La Delegazione parlamentare svizzera presso l’Assemblea parlamentare dell’OSCE (AP OSCE), diretta dal consigliere agli Stati Josef Dittli, parteciperà alla 20a Riunione invernale dell’Assemblea interparlamentare. Questa riunione ha luogo quest’anno dal 24 al 26 febbraio, in forma di videoconferenze. Le conseguenze della pandemia di COVID-19 su tutto il settore della sicurezza hanno un posto centrale nelle discussioni.

Quest’anno le discussioni della Riunione invernale dell’AP OSCE saranno incentrate sulle ripercussioni della pandemia di COVID-19 sull’economia, sulla democrazia e sui diritti umani. Questa riunione, che va annoverata fra le tre riunioni statutarie annuali dell’Assemblea parlamentare, riunirà online circa 270 parlamentari.

I membri della Delegazione svizzera focalizzeranno l’attenzione sul Codice di condotta relativo agli aspetti politico-militari della sicurezza, adottato nel 1994 dagli Stati membri dell’OSCE. Questo strumento internazionale, prediletto dalla Svizzera, assume una pertinenza ancora maggiore nel quadro della crisi sanitaria attuale. Infatti le misure eccezionali messe in atto nella maggior parte degli Stati membri dell’OSCE per lottare contro il propagarsi della pandemia hanno modificato l’equilibrio dei poteri. In numerosi Paesi le forze armate sono state peraltro chiamate ad assicurare, al fianco delle autorità civili, il rispetto da parte dei cittadini delle decisioni prese dai Governi. In questo contesto il Codice di condotta relativo agli aspetti politico-militari della sicurezza rammenta ai parlamentari i loro doveri in materia di controllo democratico delle decisioni governative applicabili ai settori della sicurezza.

I membri della Delegazione ritorneranno d’altro canto sulle ripercussioni economiche disastrose della crisi sanitaria nella zona OSCE. Menzioneranno le iniziative concrete della Svizzera intese ad attenuare le conseguenze sulle popolazioni dei Paesi più poveri e discuteranno con i loro omologhi delle strategie da attuare per poter prevedere un’uscita dalla crisi.

I membri della Delegazione insisteranno infine sulla necessità di garantire, anche in situazioni di crisi, il buon funzionamento delle istituzioni democratiche e la partecipazione della cittadinanza ai processi decisionali e alle elezioni. In questo contesto l’accento sarà posto sull’importanza di mantenere in ogni circostanza le libertà di espressione e di riunione e sulle possibilità offerte dal voto per corrispondenza, in modo da favorire la partecipazione dei cittadini anche in periodi di crisi.

Oltre al suo presidente, il consigliere agli Stati Dittli (PLR/UR), la Delegazione sarà composta dai consiglieri agli Stati Marco Chiesa (UDC/TI) e Daniel Fässler (Alleanza del centro/AI), come pure dai consiglieri nazionali Ida Glanzmann-Hunkeler (Alleanza del centro/LU) e Claudia Friedl (PSS/SG).