La Commissione dell’energia del Consiglio degli Stati desidera assicurare un’attuazione efficace della legge urgente adottata nel settembre 2022. Essa sottolinea che le procedure e gli strumenti di promozione devono essere impostati in modo da raggiungere l’obiettivo di una produzione supplementare di 2 TWh entro il 2025.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati si è informata in merito ai progetti di ordinanza che attuano la modifica della legge sull’energia entrata in vigore il 1° ottobre 2022 (https://www.fedlex.admin.ch/eli/oc/2022/543/it). Con questa modifica di legge, nella sessione autunnale 2022 il Parlamento aveva creato la base giuridica per un rapido ampliamento del fotovoltaico nelle superfici libere. Le condizioni generali modificate si applicano per un periodo limitato e soltanto agli impianti necessari a ottenere una produzione annua supplementare di 2 TWh di energia elettrica. In particolare, questi impianti fotovoltaici devono raggiungere una produzione annua di almeno 10 GWh, di cui una parte significativa nel semestre invernale. Beneficiano così di requisiti semplificati per un’autorizzazione e di un sostegno finanziario sotto forma di contributo agli investimenti.

Durante la sua riunione, la Commissione ha rivolto al Consiglio federale raccomandazioni sull’impostazione delle disposizioni di esecuzione. Essa ritiene che l’attuazione dovrebbe avvenire in modo da consentire di raggiungere la soglia di potenziamento legale di 2 TWh. Ciò significa che le diverse procedure e vie legali (autorizzazione edilizia nonché allacciamento e ampliamento della rete elettrica) devono essere il più possibile rese uniformi e armonizzate tra loro, nel rispetto delle vigenti condizioni quadro giuridiche. Inoltre, tutti gli attori, in particolare nel settore della rete elettrica, devono utilizzare il proprio margine di manovra in modo da ottenere un aumento della produzione il più rapidamente possibile. Anche le modalità di promovimento finanziario da parte della Confederazione devono essere strutturate in modo tale che la realizzazione di progetti non sia ostacolata dalla mancanza di sicurezza degli investimenti. Occorre tuttavia evitare un finanziamento eccessivo mediante sovvenzioni. È stata inoltre sottolineata la necessità di garantire un uso efficiente dei contributi. Dal punto di vista della Commissione, resta di fondamentale importanza che i disciplinamenti per questo potenziamento offensivo del fotovoltaico nelle superfici libere nell’ambito della modifica della legge sull'energia e della legge sull'approvvigionamento elettrico (21.047) siano sostituiti da condizioni generali globali ed equilibrate per impianti destinati alla produzione di energie rinnovabili.

Temperatura delle acque sotterranee non potabili

La Commissione ha esaminato una mozione concernente la temperatura delle acque sotterranee (22.3702). Le acque sotterranee hanno il potenziale per essere utilizzate come serbatoi di stoccaggio di calore geotermico, in particolare per raffreddare gli edifici in estate e riscaldarli in inverno grazie al calore accumulato. Attualmente, in caso di apporto o di prelievo termico è consentito modificare la temperatura delle acque sotterranee di soli 3 ºC rispetto alla loro temperatura naturale. La mozione chiede di eliminare questo limite di temperatura per le acque sotterranee che non si prestano a un’alimentazione in acqua potabile, il che consentirebbe lo sviluppo di progetti di stoccaggio di energia geotermica. La Commissione ha accolto questa mozione all’unanimità, pur sottolineando che per l’attuazione occorrerà dapprima elaborare le basi e valutare attentamente le possibili conseguenze.

Cultura della costruzione di qualità senza sostegno

Con 8 voti contro 4 la Commissione ha respinto la mozione 22.3892 «Promozione della cultura della costruzione di qualità». Nell’ambito delle deliberazioni sul controprogetto indiretto all’iniziativa sulla biodiversità (22.025), il Consiglio nazionale ha stralciato dal progetto le disposizioni in materia e ha incaricato il Consiglio federale di prevedere l’attuazione della richiesta nel prossimo messaggio sulla cultura 2025–2028. La maggioranza della Commissione richiama l’attenzione sugli elevati requisiti esistenti per le attività di costruzione nel contesto delle norme vigenti e respinge la mozione, che considera troppo ampia. Una minoranza appoggia la mozione.

Per quanto riguarda il controprogetto indiretto, la Commissione non ha ancora deciso in merito all’entrata in materia. Dopo avere consultato i Cantoni e diverse organizzazioni, ha incaricato l’Amministrazione di chiarire le questioni in sospeso.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Adèle Thorens Goumaz (G, VD), la Commissione si è riunita a Berna il 12 e il 13 gennaio 2023. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.