Con 11 voti contro 0 e 2 astensioni, la Commissione ha deciso di non togliere dal ruolo il disegno di revisione del diritto in materia di prescrizione (13.100). Contrariamente all’omologa Commissione del Consiglio nazionale, essa è convinta che tale revisione resti necessaria, anche dopo l’istituzione del Fondo per le vittime dell’amianto (EFA).

​La Commissione ha sentito il consiglio di fondazione dell’EFA e ha condotto intense discussioni sul diritto in materia di prescrizione. La Commissione ritiene che la revisione del diritto in materia di prescrizione non debba essere ridotta alla questione dei danni tardivi causati dall’amianto: l’obiettivo dei lavori legislativi è piuttosto quello di elaborare una soluzione applicabile a tutti i danni alle persone con un lungo periodo di latenza. Soltanto così sarà possibile tenere conto anche di rischi futuri e risolvere in modo duraturo la problematica legata ai danni che si rivelano dopo la decorrenza dei termini di prescrizione. Il disegno governativo comprende miglioramenti che già godono del consenso di entrambi i Consigli: stralciando dal ruolo la revisione tutti i progressi compiuti risulterebbero vani.

Con la revisione del diritto in materia di prescrizione la Commissione vuole garantire la certezza del diritto. L’attuale indeterminatezza giuridica in materia di prescrizione messa in luce dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU) dissuade i potenziali donatori dal contribuire al Fondo per le vittime dell’amianto ed è dannosa per la piazza economica svizzera. Con il perdurare dell’attuale incertezza giuridica l’esistenza della Fondazione per le vittime dell’amianto è a rischio: attraverso un disciplinamento normativo chiaro la Commissione intende pertanto creare le condizioni quadro necessarie alla sopravvivenza della Fondazione.

Nell’ambito della corrente revisione, per la Commissione è importante tenere conto delle critiche che la Corte EDU ha espresso riguardo al diritto svizzero in materia di prescrizione. Le critiche della Corte EDU vertono sull’accesso ai tribunali negato alle vittime le cui pretese sono prescritte prima che queste vengano a conoscenza dei danni patiti. La Commissione ritiene che simili casi non riguardino esclusivamente i danni tardivi causati dall’amianto. Le critiche della Corte EDU non si limitano alla problematica dei danni causati dall’amianto e la creazione della Fondazione EFA non costituisce una risposta sufficiente: tale Fondazione non permette inoltre di contemplare la totalità dei danni tardivi causati dall’amianto. La Commissione intende pertanto tenere conto della sentenza della Corte EDU nell’ambito della revisione del diritto in materia di prescrizione, impedendo in tal modo futuri processi e condanne.
Poiché la Commissione non acconsente allo stralcio dal ruolo, l’oggetto torna alla Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale per la prosecuzione dell’eliminazione delle divergenze.

Salari dei giudici: la Commissione sostiene il progetto del Consiglio nazionale

La Commissione è entrata in materia all’unanimità sul progetto del Consiglio nazionale volto ad attuare l’iniziativa parlamentare 16.400, concernente la retribuzione dei giudici ordinari del Tribunale penale federale e del Tribunale federale dei brevetti nonché dei giudici del Tribunale amministrativo federale. Anch’essa ritiene che sia opportuno eliminare rapidamente le attuali disparità salariali tra alcuni giudici eletti di recente e altri giudici in carica da più tempo. Con 8 voti contro 4 la Commissione ha respinto una proposta volta a introdurre un salario unico. Nel voto sul complesso la Commissione propone, con 9 voti contro 0 e 3 astensioni, di adottare la soluzione del Consiglio nazionale, che prevede tre livelli salariali in funzione dell’età e dell’esperienza.

Approvate le modifiche delle norme sul fallimento nell’ambito del diritto internazionale privato

Nel voto sul complesso, la Commissione ha approvato senza voti contrari e con 1 astensione il disegno del Consiglio federale concernente l’adeguamento del diritto internazionale privato in materia di fallimento e concordato (17.038 s Legge federale sul diritto internazionale privato. Capitolo 11: Fallimento e concordato). Scopo del disegno è semplificare la procedura di riconoscimento dei decreti stranieri di fallimento e migliorare la posizione dei creditori delle succursali svizzere di una società straniera insolvente.

GRECO: 4° rapporto di valutazione sulla Svizzera

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati ha preso atto del rapporto del gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) concernente la prevenzione della corruzione dei parlamentari, dei giudici e dei procuratori. Dopo aver assistito a una presentazione del rapporto e dopo aver sentito il presidente del Tribunale federale Ulrich Meyer, la Commissione ha discusso delle raccomandazioni del GRECO. Essa è cosciente degli aspetti sollevati dal GRECO, ma ritiene tuttavia che il sistema svizzero funzioni bene e corrisponda alle specificità istituzionali del Paese.

Collegamento di tutti i registri delle esecuzioni

La Commissione ha deciso all’unanimità di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Hess Erich (16.405) «Collegamento di tutti i registri delle esecuzioni». Prima di decidere come procedere nell’ambito del collegamento dei registri delle esecuzioni la Commissione attende che il Consiglio federale presenti il suo rapporto relativo al postulato Candinas (12.3957) «Arginare il turismo dei debitori».

Prima deliberazione concernente l’iniziativa per l’autodeterminazione e l’iniziativa per imprese responsabili

Nell’ambito di una prima deliberazione la Commissione si è occupata di due iniziative popolari che il Consiglio federale raccomanda di respingere senza controprogetto [17.046 s Il diritto svizzero anziché giudici stranieri (Iniziativa per l’autodeterminazione). Iniziativa popolare e 17.060 s Per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente. Iniziativa popolare]. Per farsi un quadro più preciso la Commissione sentirà, oltre ai rispettivi comitati d’iniziativa, rappresentanti del mondo scientifico, economico e della società civile.

La Commissione si è riunita il 26 e 27 ottobre 2017 a Locarno, luogo di domicilio del suo presidente, alla presenza della consigliera federale Simonetta Sommaruga, ed è stata ricevuta a cena su invito del presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino Manuele Bertoli e del cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri.