Chi non intende donare i propri organi dopo la morte dovrà dichiararlo formalmente quando è ancora in vita. In mancanza di una dichiarazione, la facoltà di prendere una decisione andrà conferita agli stretti congiunti. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) ha approvato, con alcune precisazioni, la soluzione del consenso presunto in senso lato, proposta dal Consiglio federale quale controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Favorire la donazione di organi e salvare vite umane».

Dopo essere entrata in materia, in occasione della sua ultima seduta, sul controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Favorire la donazione di organi e salvare vite umane» (20.090), la Commissione ha condotto la deliberazione di dettaglio sulla relativa modifica della legge sui trapianti. Con 21 voti contro 0 e 3 astensioni si è espressa a favore della soluzione del consenso presunto in senso lato, apportando diverse precisazioni. Secondo la CSSS-N nella legge va menzionata esplicitamente la possibilità di acconsentire alla donazione di organi. Occorre altresì stabilire in modo chiaro che la volontà del defunto è prioritaria rispetto a quella degli stretti congiunti. Se la decisione concernente la donazione di organi è stata affidata a una persona di fiducia, quest’ultima prende il posto degli stretti congiunti.

Con 13 voti contro 10 e 1 astensione, la Commissione ha deciso di non completare la soluzione del consenso presunto con un modello di dichiarazione con cui ognuno verrebbe regolarmente esortato a rilasciare una dichiarazione concernente la sua volontà di donare gli organi. Sono state in seguito respinte anche altre proposte volte a favorire la disponibilità alla donazione di organi o ad alleggerire le esigenze in materia di documentazione. Queste richieste saranno presentate alla Camera sotto forma di proposte di minoranza.

Sapendo che il comitato ritirerebbe la propria iniziativa qualora la soluzione del consenso presunto in senso lato fosse inserita nella legge, la Commissione, con 11 voti contro 10 e 2 astensioni, propone alla propria Camera di raccomandare l’accettazione dell’iniziativa popolare.

La CSSS-N chiarirà gli ultimi dettagli nella sua seduta di marzo, in modo che l’oggetto sia pronto per la sessione speciale di maggio.

La necessità di riforma del 2° pilastro è fondamentalmente incontestata

La Commissione è entrata in materia all’unanimità sul disegno di riforma della LPP
(20.089 n) presentato dal Consiglio federale. La riforma è volta a riequilibrare e a modernizzare il sistema delle casse pensioni alla luce dell’aumento della speranza di vita, dei mutamenti avvenuti nelle carriere professionali degli assicurati e dei tassi d’interesse costantemente bassi. La Commissione si è trovata sostanzialmente d’accordo sulla necessità di elaborare una riforma mirata e in grado di ottenere il consenso della maggioranza. All’inizio del dibattito è stata condotta una lunga serie di audizioni con i Cantoni, partner sociali, associazioni del settore, organizzazioni femminili ed esperti. La Commissione ha incaricato l’Amministrazione di svolgere ampi approfondimenti, così da disporre di solide basi decisionali in vista della deliberazione di dettaglio.

Coronavirus: la Commissione si attende una strategia d’uscita

Se sulla base delle sue valutazioni politico-sanitarie dovesse giungere alla conclusione che il 1° marzo 2021 non sono possibili allentamenti delle restrizioni economiche, il Consiglio federale dovrebbe sottoporre al Parlamento il proseguimento delle misure, inclusa una strategia di uscita e misure di compensazione per le perdite economiche, affinché il Legislativo avvii un dibattito ed eventualmente prenda una decisione. È questo il senso dell’invito che la Commissione ha indirizzato al Consiglio federale in una lettera. La CSSS-N attira l’attenzione del Governo anche sulla mozione da essa presentata, relativa al sostegno agli istituti di cura e alla messa a disposizione di sufficienti capacità per i reparti di cure intense (21.3003).

La Commissione sostiene all’unanimità la mozione Consiglio degli Stati (Ettlin Erich) Trarre insegnamenti dalla pandemia di Covid-19 per il sistema sanitario svizzero (20.3282).

Altri oggetti

Con 14 voti contro 10 e 1 astensione, la Commissione propone di respingere la mozione   Consiglio degli Stati (Carobbio Guscetti). In Svizzera si devono formare più medici (20.3425 s), poiché, grazie al programma speciale deciso nel 2016, il numero dei posti di formazione nella medicina umana sarà aumentato. La minoranza della Commissione ritiene invece necessarie misure innovative al fine di contrastare la futura penuria di medici di famiglia che si sta delineando.

Con 16 voti contro 8 la Commissione propone inoltre di accogliere la mozione Consiglio degli Stati (Müller Damian). Trasparenza sulle casse di disoccupazione (20.3665 s).

Con 17 voti contro 8 la Commissione ha deciso di presentare la mozione Rendite sicure grazie a una gestione competente e globale dei fondi delle casse pensioni (21.3017) con cui incarica il Consiglio federale di modificare in modo mirato e adeguare alle sfide attuali l’ordinanza sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (OPP 2).

La Commissione è infine stata informata in merito alla nuova ordinanza sulle sperimentazioni pilota con la canapa. Con 14 voti favorevoli e 10 contrari raccomanda al Consiglio federale di consentire la partecipazione a queste sperimentazioni anche alle persone domiciliate nel Cantone in cui si trova il Comune dove ha luogo una sperimentazione pilota.

Presieduta dalla consigliera nazionale Ruth Humbel (PPD, AG), la Commissione si è riunita a Berna il 4 e 5 febbraio 2021. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.