La Commissione dell’energia del Consiglio degli Stati si è occupata in modo approfondito del tema della sicurezza dell’approvvigionamento elettrico in inverno e sottolinea la necessità di adottare misure per garantire la stabilità della rete.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione territoriale e dell’energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) ha ottenuto informazioni dettagliate dall’ElCom sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico in inverno. Essa prende molto sul serio la dipendenza dalle importazioni di energia elettrica in inverno, che si acuirà nei prossimi anni, e la possibilità di situazioni critiche nella rete. L’ElCom ha segnalato alla Commissione che, a seconda dell’evoluzione, l’approvvigionamento potrebbe già essere a rischio a partire dal 2025. La Commissione prenderà in considerazione l’adozione di misure concrete per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento nell’ambito del progetto di revisione della legge sull’energia e della legge sull’approvvigionamento elettrico (21.047) presentato dal Consiglio federale e di cui il Parlamento inizierà la deliberazione nel corso dei prossimi mesi.

La Commissione ha inoltre consultato vari rappresentanti del settore elettrico e delle associazioni ambientaliste e iniziato a discutere il progetto nell’ambito dell’iniziativa parlamentare 19.443 («Promuovere in maniera uniforme le energie rinnovabili. Rimunerazione unica anche per biogas, piccoli impianti idroelettrici, energia eolica e geotermia»). La Commissione si esprimerà sull’entrata in materia il 2 settembre.

Impedire lacune nella protezione del clima

La Commissione ha approvato all’unanimità l’iniziativa parlamentare 21.477 della CAPTE-N. Il Parlamento può quindi elaborare ora rapidamente una legge che proroghi le misure temporanee dell’attuale legge sul CO2. Senza una soluzione transitoria, già a partire dal 2022 gli impegni di riduzione non sarebbero più possibili. La Commissione desidera invece che la tassa sul CO2 possa ancora essere restituita alle imprese di taluni settori economici se queste si impegnano a ridurre le emissioni. Sotto il profilo della politica climatica, è auspicabile che le imprese assumano impegni di riduzione e contribuiscano così a ridurre le emissioni di CO2 in Svizzera. La Commissione intende inoltre prorogare l’obbligo di compensazione per gli importatori di benzina e diesel che scade alla fine dell’anno. Gli importatori di carburanti devono continuare a fornire compensazioni investendo in progetti di protezione del clima. Con la sua decisione, la Commissione esprime l’intenzione di creare al più presto le basi legali per una prosecuzione senza interruzione di questi strumenti centrali di protezione del clima.

Adeguamenti nella legge sulle abitazioni secondarie

Dal punto di vista della Commissione, la legge sulle abitazioni secondarie necessita chiaramente di una revisione. Con 8 voti contro 2 la Commissione approva l’iniziativa parlamentare 20.456, che chiede adeguamenti legislativi per agevolare l’ammodernamento degli edifici costruiti secondo il diritto anteriore, vale a dire degli edifici che esistevano già o sono stati autorizzati nel 2012. Se i proprietari vogliono poter utilizzare le loro case senza restrizioni nei Comuni in cui la quota di abitazioni secondarie supera il 20 per cento, attualmente possono aumentare la superficie abitativa soltanto se non creano abitazioni supplementari. La Commissione accoglie con favore il fatto che l’iniziativa si prefigga entrambi gli obiettivi: un ampliamento fino al 30 per cento e una contemporanea suddivisione in diverse abitazioni. L’iniziativa parlamentare chiede inoltre che la superficie possa essere ampliata anche per gli edifici ricostruiti, senza limitazioni dell’utilizzo. Infine, devono essere consentiti anche spostamenti dell’ubicazione sullo stesso fondo, ciò che chiarisce definitivamente una questione in parte controversa.

La Commissione sottolinea che la modifica di legge proposta andrà a vantaggio delle popolazioni autoctone nei villaggi di montagna. Essa si augura inoltre che ciò faciliti ragionevoli risanamenti energetici. Una parte della Commissione ritiene che le modifiche legislative proposte siano incostituzionali e ricorda che l’attuale normativa costituisce un compromesso per il quale il Parlamento ha lottato a lungo.

Presieduta dal consigliere agli Stati Martin Schmid (PLR/GR), la Commissione si è riunita il 12 e 13 agosto 2021 a Berna. A parte della seduta era presente la consigliera federale Simonetta Sommaruga.