Con 11 voti contro 0 e 2 astensioni la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) chiede di approvare il credito d’impegno di 2,59 miliardi per lo sgombero dell’ex deposito di munizioni di Mitholz.

Già nella sua seduta dell’11 maggio 2023 la Commissione era entrata in materia all’unanimità sul progetto (22.074). Dopo avere sentito vari esperti nonché alcuni rappresentanti del Comune di Kandergrund e della comunità d’interessi di Mitholz, la Commissione conclude che la situazione attuale nell’impianto e nelle macerie costituisce un rischio inaccettabile. Accoglie con favore il fatto che, dopo le nuove valutazioni del rischio del 2018 e del 2020, siano state esaminate diverse varianti per eliminare i rischi. Alcuni membri della Commissione hanno sottolineato la difficoltà, alla luce di valutazioni controverse di esperti, di rendere politicamente plausibile una complessa questione tecnica di questa dimensione. Inoltre, sono state discusse le sfide legate alla sicurezza dei collaboratori nonché eventuali costi aggiuntivi. La Commissione prende però atto che uno sgombero totale costituisce la soluzione più sicura e sostenibile rispetto ad altre soluzioni. Uno sgombero incompleto lascerebbe aperte le questioni inerenti alla sicurezza a lungo termine e all’inquinamento da sostanze nocive. Nella votazione sul complesso, con 11 voti contro 0 e 2 astensioni la Commissione chiede alla propria Camera di approvare il credito d’impegno. Il progetto verrà discusso dal Consiglio degli Stati nella sessione autunnale.

Via libera all’aumento del limite di spesa dell’esercito

La CPS-S ha trattato in prima lettura il messaggio sull’esercito 2023. Il messaggio (23.025) prevede crediti d’impegno per un totale di circa 1,9 miliardi di franchi per il Programma d’armamento, il Programma degli immobili del DDPS e l’acquisto di materiale dell’esercito. Include anche un aumento del limite di spesa per gli anni 2021–2024 da 21,1 a 21,7 miliardi di franchi.

Dopo essere entrata in materia sui quattro decreti federali contenuti nel progetto, con 11 voti contro 0 e un’astensione la Commissione ha per ora approvato il decreto federale che prevede un aumento del limite di spesa dell’esercito 2021–2024. La maggioranza della Commissione reputa indispensabile un siffatto aumento visto il deterioramento della situazione internazionale in materia di politica di sicurezza.

La CPS-S concluderà l’esame degli altri tre decreti federali nella seduta del 31 agosto 2023, al fine di attendere le prime risposte, da parte dell’esercito, in merito al suo postulato 23.3000 «Rafforzare la capacità di difesa della Svizzera».

Approvazio​ne del credito quadro per i tre Centri ginevrini

La Commissione auspica che la Confederazione continui a sostenere i tre Centri ginevrini, vale a dire il Centro per la politica di sicurezza (GCSP), il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD) e il Centro per la governance del settore della sicurezza (DCAF). Essa propone all’unanimità alla propria Camera di approvare un credito quadro di 129,7 milioni di franchi per il periodo 2024–2027 (22.081). La CPS-S constata che le tre entità sono divenute centri di competenza riconosciuti a livello mondiale e apportino un contributo decisivo in materia di politica estera, di pace e di sicurezza.

La Commiss​​ione è favorevole a un’adesione al meccanismo europeo di protezione civile

La Commissione desidera rafforzare la cooperazione internazionale in materia di protezione civile e di assistenza in caso di catastrofi. Con 10 voti contro 1, propone di accogliere una mozione (22.3904) che incarica il Consiglio federale di depositare una domanda di adesione al meccanismo europeo di protezione civile. La maggioranza della Commissione riconosce infatti che le catastrofi, siano esse di origine naturale o causate dall’uomo, tendono sempre più a oltrepassare le frontiere nazionali e che un rafforzamento della cooperazione internazionale in tale settore è quindi anche nell’interesse della Svizzera.

Altri intervent​i trattati

La CPS-S propone invece di respingere gli altri oggetti legati alla protezione civile. Infatti, con 8 voti contro 0 e 3 astensioni propone di respingere una mozione (22.3662) che mira a obbligare tutti i Comuni del nostro Paese a informare meglio i propri abitanti sull’ubicazione dei rifugi della protezione civile più vicini. La mozione prevede altresì una verifica della qualità dei rifugi e delle loro attrezzature. La maggioranza della Commissione reputa sufficienti le basi legali e le procedure esistente.

Sempre con 8 voti contro 0 e 3 astensioni, la Commissione propone di respingere una mozione (22.3688) che chiede alla Confederazione di provvedere all’acquisizione e al finanziamento dell’equipaggiamento personale per tutti i militi della protezione civile. La maggioranza della Commissione ritiene che la ripartizione degli oneri tra i Cantoni e la Confederazione così come esiste oggi non deve essere modificata.

Per finire, con 7 voti contro 2 e un’astensione la CPS-S propone di respingere la mozione 22.4347, che chiede una maggiore inclusione nell’esercito, nella protezione civile e nel servizio civile. La mozione incarica il Consiglio federale di elaborare le basi legali affinché sia possibile un’attribuzione differenziata delle persone a dette organizzazioni.

In conclusione, la Commissione propone all’unanimità di respingere la mozione 22.4270. La mozione chiede di favorire o sostenere, nel settore della sicurezza, lo sviluppo di prodotti e applicazioni innovativi o nuovi, in particolare nel settore digitale, e l’avvio di progetti di natura imprenditoriale legati a tali prodotti o tecniche. La Commissione prende atto che esistono strutture per organizzare e promuovere l’innovazione nel settore della sicurezza e ritiene pertanto che non vi sia bisogno di ulteriori interventi in questo settore.

Queste varie mozioni saranno dibattute al Consiglio degli Stati nella sessione autunnale 2023.

La Commissione ha poi deciso all’unanimità di sospendere la deliberazione della mozione 22.3414 (Mo. Consiglio nazionale, Gruppo S), Protezione dell’infrastruttura critica della Svizzera dall’influenza di altri Stati) fino a quando non sarà disponibile il rapporto in adempimento del postulato 20.3984.

Infine, la Commissione si è informata sulla situazione attuale in Ucraina e in Russia. Si è discusso anche della situazione nel Kosovo settentrionale.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger (Il Centro, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 3 e il 4 luglio 2023. A parte della seduta era presente la consigliera federale Viola Amherd, capo del DDPS.