All’unanimità, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) propone per la seconda volta alla sua Camera di non entrare in materia sul progetto del Consiglio nazionale volto a introdurre un diritto di veto contro le ordinanze del Consiglio federale. Se la Camera alta seguirà la raccomandazione della sua Commissione, questo progetto verrà definitivamente affossato.

La CIP-S ha confermato all’unanimità di non volere entrare in materia sul progetto 14.422 (Iv. Pa. Aeschi Thomas. Introduzione del diritto di veto contro le ordinanze). Durante la prima deliberazione sul progetto da parte del Consiglio degli Stati, nell’autunno 2019, la decisione di non entrata in materia era stata presa con una chiara maggioranza, 31 voti contro 7. È dunque probabile che durante la sessione estiva la Camera alta confermerà la sua decisione. Un secondo rifiuto significherebbe l’archiviazione definitiva del progetto.

Legge sulla protezione dei dati: la Commissione adotta una soluzione di compromesso sulla profilazione

Nella seconda deliberazione sul progetto di revisione totale della legge sulla protezione dei dati (17.059), la CIP-S propone alla sua Camera di allinearsi alle decisioni prese dal Consiglio nazionale in numerosi punti, mantenendo tuttavia la divergenza sulla definizione di profilazione. Anche su questo punto la CIP-S ha ascoltato l’appello del Consiglio nazionale e ha adottando all’unanimità una soluzione di compromesso che conferma l’approccio basato sul rischio. Ha infatti inserito nella definizione di profilazione ad alto rischio una precisazione che poggia sulla definizione prevista dal diritto vigente per i profili della personalità. Secondo la Commissione questa nuova proposta garantisce lo stesso livello di protezione del diritto vigente: la certezza del diritto è dunque assicurata.

La Commissione ha anche deciso con 7 voti contro 3 e 1 astensione che i dati trattati allo scopo di valutare la solvibilità di una persona non devono risalire a più di cinque anni addietro. Una minoranza auspica che questa scadenza sia portata a 10 anni, soluzione scelta dal Consiglio nazionale. Chiede inoltre che i dati estratti da registri pubblici non siano soggetti ad alcuna scadenza.

Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS)

Con questo progetto (20.027 s Sviluppo dell’acquis di Schengen. Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS)) s’intende istituire un sistema di controllo di sicurezza automatizzato per l’entrata nello spazio Schengen di cittadini di Stati terzi esenti dall’obbligo del visto. Queste persone dovranno quindi depositare online, prima del loro viaggio, una domanda d’autorizzazione ai viaggi soggetta a un emolumento. Gli Stati Uniti applicano già un sistema analogo (Electronic System for Travel Authorization; ESTA).

Dopo avere sentito le spiegazioni dei rappresentanti del Consiglio federale, la Commissione ha adottato il progetto all’unanimità, considerando che esso non ponga problemi particolari e che costituisca un vantaggio in termini di sicurezza per la Svizzera.

Ampliamento dell’utilizzo del numero AVS da parte delle autorità

Il progetto di modifica della legge sull’AVS (19.057 s LAVS. Modifica (Utilizzazione sistematica del numero AVS da parte delle autorità)) ha lo scopo di rendere più efficienti i processi amministrativi ampliando l’utilizzo controllato del numero AVS da parte delle autorità. Dopo aver deciso l’entrata in materia con 7 voti contro 3, la Commissione ha effettuato la deliberazione di dettaglio e, nel voto sul complesso, ha adottato il progetto con 7 voti contro 4, non senza aver espresso un certo scetticismo in particolare per quanto riguarda il rapporto costi–benefici del progetto e il reale vantaggio per i cittadini. Una minoranza della Commissione propone di non entrare in materia.

Via libera alla ratifica della Convenzione sulla protezione dei dati del Consiglio d’Europa

La Commissione ha approvato all’unanimità il protocollo di emendamento alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione delle persone in relazione all’elaborazione automatica dei dati a carattere personale (Convenzione 108+) (19.068). Propone quindi alla sua Camera di autorizzare il Consiglio federale a ratificare questo strumento. Il Consiglio nazionale ha già approvato questo protocollo all’unanimità durante la sessione primaverile 2020.

Dibattito sul diritto di necessità

La Commissione ha infine espresso la ferma volontà di discutere in modo approfondito sul diritto di necessità e sul ruolo del Parlamento in situazioni di crisi. Questi temi saranno all’ordine del giorno della prossima seduta della Commissione che si terrà nel mese di giugno.

 

Presieduta dal consigliere agli Stati Andrea Caroni (RL/AR), la Commissione si è riunita a Berna il 18 maggio 2020.