Ai fini della regolazione delle popolazioni di lupi, la Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati vorrebbe che il margine di manovra concesso nel quadro della Convenzione di Berna venisse sfruttato al meglio. Per dare una valutazione globale della questione preferisce pertanto attendere il messaggio del Consiglio federale sulla modifica della legge federale sulla caccia.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati, prima di prendere una decisione in merito all’iniziativa depositata dal Cantone del Vallese «Lupo. La festa è finita!» (14.320), che chiede che il lupo possa essere cacciato, preferisce disporre del progetto di attuazione della mozione Engler 14.3151. Verosimilmente, il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento i relativi messaggio e disegno entro l’estate del 2017. Nella discussione sulla regolazione delle popolazioni di lupi, la Commissione ha sottolineato la necessità che il margine di manovra concesso nel quadro della Convenzione di Berna venga sfruttato al meglio. Essa chiede inoltre che si faccia in modo di declassare il grado di protezione del lupo previsto dalla Convenzione di Berna (trasferendolo dall’elenco delle specie assolutamente protette a quello delle specie protette). Così facendo il lupo potrà essere trattato alla stregua di altre specie, quali la lince o lo stambecco, e sarà possibile adottare ulteriori misure per la regolazione delle sue popolazioni. La Commissione si attende che il Consiglio federale si impegni in tal senso a livello internazionale.

Trasformazione di vecchi alberghi in residenze secondarie

La legge sulle abitazioni secondarie è stata adottata dal Parlamento nel marzo 2015 ed è entrata in vigore il 1 gennaio 2016. L’articolo 8 capoverso 4 sancisce che gli alberghi sfruttati da almeno 25 anni e che non sono più redditizi possono essere trasformati, fino al massimo del 50 per cento della loro superficie utile principale, in abitazioni senza limitazione d’uso, dunque anche in residenze secondarie. Questa disposizione è il frutto di un compromesso concluso con il comitato che aveva lanciato l’iniziativa popolare da cui deriva la legge. La mozione Rieder «Cambiamento di destinazione delle strutture ricettive organizzate. Niente mezze misure!» (16.3458) vuole permettere il cambiamento di destinazione di tutta la superficie utile principale dei vecchi alberghi.

La Commissione constata che l’iniziativa e la legge che ne deriva hanno prodotto l’effetto sperato, ossia fermare la costruzione di nuove residenze secondarie. Tuttavia, sottolinea che il problema delle strutture alberghiere non redditizie non può essere risolto con una trasformazione parziale. Ritiene importante lasciare una via d’uscita agli esercenti di questi vecchi alberghi che finiscono per cadere in rovina e per nuocere all’aspetto e all’atmosfera dei villaggi, in particolare nelle regioni periferiche.

La minoranza, dal canto suo, desidera garantire la certezza del diritto e il rispetto del compromesso ottenuto e respinge pertanto l’idea di modificare questa legge appena un anno dopo la sua entrata in vigore, pur riconoscendo che l’oggetto della mozione è giustificato.

La Commissione ha approvato la mozione con 6 voti contro 4 e 2 astension 1.

Risarcimento dei danni causati dai castori alle infrastrutture

La Commissione è tornata a occuparsi dell’iniziativa cantonale turgoviese «Modificare la legge sulla caccia per prevedere il risarcimento dei danni causati dai castori alle infrastrutture» (15.300), dopo la decisione del Consiglio nazionale di dare seguito all’iniziativa. In seconda lettura, la Commissione ha deciso con 6 voti contro 3 e 1 astensione di allinearsi alla posizione del Consiglio nazionale. La riparazione dei danni causati dai castori alle infrastrutture deve dunque essere finanziata dalla Confederazione e dai Cantoni, come già avviene tuttora, quando tali danni riguardano le colture e gli alberi. Per la Commissione le misure di prevenzione sono importanti, tuttavia essa ritiene che l’ente pubblico debba intervenire a coprire i costi causati dall’azione del castoro in qualità di specie protetta. Una minoranza della Commissione respinge l’iniziativa cantonale.

Tiro in campagna e tiro storico

L’iniziativa parlamentare Amstutz «Rendere possibile il tiro in campagna e il tiro storico anche dopo il 2020» (15.486) chiede che la legge sulla protezione dell’ambiente sia modificata in modo tale che la Confederazione continui a sostenere finanziariamente il risanamento di siti inquinati anche dopo il 31 dicembre 2020, nella misura in cui si tratti di luoghi in cui si svolge tutt’al più una manifestazione di tiro all’anno. La Commissione ha dato seguito all’iniziativa con 7 voti contro 4 e 1 astensione.

Con 10 voti contro 0 e 1 astensione, la Commissione ha inoltre respinto la mozione Regazzi (14.4045), che vorrebbe autorizzare l’uso dell’ardiglione per la pesca nei corsi d’acqua. La Commissione ritiene che l’attuale disciplinamento abbia dato prova di efficacia e che sia un buon compromesso, accettabile tanto dalla Federazione Svizzera di Pesca quanto dalle associazioni di protezione degli animali.

La Commissione ha invece accolto, con 8 voti contro 1 e 2 astensioni, la mozione Müller Leo (14.3976), che chiede che l’utilizzo di energie alternative non sia subordinato a requisiti eccessivi.

È stata inoltre approvata all’unanimità la mozione 14.3837 sul computo dei carburanti sintetici, neutrali sotto il profilo del CO2 nel quadro della normativa sulle emissioni di CO2 delle flotte di veicoli. In questo modo si potranno creare le condizioni quadro per accelerare il potenziamento della produzione di questo tipo di carburanti.

La Commissione ha infine approvato all’unanimità la ratifica degli emendamenti apportati nel 2012 al Protocollo della Convenzione sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza (16.072), che si prefigge di ridurre ulteriormente le emissioni di metalli pesanti, in particolare piombo, cadmio e mercurio.