La Commissione ha esaminato tre iniziative parlamentari dello stesso tenore concernenti il
ripristino della pace fra i partner tariffali e ha deciso con 13 voti contro 11 e 1 astensione di darvi seguito. Le iniziative del Gruppo liberale radicale
(15.402 n), del consigliere nazionale Lorenz Hess
(15.404 n) e della consigliera nazionale Verena Herzog
(15.406 n) chiedono che i Governi cantonali e il Consiglio federale non abbiano alcuna competenza per autorizzare o fissare convenzioni tariffali, strutture tariffali e prezzi. Secondo la maggioranza della Commissione si tratta di limitare i molteplici ruoli dei Cantoni nel sistema sanitario. Se i partner tariffali non si accordano, la decisione dovrebbe essere presa da tribunali arbitrali specializzati istituiti dagli stessi partner tariffali. Questo consentirebbe di accelerare le procedure talvolta molto lunghe. Le decisioni dei tribunali arbitrali dovrebbero poter essere impugnate dinanzi al Tribunale amministrativo federale. La minoranza della Commissione respinge un simile cambiamento di sistema e ricorda che proprio le trattative in corso sul tariffario medico Tarmed dimostrano quanto i conflitti d’interesse tra i partner tariffali possono essere forti. In una seconda fase la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati prenderà posizione sulle iniziative.
Con 15 voti contro 9 la Commissione ha dato seguito all’Iv. Pa. Bulliard. Chi assiste i propri congiunti deve avere diritto agli accrediti per compiti assistenziali in ogni caso di invalidità riconosciuta (15.424 n). Colmare in modo così mirato le lacune per chi assiste i propri congiunti verrebbe a costare all’incirca 1 milione di franchi all’anno.
Con 13 voti contro 8 e 2 astensioni la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa parlamentare
Ruiz Rebecca. Aumento degli assegni familiari (15.405 n). La maggioranza della Commissione è convinta che il costo derivante dall’aumento dell’assegno per i figli e dell’assegno di formazione di 50 franchi ciascuno (763 milioni supplementari) non si giustifichi, perché lo sgravio che ne deriverebbe per le famiglie avrebbe un impatto poco significativo sul tenore di vita. Spetta inoltre ai Cantoni adeguare al bisogno gli importi minimi degli assegni familiari. Una minoranza sostiene la richiesta dell’iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Ruiz, perché ritiene che per le famiglie in condizioni modeste l’aumento degli assegni familiari sia una necessità.
La Commissione propone all’unanimità di non dare seguito all’Iv. Ct. TG. Completamento dell'articolo 25a LAMal concernente il finanziamento delle cure (14.317 s). Essa ha deciso, con 13 voti contro 9 e 2 astensioni, di presentare invece un postulato della Commissione. Il Consiglio federale è invitato a illustrare in che modo l’aumento dei costi delle cure possa essere cofinanziato equamente dagli assicuratori malattia, dalle persone bisognose di cure e dai poteri pubblici e in che modo i contributi dell’assicurazione malattie alle cure possano essere adeguati periodicamente al rincaro.
La Commissione ha nuovamente dedicato una parte importante della seduta all’esame dell’oggetto
Previdenza per la vecchiaia 2020. Riforma (14.088 s). I lavori procedono come previsto affinché l’oggetto possa essere esaminato nella sessione autunnale. Visto che si tratta ancora della prima lettura, le decisioni hanno carattere provvisorio. La Commissione informerà il pubblico in merito alle proprie proposte una volta conclusa la seconda lettura.
Presieduta da Ignazio Cassis (PLR, TI) e da Thomas de Courten (UDC, BL), la Commissione si è riunita a Berna il 12 e il 13 maggio 2016. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.
Berna, 13 maggio 2016 Servizi del Parlamento