Nell’ambito della riforma delle PC la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) intende discutere anche la questione degli importi massimi riconosciuti per le spese di pigione. Questa decisione di principio è stata presa in vista della deliberazione di dettaglio dopo la sessione primaverile.

​Gli importi massimi riconosciuti per le spese di pigione nel calcolo delle prestazioni complementari (PC) sono stati adeguati l’ultima volta nel 2001. In quel periodo, le pigioni massime coprivano i canoni di locazione effettivi nella misura dell’89 per cento per le persone sole beneficiarie di PC. Da allora questo valore è ormai sceso al 70 per cento (base di dati 2015). Per le coppie e le famiglie i tassi di copertura sono ancora più bassi. Per tale ragione nel dicembre 2014 il Consiglio federale ha proposto al Parlamento di aumentare gli importi massimi riconosciuti per le spese di pigione. L’oggetto corrispondente (14.098 n) è pendente nella Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) che, nel gennaio 2017, ha raccomandato alla CSSS-S di integrare dal profilo materiale la questione degli importi massimi riconosciuti per le spese di pigione nella riforma completa delle PC (16.065 s), non ancora trattata dalla CSSS-S. Questo modo di procedere favorirebbe una visione generale evitando perdite di tempo. La Commissione ha dunque deciso, senza voti contrari, di inserire la questione degli importi massimi riconosciuti nella deliberazione di dettaglio sulla riforma delle PC.

Audizioni sugli invii di dati all’UFSP

La Commissione ha iniziato l’esame preliminare concernente l’attuazione dell’Iv. Pa. Per la protezione della personalità anche nella vigilanza sull'assicurazione malattie (16.411 s; Eder), intesa a garantire la legittimità e la proporzionalità nel caso in cui gli assicuratori siano chiamati a fornire dati anonimizzati sui propri assicurati all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). La Commissione ha sentito gli attori interessati: le associazioni mantello degli assicuratori, l’istituto specializzato nel trattamento di dati SASIS, nonché il perito interpellato da Santésuisse, il prof. Thomas Gächter, l’associazione professionale dei medici (FMH), l’Organizzazione svizzera dei pazienti (SPO), nonché l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza. La Commissione intende istituire una sottocommissione per l’ulteriore elaborazione di un progetto di legge.

La Commissione ha in seguito discusso l’iniziativa del Cantone di Turgovia Complemento all’articolo 64a della legge federale sull’assicurazione malattie concernente l’esecuzione dell’obbligo di pagare i premi da parte degli assicurati (16.312 s) e sentito a questo proposito una rappresentanza del Cantone di Turgovia. Il disciplinamento vigente prevede che i Cantoni assumano l’85 per cento dei crediti per gli assicurati che non pagano i propri premi, senza tuttavia disporre di un attestato di carenza beni. L’iniziativa del Cantone di Turgovia è intesa a fare in modo che vi sia un cambiamento del creditore, vale a dire dagli assicuratori ai Cantoni, qualora questi ultimi si assumano il 90 per cento dei crediti. Lo scopo è evitare che i Cantoni sottostiano all’obbligo di pagamento senza poter influire sulla riscossione dei crediti corrispondenti. La Commissione ha deciso di sentire il parere della Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) prima di prendere una decisione.

La Commissione ha infine esaminato il progetto di ordinanza, che attua la modifica della legge sul libero passaggio, la quale mette a disposizione degli assicurati delle casse pensioni, i quali possono sostenere anche rischi di perdite, un ventaglio più ampio di strategie d’investimento. Essa raccomanda al Consiglio federale di rinunciare alla definizione specifica di adeguatezza riferita ai piani previdenziali con strategia d’investimento a scelta, definizione a suo parere non necessaria. Essa suggerisce inoltre che non sia l’istituto di previdenza, come stabilisce il progetto, bensì la singola cassa pensioni a poter proporre fino a 10 strategie d’investimento.

Presieduta dal consigliere agli Stati Konrad Graber (PPD, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 13 febbraio 2017. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.