetto la Commissione ha sentito rappresentanti dei Cantoni (Conferenza dei direttori cantonali dei trasporti pubblici) e delle imprese ferroviarie (Unione dei trasporti pubblici). Ha constatato che tutte le parti coinvolte sostengono, in linea di principio, le proposte del Consiglio federale. Divergenze regnano invece sull’importo del contributo della Confederazione. La Commissione ha respinto con 12 voti contro 1 una proposta di ridurre l’importo indicato dal Consiglio federale. Con 7 voti contro 5 ha invece appoggiato la proposta dei Cantoni e delle imprese ferroviarie di aumentare il credito d’impegno di 144 milioni di franchi. La maggioranza sostiene che il valore aggiunto del potenziamento delle infrastrutture potrà essere sfruttato anche con un’offerta d’esercizio più attrattiva. Dal canto loro, Cantoni e imprese ferroviarie investirebbero un importo ben superiore a quello concesso dalla Confederazione e occorrerebbe che l’offerta si sviluppi in tutto il Paese e in particolare nelle regioni periferiche. Pertanto, la maggioranza propone di aumentare il credito d’impegno fino a un totale di 4104 milioni di franchi. La minoranza respinge invece un ulteriore aumento del credito. Come il Consiglio federale, rammenta la situazione finanziaria a livello federale. Reputa irresponsabile aumentare le spese a una voce di bilancio che ha già registrato una forte crescita; ritiene altresì che questo importo supplementare sia inutile e che i quasi quattro miliardi di franchi siano sufficienti a garantire un traffico regionale eccellente.
L’iniziativa popolare «Sì all’abolizione del canone radiotelevisivo (Abolizione del canone Billag) (16.071)», depositata l’11 dicembre 2015, mira ad abolire il canone di ricezione versato alle emittenti radiotelevisive titolari di una concessione con mandato di prestazioni. Durante la seduta del 30 gennaio 2017, la Commissione ha ascoltato gli autori dell’iniziativa, i rappresentanti della Billag SA, i rappresentanti delle organizzazioni per la protezione dei consumatori e dei sindacati, i rappresentanti dei media regionali e della SSR e i rappresentanti dell’economia. La Commissione deciderà in merito all’iniziativa popolare durante la seduta del prossimo 20 febbraio.
La Commissione si è anche occupata delle sfide e delle prospettive che si profilano per il servizio postale in Svizzera. Ha discusso con la direzione della Posta svizzera e con il direttore dell’Ufficio federale della comunicazione, che ha commentato il rapporto di valutazione del Consiglio federale sulla legislazione postale. La Commissione ritiene che la garanzia di avere in tutto il Paese servizi postali di grande qualità sia un atout da preservare e, al riguardo, La Posta può e deve assumere un ruolo di primo piano. La Commissione riconosce che i cambiamenti devono essere possibili ma auspica che sia indispensabile definire criteri trasparenti per il futuro e una comunicazione che ponga l’accento sul cliente. La Commissione riprenderà l’analisi delle proposte del Consiglio federale e la discussione con le varie parti coinvolte in una delle sue prossime sedute e si esprimerà anche in merito ad eventuali sviluppi legislativi.
La Commissione ha esaminato due iniziative cantonali presentate dal Cantone Ticino. Con 6 voti contro 4 e 0 astensioni, ha proposto di non dare seguito alla prima che chiedeva una rete di strade nazionali capillare e completa (16.305). Infatti, la Commissione rileva che quanto chiesto dagli autori dell’iniziativa sarà soddisfatto da un lato con il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) e, dall’altro, che le priorità saranno ridefinite nel prossimo programma. Con 7 voti contro 1 e 2 astensioni, la Commissione non ha neppure dato seguito alla seconda iniziativa (16.306 s Iv. Ct. TI. Garantire un’offerta capillare di servizi di banda ultra larga su tutto il territorio nazionale). Ha preso atto del fatto che un progetto di legge sulle telecomunicazioni sarà sottoposto al Parlamento nell’autunno 2017 e considera pertanto che la problematica sollevata dal Cantone Ticino potrà essere trattata in questo contesto.
La Commissione ha anche trattato due mozioni. Con 9 voti contro 0 e 1 astensione ha proposto alla sua Camera di respingere la mozione Rime (15.3081 n Mo. Consiglio nazionale (Rime). Trasporto di legname. Aumentare il peso complessivo ammesso da 40 a 44 tonnellate). Ha inoltre proposto all’unanimità di respingere la mozione Regazzi (15.3185 n Mo. Consiglio nazionale (Regazzi). Ridurre le code al mattino). La Commissione ritiene che ridurre di un’ora il divieto di circolazione notturno (attualmente dalle 22.00 alle 5.00) non permetterà di diminuire le code al mattino.