La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) propone all’unanimità alla propria Camera di prorogare per altri quattro anni la legge che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» (17.070). A tal proposito, la Commissione si è informata in merito ai lavori in corso volti a combattere il terrorismo, che ritiene prioritari.

​La legge da prorogare vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate e punisce qualsiasi azione volta a sostenerli. Vi rientrano le attività di propaganda, la raccolta di fondi, i cosiddetti «viaggi della jihad» o il proselitismo. Con questa nuova proroga della legge la Commissione vuole garantire che nell’ambito del perseguimento penale del terrorismo non vi siano lacune nella legislazione in materia fino a quando verranno adottati ed entreranno in vigore ulteriori disegni di legge in corso volti a combattere il terrorismo. Si tratta, nello specifico, di un disegno che inasprisce il complesso di strumenti di diritto penale contro le attività terroristiche e che il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento presumibilmente alla fine del 2018. Grazie a un ulteriore disegno, la polizia deve poter disporre di maggiori strumenti per contrastare le cosiddette persone potenzialmente pericolose al di fuori di un procedimento penale, soprattutto nella fase della radicalizzazione. La Commissione sottolinea l’importanza e l’urgenza di tali disegni.

In considerazione dei lavori correnti, la Commissione propone alla propria Camera di sospendere la trattazione della mozione 17.3583 «Mettere al bando l’organizzazione salafita «Leggi!» e impedire la diffusione di ideologie jihadiste» finché non ci sarà il summenzionato disegno di legge sui provvedimenti di polizia (dal 2019). Le propone poi all’unanimità di respingere la mozione 16.3234 «Per una lotta efficace al terrorismo. Precisare ed estendere il divieto di servizio e arruolamento per servizi militari esteri», poiché ritiene che le attuali basi giuridiche già soddisfino quanto chiede la mozione.

Accordo con l’Austria per la sicurezza dello spazio aereo

La CPS-S propone all’unanimità al proprio Consiglio di approvare un accordo con l’Austria in materia di sicurezza aerea contro le minacce aeree non militari (17.057). La Commissione reputa essenziale la collaborazione con gli Stati limitrofi affinché il nostro Paese possa intervenire già a partire dal confine nazionale e svolgere così in modo efficiente il servizio di polizia aerea. Il nuovo accordo deve consentire alle Forze aeree di entrambi gli Stati di potere avviare provvedimenti già sul territorio dell’altro Stato e scortare aerei attraverso il confine nello spazio aereo di quest’ultimo. In tal modo si colma una lacuna a livello di sicurezza dell’attuale accordo con l’Austria.

Servizio civile

La Commissione propone alla propria Camera di sospendere la trattazione della mozione della CPS-N 17.3006 «Modifica della legge sul servizio civile» e dell’iniziativa 13.308 del Cantone di Vaud «Aprire il servizio civile alle donne su base volontaria». Con 5 voti contro 4 e 2 astensioni, la maggioranza della Commissione desidera attendere che sia pronto il disegno del Consiglio federale concernente la riduzione del numero di ammissioni al servizio civile (probabilmente nella primavera del 2019) prima di decidere in merito alla mozione. Una minoranza si schiera invece contro questa sospensione. La Commissione ha invece proposto all’unanimità di rinviare la decisione sull’iniziativa cantonale 13.308, nell’attesa che si concludano i lavori del Consiglio federale sullo sviluppo a lungo termine del sistema dell’obbligo di prestare servizio.

Altri temi

Per quanto riguarda le questioni relative all’obbligo di prestare servizio, la Commissione è stata informata in merito al rapporto sull’aumento dell’attrattiva del servizio militare (cfr. postulati 17.3001/17.3002). Inoltre, le sono state fornite informazioni d’attualità tra cui l’annunciata visita in Svizzera del presidente statunitense Trump e ha trattato vari temi concernenti la sicurezza cibernetica.

Presieduta dal consigliere agli Stati Josef Dittli (PLR, UR), la Commissione si è riunita a Berna l’11 e il 12 gennaio 2018. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Simonetta Sommaruga, capo del DFGP, il consigliere federale Guy Parmelin, capo del DDPS e il consigliere federale Johann Schneider-Ammann, capo del DEFR.