Nel corso della sua seduta la Commissione ha esaminato approfonditamente le misure per il riciclaggio dei rifiuti prodotti dagli imballaggi delle bevande. Prendendo spunto dall’iniziativa parlamentare 19.470 ha discusso in particolare l’introduzione di un deposito obbligatorio su tutte le bottiglie e le lattine delle bevande. La Commissione condivide il parere dell’autore dell’iniziativa, secondo cui occorre promuovere l’uso di bottiglie a impiego multiplo al posto di imballaggi monouso. Questa misura permetterebbe di combattere il littering, ossia il gettare o l’abbandonare rifiuti con noncuranza. La Commissione ha tuttavia sottolineato che il Consiglio federale potrebbe introdurre già oggi un deposito qualora la percentuale di riciclaggio degli imballaggi delle bevande in alluminio, PET e vetro risultasse inferiore al 75 per cento. Questo approccio sussidiario si è dimostrato efficace, mentre l’efficacia di un deposito obbligatorio non appare scontata. Complessivamente la discussione ha evidenziato che la problematica del littering nonché la promozione di bottiglie a uso multiplo e il riciclaggio vanno oltre la questione del deposito. La Commissione proseguirà e approfondirà quindi questa discussione nel quadro dei lavori sull’iniziativa di commissione 20.433 (Rafforzare l'economia circolare svizzera). L’iniziativa parlamentare 19.470 è stata ritirata.
Nello spirito dell’economia circolare la Commissione vuole inoltre puntare sul riciclaggio della plastica (20.3940). Con 12 voti contro 9 e 3 astensioni ha deciso di presentare la mozione «Più plastica riciclata per gli imballaggi delle bevande e dei prodotti di pulizia», che incarica il Consiglio federale di introdurre entro il 2025 una tassa sugli articoli in plastica monouso, per la cui fabbricazione è stato utilizzato meno del 25 per cento di plastica riciclata. Con una tassa si mira a incentivare l’utilizzo di plastica riciclata per la fabbricazione degli imballaggi e l’acquisto di prodotti con imballaggi di questo tipo. La maggioranza della Commissione rileva che il polietilene (PE) e in particolare il PET vengono già oggi raccolti e possono essere riciclati senza alcuna perdita di qualità. Tuttavia oggigiorno i materiali riciclati non sono competitivi rispetto alla plastica nuova. Una minoranza respinge la mozione.
Esaminare l’autorizzazione dell’ippoterapia nelle zone agricole
La Commissione ha inoltre esaminato le disposizioni in materia di pianificazione del territorio per quanto riguarda l’ippoterapia. Attualmente l’ippoterapia è considerata un‘offerta commerciale e quindi fondamentalmente incompatibile con la zona agricola. Mentre parte della Commissione teme ulteriori interventi nella zona agricola, la maggioranza considera la zona agricola particolarmente idonea all’ippoterapia. Si potrebbe così evitare di ricorrere alle zone commerciali e industriali, garantendo che i cavalli destinati all’ippoterapia siano tenuti in modo adeguato alla loro specie. Al fine di valutare le ripercussioni di un’autorizzazione nella zona agricola dell‘ippoterapia e di terapie con altri animali la Commissione ha deciso, con 20 voti contro 4 e 1 astensione, di presentare un postulato (20.3938). In tal modo la Commissione da seguito alla richiesta della petizione 18.2022.
ISOS e densificazione centripeta degli insediamenti
Con 14 voti contro 11 la Commissione ha deciso di togliere dal ruolo sia l’iniziativa parlamentare 17.525 «Consentire la densificazione. Evitare contraddizioni e conflitti nel perseguimento degli obiettivi a seguito dell'ISOS» sia l’iniziativa parlamentare 17.526 «Rendere possibile la densificazione delle superfici insediative fissando delle priorità nell'inventario ISOS». Le iniziative chiedono di prevedere eccezioni, affinché si possa derogare al principio secondo cui un oggetto deve essere conservato intatto come stabilito nell’inventario federale degli insediamenti da proteggere (ISOS), quando vi si opponga un interesse pubblico, in particolare la densificazione centripeta degli insediamenti.
Nel corso dell’ultimo anno entrambe le CAPTE hanno dato seguito alle due iniziative, confermando il conflitto di interessi fra l’ISOS e la densificazione centripeta degli insediamenti. Non c’era per contro unanimità in seno alle Commissioni sugli adeguati correttivi da adottare. La Commissione constata che nel frattempo è entrata in vigore la modifica dell’ordinanza riguardante l’inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (OISOS). In questo atto normativo vengono ora disciplinati fra l’altro i principi secondo i quali gli oggetti sono iscritti nell’inventario, accrescendo così la certezza del diritto per Cantoni e Comuni. È anche garantita una procedura ponderata in presenza di un interesse pubblico, in particolare la densificazione centripeta degli insediamenti.
La maggioranza della Commissione non intravede per il momento la necessità di altri interventi. Si potrà tornare nuovamente su questo tema non appena sarà disponibile il rapporto del Consiglio federale sul postulato 16.4028 «Proteggere gli insediamenti svizzeri». Una minoranza della Commissione propone invece di non togliere dal ruolo le iniziative, ritenendo che sussista la necessità di modificare la legge.
Presieduta dal consigliere nazionale Bastien Girod (Gruppo G, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 31 agosto e il 1° settembre 2020.