La Commissione ha continuato le sue deliberazioni sul limite di spesa dell’esercito 2025-2028. Già nella sua seduta di giugno, con 15 voti contro 8 aveva chiesto di aumentarlo da 25.8 a 29.8 miliardi di franchi. Nella sua seduta odierna, la CPS-N ha analizzato le diverse possibilità di compensare questo aumento delle spese. Con 12 voti contro 12 e il voto decisivo della presidente, la Commissione ha deciso di non prevedere alcuna compensazione, bensì di creare un fondo temporaneo per l’esercito. Tale fondo andrebbe alimentato tramite mutui di tesoreria limitati a 10 miliardi di franchi, concessi al massimo fino al 2035 e da ripagare entro il 2045 dal budget ordinario dell’esercito (1 per cento del PIL). Ulteriori fonti di alimentazione del fondo sarebbero i mezzi provenienti dal budget ordinario dell’esercito a seguito di trasferimenti di credito nel corso dell’anno nonché quelli derivanti da entrate ordinarie come il ricavato della vendita di materiale dell’esercito, della messa fuori servizio di sistemi, della vendita di immobili o da risparmi interni dell’esercito. Non è quindi stato accolto il piano alternativo di compensazione, che prevedeva di compensare o finanziare come descritto di seguito i mezzi supplementari necessari per gli investimenti nel settore dell’armamento: 1) attraverso maggiori entrate derivanti dalla riduzione della quota dei Cantoni sulle entrate dell’imposta federale diretta, 2) con un aumento dell’efficienza dell’Aggruppamento Difesa e di Armasuisse, 3) tramite compensazioni nel quadro della collaborazione internazionale e 4) tramite compensazioni nelle spese per il personale in tutti i dipartimenti, eccetto l’Aggruppamento Difesa e armasuisse. A seguito dell’esiguo scarto con cui è stata presa la decisione a favore del fondo per l’esercito, il decreto federale concernente il limite di spesa dell’esercito è stato respinto nella votazione sul complesso con 15 voti contro 8 e 1 astensione. Secondo la Legge sul Parlamento, tale decisione equivale a una non entrata in materia (art. 74 cpv. 5). Tuttavia, nel caso in cui la Camera decidesse l’entrata in materia, la Commissione propone di trattare i due piani (cfr. allegato in tedesco e francese).
La CPS-N ha inoltre ripreso le deliberazioni sul decreto federale concernente i parametri fondamentali per l’orientamento dell’esercito. Già in giugno la Commissione si era detta favorevole a rafforzare la capacità di difesa dell’esercito tenendo conto di un contesto di conflitto ibrido. Nella sua seduta odierna ha esaminato diverse proposte volte ad apportare delle aggiunte o a precisare ulteriori parametri fondamentali. Con 21 voti contro 4 la Commissione si è espressa per l’introduzione nei parametri fondamentali dell’ambito dell’efficacia nello spazio cosmico, vista la crescente importanza militare di questo ambito. Con 13 voti contro 12 la CPS-N chiede inoltre un forte potenziamento dell’efficacia e della protezione dei sistemi di informazione e comunicazione. La Commissione ha respinto numerose proposte e presentato diverse proposte di minoranza. Nella votazione sul complesso la CPS-N ha quindi accolto il decreto federale con 10 voti contro 7 e 8 astensioni.
Con queste decisioni la CPS-N ha terminato le sue deliberazioni. Il messaggio sull’esercito 2024 sarà trattato dal Consiglio nazionale durante la sessione autunnale.
Legge sui dati dei passeggeri aerei: iniziate le deliberazioni
La CPS-N propone all’unanimità di entrare in materia sulla legge sui dati dei passeggeri aerei (LDPA; 23.079). La Commissione accoglie favorevolmente il fatto che la LDPA contribuisca a combattere il terrorismo e altre gravi forme di criminalità e sostenga la piazza economica svizzera. La nuova legge disciplina la comunicazione dei dati dei passeggeri aerei alle autorità da parte delle compagnie aeree e permette di istituire in Svizzera un sistema nazionale per il trattamento dei dati dei passeggeri aerei («Passenger Name Record», PNR). La CPS-N sottolinea che in assenza di un proprio sistema PNR, la Svizzera rischierebbe di diventare una falla nella sicurezza in Europa e subirebbe notevoli ripercussioni negative anche a livello di politica economica, estera e dei trasporti. Diversi membri della Commissione reputano tuttavia che l’attenzione rivolta ai diritti individuali fondamentali sia insufficiente, ritengono poco trasparenti i nuovi meccanismi di sorveglianza e criticano la conservazione preventiva dei dati in assenza di un sospetto di terrorismo. Una proposta di rinviare il progetto al Consiglio federale è stata respinta con 22 voti contro 3. Con 13 voti contro 11 e 1 astensione è stata inoltre respinta la richiesta di incaricare l’Amministrazione di elaborare una proposta concettuale che non prevedesse la conservazione preventiva dei dati. Prima di prendere la sua decisione, la Commissione ha sentito le cerchie interessate. Le deliberazioni di dettaglio relative alla LDPA sono previste nel quarto trimestre del 2024 e riguarderanno in particolare questioni concernenti la protezione dei dati, la tutela dei diritti della personalità nonché i costi d’attuazione. Sarà anche discussa l’opportunità di soluzioni specifiche per la Svizzera («Swiss Finish»).
Obbligo di notifica in caso di procedimenti penali contro minorenni per reati di terrorismo
Alla luce dell’aumento dei minorenni radicalizzati, la CPS-N ha deciso all’unanimità di depositare una mozione (24.3819) volta a istituire l’obbligo di notificare alla Confederazione l’apertura, da parte delle autorità cantonali, di un procedimento penale contro minorenni per reati di terrorismo. Secondo la Commissione, un tale obbligo di notifica permetterà alle autorità federali di disporre di una panoramica completa sui reati di terrorismo e rafforzerà quindi ulteriormente la lotta al terrorismo su scala nazionale. In precedenza la Commissione era stata informata sulla minaccia terroristica attuale.
Durante la seduta la Commissione ha anche ricevuto informazioni in merito alla situazione attuale in Vicino Oriente e agli sviluppi della guerra in Ucraina.
Presieduta dalla consigliera nazionale Priska Seiler Graf (PS, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 12 e il 13 agosto 2024. A parte della seduta erano presenti la presidente della Confederazione Viola Amherd, responsabile del DDPS, e il consigliere federale Beat Jans, responsabile del DFGP.