Con 11 voti contro 10 e 4 astensioni la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) ha sospeso per un anno al massimo la deliberazione dell’oggetto (22.074). Al DDPS è conferito l’incarico di commissionare uno studio approfondito e indipendente. Tale studio ha lo scopo di esaminare in dettaglio (come la variante sgombero) le varianti colmatura, incapsulamento e sigillatura, con particolare riferimento alle ripercussioni sull’ambiente, sulla popolazione, sui costi e sull’arco temporale del progetto.

La maggioranza della Commissione parte dal presupposto che le varianti colmatura, incapsulamento e sigillatura non sono state sufficientemente approfondite. Con questo approccio la Commissione sottolinea di essere consapevole della particolare responsabilità che deriva dalla sua decisione per il futuro di Mitholz. Nel corso di quest'anno, il comando KAMIR dovrà svolgere il maggior numero possibile di scavi esplorativi per consentire un'analisi approfondita dei rischi.

Nella sua seduta del 20 febbraio la CPS-N ha sentito vari esperti. Le loro spiegazioni hanno portato a una più ampia necessità di informazioni in una maggioranza dei consiglieri nazionali.

Nel dicembre del 1947 nel deposito di munizioni dell’Esercito svizzero situato nella frazione di Mitholz (comune di Kandergrund, Cantone di Berna) ci furono grosse esplosioni che provocarono il parziale crollo dell’impianto e la morte di diverse persone. Sotto le macerie del deposito giacciono ancora circa 3500 tonnellate lorde di munizioni contenenti diverse centinaia di tonnellate di esplosivo.

Introduzione dell’obbligo di segnalare ciberattacchi a infrastrutture critiche

La Commissione propone con 16 voti contro 1 e 6 astensioni di accogliere il progetto teso a modificare la legge sulla sicurezza delle informazioni (LSIn) per introdurvi l’obbligo di segnalare ciberattacchi a infrastrutture critiche (22.073). Quest’obbligo sarà tuttavia tale soltanto nel caso in cui l’attacco abbia conseguenze gravi come la messa in pericolo del funzionamento dell’infrastruttura critica colpita. Il progetto sancisce nella legge anche i compiti del Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC) creato nel 2019. In particolare, l’NCSC dovrà funzionare come servizio centrale a cui segnalare i ciberattacchi.

La maggioranza della Commissione è favorevole alla modifica proposta dal Consiglio federale. Ha anche auspicato andare oltre quanto previsto dal progetto del Governo e ha adottato una proposta tesa a includere nell’obbligo di segnalare non soltanto i ciberattacchi ma anche le vulnerabilità dei sistemi informatici. Ritiene che l’obbligo di segnalare permetterà di avere una visione più chiara della situazione riguardante i ciberattacchi, il che contribuirà a sua volta a migliorare la sicurezza informatica delle infrastrutture critiche. Considera inoltre che, con l’obbligo di segnalare, le organizzazioni vittime di ciberattacchi saranno meno tentate a non denunciarli e a risolvere il problema pagando un riscatto. Una proposta di estendere la scadenza per la segnalazione da 24 a 72 ore è stata respinta con 16 voti contro 7.

Impegno dell’Esercito nell’ambito dell’asilo

La Svizzera deve attualmente far fronte all’arrivo di un numero ingente di richiedenti l’asilo, che si aggiunge alle numerose persone che hanno trovato rifugio in Svizzera in seguito alla guerra in Ucraina. Per sostenere la SEM in questa delicata situazione, il 16 dicembre 2022 il Consiglio federale ha deciso un impiego sussidiario dell’Esercito nell’ambito dell’asilo. Dato che è di durata superiore a tre settimane, tale impiego necessita, conformemente alla legge militare, dell’approvazione dell’Assemblea federale.

La Commissione propone con 18 voti contro 7 di approvare tale impegno, in modo tale che l’Esercito possa sostenere la SEM al massimo sino a fine marzo 2023 (23.018). Possono essere impiegati fino a 500 militari per l’approntamento e la gestione degli alloggi supplementari e per il trasporto di richiedenti l’asilo e di persone in cerca di protezione. L’Esercito fornisce anche un supporto per le prime cure mediche prestate ai richiedenti l’asilo e alle persone in cerca di protezione. Una minoranza della Commissione ritiene invece che l’Esercito dovrebbe concentrarsi sulla sua missione principale, ossia la difesa del Paese, e non assumere compiti riguardanti l’accoglienza dei richiedenti l’asilo o delle persone in cerca di protezione.

La Commissione si è infine informata sulla situazione in Ucraina.

Presieduta dal consigliere nazionale Mauro Tuena (UDC, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 20 e 21 febbraio. A parte della seduta era presente la consigliera federale Viola Amherd, capo del DDPS.