La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale raccomanda di respingere l’iniziativa per i ghiacciai, ma sostiene un controprogetto diretto. Parallelamente, continua a lavorare su un controprogetto indiretto a livello legislativo.

Con 14 voti contro 9 e 2 astensioni, la Commissione raccomanda di respingere l’iniziativa popolare «Per un clima sano» (21.055, Iniziativa per i ghiacciai). La Commissione condivide fondamentalmente l’obiettivo di un saldo netto delle emissioni di gas serra pari a zero entro il 2050, ossia ridurre il più possibile le emissioni di gas serra e compensare le emissioni rimanenti entro il 2050. Secondo la Commissione, tuttavia, l’iniziativa è troppo esigente e contempla regolamentazioni eccessivamente restrittive. Ciò vale in particolare per il divieto di principio di immettere sul mercato combustibili e carburanti fossili. Una minoranza della Commissione è invece dell’opinione che l’eliminazione graduale dell’energia fossile sia inevitabile per raggiungere l’obiettivo e sostiene quindi l’iniziativa.

Parallelamente ai lavori che sta svolgendo in relazione al controprogetto indiretto, con 14 voti contro 11 la Commissione si è pertanto espressa a favore di un controprogetto diretto all’iniziativa per i ghiacciai, in linea con quanto proposto anche dal Consiglio federale. Il controprogetto diretto riprende l’obiettivo di un saldo netto delle emissioni di gas serra pari a zero entro il 2050; a differenza dell’iniziativa popolare, tuttavia, nell’ambito della riduzione delle emissioni di CO2 generate dai combustibili e carburanti fossili prevede una ponderazione degli interessi in gioco. Se i lavori per l’elaborazione di un controprogetto indiretto andranno a buon fine, una parte della Commissione si riserva di ritornare alla posizione espressa in relazione al controprogetto diretto. Allo stesso tempo, la Commissione chiede una proroga di un anno per la decisione riguardante l’iniziativa popolare. Una minoranza della Commissione si oppone a un controprogetto diretto e vorrebbe che al voto di Popolo e Cantoni sia sottoposta unicamente l’iniziativa popolare.

Contrariamente al disegno del Consiglio federale, con 12 voti contro 11 e 2 astensioni la Commissione si oppone a una riduzione lineare delle emissioni stabilita a livello costituzionale. Ritiene che una tale riduzione di un importo annuo fisso, come previsto nel disegno governativo, non sia sufficientemente differenziata rispetto allo sviluppo tecnico e ai prerequisiti dei vari settori. Una minoranza della Commissione sostiene invece il disegno del Consiglio federale. Un’altra minoranza propone di ridurre le emissioni di gas serra per azzerarle già entro il 2040, mantenendo tuttavia l’anno 2050 come obiettivo vincolante.

La Commissione ha quindi proseguito i suoi lavori sul suo controprogetto indiretto all’iniziativa per i ghiacciai (21.501). Con 22 voti a favore, 1 astensione e nessun voto contrario, è entrata in materia su un primo progetto di legge che riprende gli obiettivi del controprogetto diretto e li fissa in una legge quadro. Le consultazioni continueranno nel prossimo trimestre, in modo che il Consiglio nazionale possa decidere sul progetto commissionale nella sessione estiva del 2022.

Accesso alle rive dei laghi

Con 16 voti contro 9 la Commissione respinge l’iniziativa parlamentare 21.409. Una maggioranza considera infatti che nonostante il suo lodevole intento, ossia rendere maggiormente accessibili al pubblico le rive dei laghi, l’iniziativa sia eccessivamente rigida ed esigente. Quanto richiesto costituirebbe infatti un’ingerenza nella competenza dei Cantoni e lederebbe eccessivamente la proprietà privata. Il diritto vigente prevede già le basi volte a favorire l’accesso ai laghi a beneficio della popolazione. Un accesso pedonale alle rive lacustri può inoltre essere in contrasto con la protezione della natura. La maggioranza della Commissione reputa altresì che i costi di realizzazione si rivelerebbero considerevoli e ritiene che le risposte alla problematica sollevata vadano ricercate a livello cantonale, in modo da consentire l’elaborazione di soluzioni adeguate in funzione dei singoli casi.

Una minoranza ritiene invece che l’iniziativa parlamentare sia importante e pertinente, in quanto una parte considerevole delle rive dei laghi è attualmente inaccessibile alla popolazione. L’iniziativa non si prefigge di contrastare la proprietà privata, ma di salvaguardare l’interesse della maggior parte della popolazione ad accedere alle rive lacustri.

Presieduta dal consigliere nazionale Jacques Bourgeois (PLR, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 14 e 15 febbraio 2022. A parte della seduta era presente la consigliera federale Simonetta Sommaruga.