La cosiddetta interoperabilità collega tra di loro i sistemi d’informazione dell’UE in modo da consentire alle autorità di controllo delle frontiere, migratorie e di perseguimento penale di accedere ai sistemi rilevanti tramite un unico portale di ricerca. La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) è entrata in materia senza controproposte sul progetto corrispondente (20.070), approvandolo con 20 voti contro 0 e 4 astensioni. Il Consiglio nazionale si pronuncerà presumibilmente nella sessione invernale.

Nella lotta alla criminalità e nella gestione della migrazione, la Svizzera si trova davanti a sfide di carattere transnazionale. È quindi indispensabile che le autorità svizzere possano collaborare a stretto contatto e scambiare rapidamente informazioni con gli altri Stati Schengen. La CPS-N ritiene che il collegamento previsto dei sistemi d’informazione europei consentirà di rendere i controlli più efficienti, di agevolare l’attività delle autorità di sicurezza nonché di migliorare la sicurezza nello Spazio Schengen, e quindi anche in Svizzera. Oltre a semplificare l’accesso, il collegamento dei sistemi consentirà di confrontare e mettere in relazione i dati. L’interoperabilità lascerà invariati i diritti di accesso delle autorità ai singoli sistemi.

Nella deliberazione di dettaglio la Commissione ha accolto all’unanimità una proposta volta a integrare in questo progetto il sistema ETIAS (20.027), il quale non era stato inserito nel messaggio sull’interoperabilità (20.070) poiché al momento del licenziamento di quest’ultimo da parte del Consiglio federale il progetto ETIAS non era ancora stato approvato dal Parlamento. Con 15 voti contro 8 la CPS-N ha respinto una proposta intesa a inserire nella legge disposizioni volte a evitare le discriminazioni. La maggioranza della Commissione osserva che disposizioni in tal senso sono già previste in altri disciplinamenti. Una minoranza porterà la proposta dinanzi alla Camera. Ulteriori proposte discusse durante le deliberazioni sono state respinte o ritirate.

Approvvigionamento economico del Paese

In un contesto caratterizzato dalla pandemia di COVID-19 la Commissione ha esaminato, assieme al capo del DEFR, la situazione generale in materia di approvvigionamento economico del Paese e si è occupata della mozione Minder «Assicurare l’approvvigionamento nazionale svizzero in caso di crisi molto gravi» (20.3906) e della mozione Häberli-Koller «Basi essenziali. Ridurre la dipendenza economica» (20.3268). È stata soprattutto la dipendenza dalle catene internazionali di produzione e fornitura di beni essenziali, emersa in tutta la sua evidenza durante la pandemia, a fornire materiale di discussione alla Commissione. Per ridurre questa dipendenza e meglio garantire la sicurezza dell’approvvigionamento nelle future crisi la CPS-N propone, con 13 voti contro 11, di accogliere la mozione Häberli Koller 20.3268. In precedenza aveva respinto, sempre con 13 voti contro 11, la proposta di trasformarla in un mandato di esame. Una minoranza chiede di respingere la mozione, adducendo che vi sono già gli strumenti necessari per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e che attualmente è già in corso una verifica sugli stessi. La Commissione propone inoltre, con 18 voti contro 5 e 1 astensione, di respingere la mozione Minder 20.3906 poiché ritiene più efficace adeguare gli strumenti esistenti piuttosto che introdurre l’obbligo di produrre nel Paese.

Altri temi trattati

La Commissione si è inoltre occupata di cibersicurezza e ha preso atto dei rapporti del Consiglio federale in materia di ciberstrategia (17.3508, 18.3003, 16.4073), di Internet delle cose (17.4295, 19.3199) e dell’obbligo di segnalazione per le infrastrutture critiche (17.3475). All’ordine del giorno vi era inoltre un primo bilancio sugli effetti della nuova legge sulle attività informative e un’informazione sull’imminente revisione della legge militare e dell’ordinanza sull’organizzazione dell’esercito 2023.

Presieduta dalla consigliera nazionale Ida Glanzmann, la Commissione si è riunita a Berna il 16/17 novembre 2020. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Viola Amherd, responsabile del DDPS, la consigliera federale Karin Keller-Sutter, responsabile del DFGP e il consigliere federale Guy Parmelin, responsabile del DEFR.